POV ROSE
«dio, tu sei tutto scemo Stiles!» dissi abbracciandolo di nuovo. Dopo che Stiles era stato ritrovato l'avevamo portato a fare un tac e fortunatamente non aveva nulla di che, quindi, dopo quella l'hanno portato a casa. Erano le cinque del pomeriggio e in quel preciso momento ci trovavamo in camera sua, sul suo letto, e scherzavamo, dopo quello che era successo ce lo meritavamo.«mhhh forse» disse mentre strusciò la guancia sulla mia spalla, in quel momento mi ricordava troppo un gattino così inevitabilmente sorrisi. Stiles si staccò leggermente da me per poi guardarmi divertito, e cavolo, amavo il suo sorriso.
Senza pensarci appoggiai le dita sulle sue labbra, ero completamente ammaliata. Lui smise leggermente di sorridere ma, nonostante questo, non riuscivo a togliere le mani da lì anzi, passai un dito sulle labbra tracciandole.
Vidi Stiles deglutire ma comunque non riuscivo a staccarmi, erano una calamita.
«i-il tuo sorriso, mi piace» dissi e portai gli occhi nei suoi.
Lui annuì non distogliendo lo sguardo dalle mie labbra e cavolo, mi faceva venire una strana sensazione all'altezza dello stomaco.«a me piace tutto di te.» disse e si avvicinò di più a me. A quelle parole sorrisi e mi gettai tra le sue braccia, facendo questo movimento cascammo sul letto, lui sotto di me ed io sopra. Lui mise le mani sui miei fianchi e invertì la posizione, mi sorrise e poi mi lasciò un bacio sul naso.
«vieni con me» disse ad un tratto sorridendomi «dove?» dissi ricambiando il sorriso e nello stesso tempo confusa «ti fidi di me?» «sempre.» detto questo si alzò e mi porse la mano.
Prima di uscire fuori dalla porta però, prese due felpe e una coperta, quando vide il mio sguardo su di lui mi fece il segno di fare silenzio e poi intrecciò le nostre dita.Una volta usciti di casa corse verso la jeep per poi gettare le cose indietro e farmi sedere. Una volta che entrò anche lui si voltò verso di me mordendosi il labbro e cavolo, mi faceva impazzire. Misi quei pensieri da parte e sorrisi.
Durante il tragitto ridevamo e cantavamo come pazzi e, quando parcheggiò in un punto molto alto capace di far vedere tutta Beacon Hills, si fermò.
«seguimi nana» scendemmo e cavolo, amavo quella vista. Ad un tratto iniziò a piovere così mi voltai verso la jeep con l'intento di salirci ma Stiles mi fermò «corri Rose, corri con me.» lo guardai un'attimo per capire se stesse scherzando o meno, ma quando mi afferrò la mano e mi trascinò capii che non stava affatto scherzando.
L'acqua cadeva ancora su di noi ma non importava, c'eravamo solo io e lui. Portai lo sguardo avanti aprendo le braccia, il vento mi faceva volare i capelli da una parte all'altra, ero sicura che vista da qualcuno sarei sembrata un evasa di qualche manicomio, eppure era tutto perfetto. Mi sentivo libera, c'era silenzio, ero in compagnia di un ragazzo fantastico e stavamo bene.
Mi sentii prendere per i fianchi e venni alzata in aria, mentre giravamo.
Chiusi gli occhi e risi, risi come non avevo mai fatto, risi come non facevo da quando stavano succedendo tutte quelle cose, risi così tanto che mi faceva male lo stomaco.Quando i miei piedi toccarono terra alzai lo sguardo, era molto più alto di me sfortunatamente. Mi alzai sulle punte e allacciai le mani dietro suo collo, mi faceva stare bene.
Stiles prese il suo cellulare dalla tasca e fece riprodurre la mia canzone preferita, Ava. Appoggiò una mano sul mio viso e mi accarezzò la guancia mentre intrecciava la mano libera alla mia, a quel contatto chiusi gli occhi, mille brividi cominciarono a ricoprirmi il corpo e non capivo se fosse per il freddo o meno.
Quando partì il ritornello Stiles mi fece volteggiare, una volta normalmente e una volta per aria.
Sorrisi e quando misi i piedi per terra lo guardai attentamente «ci siamo solo noi» a quel parole lo abbracciai.Improvvisamente si staccò per poi accovacciarsi e colpirsi la schiena. Non ci volle molto a capire cosa volesse fare così misi le mani sulla sua testa per reggermi e le gambe sulle spalle. Subito dopo Stiles girava senza sosta per il bosco mentre io ridevo e mi reggevo mantenendo i capelli. Sapevo che non sarebbe servito a nulla ma dannazione, erano così morbidi che non volevo togliere le mani da lì comunque.
«daiii, fammi scendere, se rido ancora muoio!» dissi tra le risate, lui ridendo si fermò e mi mise a terra per poi stendersi «daii, andiamo in macchina!» «passami una mano, così mi alzo» piagnucolò così gliela porsi ma fu un incredibile passo falso, presto mi ritrovai stesa accanto a lui.
«sei completamente pazzo!» dissi tra una risata e l'altra «tu dici? guarda è un privilegio eh» disse ridendo mentre si portava il dorso della mia mano alle labbra. Mi girai verso di lui e lo guardai attentamente, era così bello. I capelli bagnati gli solleticavano la fronte e la maglia era completamente attaccata al suo corpo.
Deglutii rumorosamente e poi riportai gli occhi nei suoi velocemente, pensare alla maglia così attillata mi faceva uno strano effetto.
Stiles si misi su un lato mentre con un dito saliva dalla mia mano fino al collo.Dei brividi cominciarono a comparire sul mio corpo ed io chiusi gli occhi, speravo solamente che non lo notasse.
«succede anche a me» a quelle parole aprii gli occhi e li puntai sulle sue braccia, quando vidi un sacco di brividi sorrisi.Mi misi nella sua stessa posizione e mi morsi il labbro guardandolo, ancora una volta sentii quella strana sensazione all'altezza dello stomaco.
«non guardami così» disse ad un tratto sorridendo e guardando subito altrove.«così come?» chiesi trattenendo un sorriso. Lui si voltò verso di me e mi guardò attentamente «non so come definirlo, so solo che mi fa sentire strano, proprio qua» disse indicando lo stomaco.
Il mio cuore cominciò a battere leggermente di più e mi bagnai le labbra diventate improvvisamente secche.
«e.. e ti piace?» sussurai, lui si morse il labbro e si avvicinò di più a me «da morire, e a te, a te piace?» sussurò e mi portò un ciuffo di capelli bagnato dietro all'orecchio.Un raggio di sole del tramonto spuntò da dietro i rami di un albero e gli illuminò il viso, solo in quel momento mi accorsi che aveva gli occhi dello stesso colore del caramello, se non più chiaro. Per un momento, solo uno, giurai di essermi persa in essi.
Sbattei le palpebre e una volta ritornata con i piedi per terra strinsi le labbra, le parole non avevano intenzione di uscire dalla mia bocca così annuì.
Stiles si avvicinò di più accarezzandomi poi i capelli «dimmelo Rose, voglio sentirtelo dire, ti piace?» mi sussurò. Era così vicino che solo un movimento in più e le nostre labbra avrebbero potuto toccarsi.
«p-piace anche a me Stiles, mi piace da morire» sussurai. Stiles mi sorrise e poi mi abbracciò.
Mi sentivo a casa, lui era casa.~mi scuso davvero tanto per i possibili errori, appena che la storia sarà terminata provvederò a revisionarla. Promesso!.♥️🥺
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The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]
Fanfic⚠️I CAPITOLI CON ✓ SONO QUELLI REVISIONATI⚠️ Rose Shine, è la ragazza più silenziosa della scuola, infatti, anche dopo due anni che si trova in quella scuola, nessun compagno si ricordava di lei, tranne i professori e la sua famiglia. Ma sotto a que...