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«hey ragazzi, è arrivato Danny.» portai lo sguardo su Kira ed annuii «hey, ora arriviamo» le sorrisi e lei ricambiò tornando in salotto.

«andiamo dai..» dissi a Rose e velocemente andammo in salotto.
Proprio quando eravamo arrivati il campanello suonò ed io intimai a tutti di restare fermi, quando andai ad aprire figura spensierata di Danny entrò nella mia visuala.

«entra pure» dissi cordialmente e lui annuii, una volta che fu dentro sospirai e chiusi la parta a chiave, speravo solo di non dover utilizzare le maniere forti.

«oh, non sapevo che ci sarebbero state tutte queste persone a studiare con noi..» si guardò attorno portando poi lo sguardo su di me, mi grattai dietro alla testa e, dopo un'attimo di silenzio, provai a proferire parola quando Derek mi precedette.

« vorremmo farti delle domande» disse in modo brusco ed io lo maledii mentalmente, io accettavo Derek com'era ma alcune volte non sopportavo il suo modo di fare; sembrava rude e privo di qualsiasi sentimento oltre alla rabbia.

L'umano si voltò verso di lui e, dato che avevo affiancato Derek, vidi che fece una faccia confusa.
«Miguel? vuoi sapere qualcosa su tuo cugino?» chiese e noi presenti sgranammo gli occhi «cugini?» chiedemmo io, Isaac e Allison contemporaneamente «Miguel?» chiese scettica Rose «..che viene dal Messico, no?» disse di nuovo Danny e tutti noi, ormai al limite, scoppiammo a ridere, aveva la faccia da Miguel però.

«OKAY OKAY, possiamo tornare alle cose serie? prima che usi le vostre ossa come stuzzicadenti, possibilmente.» tossi leggermente trattenendomi dal ridere e quando Derek mi rivolse uno sguardo truce riportai l'attenzione sul ragazzo umano che ci guardava sconvolto.

«comunque, tu sei bravo con le cose tecnologiche, giusto?»  chiesi serio avvicinandomi a lui e facendolo sedere sul divano, dopo attimi di isitazione decise di parlare «beh, si..»

«hai.. hai fatto qualcosa di informatico in questi giorni?» chiesi poi guardando di sottecchi Derek di fronte a noi.
Danny incurvò le sopracciglia «beh, l'unica cosa che ho fatto di questo genere è parlare con.. con Ethan» disse grattandosi dietro alla nuca.

Una leggera risata trattenuta ci fece voltare verso destra dove c'era Aiden, quando quest'ultimo capii di essere osservato portò velocemente il bicchiere con l'acqua alle labbra.

Alzai gli occhi al cielo pronto a fare un'altra domanda ma venni preceduto da Rose che stava zitta fino a quel momento «hai visto Stiles?» chiese con tono preoccupato il che mi fece abbassare la testa, avrei voluto tanto aiutarli.

«beh, sono stato a casa sua e una volta entrato in camera l'ho trovato praticamente più morto che vivo..» alzai la testa di scatto «in che senso?» chiesi preoccupato «era molto pallido, aveva occhi rossi e praticamente si è alzato un'attimo, solo uno ed è caduto. Dato che non si reggeva in piedi ho preferito andare via anche se, al dire il vero, lui non voleva.»

POV ROSE
Mi morsi il labbro cercando di scacciare le lacrime «c-come non voleva?..» chiesi con voce tremante, per quanto provassi ad essere forte non ci riuscivo, non quando si trattava di lui.

«blaterava delle frasi senza senso, come per esempio “non farlo entrare”.. mentre lo diceva beh, mi ha letteralmente stritolato il polso..» alzò la manica della felpa e ci fece vedere l'enorme segno rosso che aveva.

Guardai negli occhi Scott consapevole che, anche se Stiles era un ragazzo messo molto bene fisicamente, non avrebbe avuto né la forza e né il coraggio di fare questo. Portai le mani alla faccia e la strofinai, era tutto senza senso.

«Danny, ho bisogno che tu veda da dove vengono questi messaggi e queste chiamate.» mi misi seduta su una poltrona nel mentre i ragazzi erano indaffarati ad occuparsi del povero Danny.

Mi rilassai contro lo schienale e presi il cellulare tra le mani per poi accenderlo. Da quando io e Stiles non parlavamo più avevo deciso di mettere una nostra foto come sfondo del blocco schermo e, anche se potevo sembrare maledettamente masochista ora come ora, un po' mi faceva bene. Mi faceva bene perché in quella foto lui sorrideva, ma non come faceva ultimamente, un sorriso ricco di felicità e spensieratezza.. VERA felicità e spensieratezza.

Senza volerlo guardai Malia, da quando eravamo arrivati se ne stava in silenzio in un angolo della stanza, quando Danny aveva detto cos'era successo a Stiles l'ho vista sbiancare. Da un lato era carino vedere che si preoccupava così tanto per qualcuno, da quel che so era Stiles che le insegnò come essere più empatica, probabilmente anche per questo era visibilmente scossa. Da un lato però mi dava fastidio, sapevo che potevo sembrare egoista ma era più forte di me, solo al pensiero che lei potesse provare ancora qualcosa per l'umano riusciva a fare crescere un fastidio dentro me assolutamente privo di logica.

Per non parlare della sensazione che avevo, credevo con tutta me stessa che lei sapesse qualcosa e che, in un modo o nell'altro, non voleva dircelo. Inutile dire che questo mi portava assolutamente ad essere alquanto diffidente insomma, se tu sai che c'è qualcosa che non va nella persona che  “vuoi bene” fai di tutto per aiutarla, anche svelare i suoi segreti.

Svelare i suoi segreti, già, sotto quest'ultima cosa avrei dovuto stare zitta, io sapevo la maggior parte di quello che gli succedeva eppure non l'ho detto a nessuno. E questo mi faceva rabbia, ho così tanta paura di perderlo che non direi mai quello che mi disse, alla fine si era fidato completamente di me ed io non potevo deluderlo dicendo le sue cose in giro, no?. Allora perché sentivo che, al 99%, non era giusto?.

A portami con i piedi per terra fu Lydia che mi indicò con uno sguardo il gruppo di persone vicino a Danny. Confusa mi alzai e andai vicino a Derek vedendo poi che, sul tavolino, c'era un computer con alcune coordinate e alcuni nomi di posti.

«avete trovato qualcosa?» chiesi al ragazzo al mio fianco e lui annuì, stavo per chiedere qualcosa quando alla fine parlò Danny.
«il messaggio è stato mandato da.. da casa di Stiles verso le  17:30, più o meno..»

Mi allontanai lentamente dal divano indietreggiando, perché avrebbe dovuto? che senso aveva farci andare a scuola?.
«perchè sembra che stai per dire “ma”?» chiese Allison incrociando le braccia «beh, perché io sono andato da lui che erano le 17:28 e me ne sono andato quasi a 40 e posso assicurare con certezza che non ha preso né il cellulare, né il computer né qualsiasi altra cosa che potesse fare ciò.»

~da come promesso ecco il nuovo capitolo! ci tenevo a scusami per la predisposizione di quest'ultimi, non so il motivo per cui si stiano pubblicando in maniera del tutto casuale.. mi dispiace.

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora