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POV STILES
Entrai in campo seguito dagli altri componenti della squadra, oggi il coach aveva anticipato gli allenamenti e aveva deciso di prelevare da ogni classe i giocatori, era assolutamente ossessionato dall'idea di vincere.

Sbuffai e mi misi dietro agli altri, a turno avremmo dovuto buttare la palla in modo tale da farla entrare nella rete, fino a qua tutto normale no? beh, peccato che dovremmo provare contro Scott, un lupo mannaro.. anzi,  un alfa, un vero fottutissimo alfa.

Proprio per questo motivo ero molto convinto di fare brutta figura, non ero molto bravo in Lacrosse anzi, non riuscivo nemmeno a fare un passo che inciampavo sui miei stessi piedi!

Guardai Rose seduta sulle grate con le altre e abbassai la testa, oggi aveva frainteso tutto, avrei voluto semplicemente dirle che mi era piaciuto, ma evidentemente ha voluto mettere le mani avanti, ero solo un amico per lei e quella era solo una recita.

Non sapevo perché ero ancora infastidito da quella risposta, lei non mi piaceva però cavolo, anche se era finzione avevo definito quel momento importante per me e, per qualche assurdo motivo, speravo con tutto me stesso che lo fosse anche per lei.

Scossi la testa e riportai lo sguardo davanti a me, era il turno di Isaac e poi sarebbe toccato al sottoscritto. Non ero molto aggitato per la prova eppure avrei dovuto esserlo, sia perché avrei “giocato” contro il mio migliore amico che tra l'altro era mille volte più bravo e sia perché, era vero che il coach mi aveva scelto, ma era anche vero che sono per l'appunto una schiappa. Avrebbe sicuramente cambiato idea dopo avermi messo in ridicolo.

Il turno di Isacc era finito, Scott non faceva distinzioni in campo e, con un po' di difficoltà dato che anche Isaac era un lupo mannaro, lo fermò.

Presi la palla nella racchetta e la guardai attentamente, se prima non ero preoccupata ora ero tranquillissimo. Confuso aspettai il fischio d'inizio del coach e poi mi gettai in campo.

Correvo velocemente mentre Scott era arrivato quasi da me, non sapevo come avrei fatto e  sarei sicuramente andato male, se non l'ha superato uno come lui come avrei potuto farlo io?

lascia fare a me Stiles, fammi prendere il controllo, per un attimo. Fidati.

Anuii anche se sapevo che, chiunque fosse, non mi avrebbero di certo visto. Però, dopo aver sentito quella voce, cominciai a sentirmi molto più potente così corsi più velocemente e deciso.
Scott arrivò di fronte a me ed io, invece di fermarmi, feci un salto in aria atterrando poi alle sue spalle.

Non ero molto agile in verità anzi, ero così maldestro che avrei potuto fare danni anche da seduto. Corsi verso la rete e, con un lancio decisico, lanciai la palla rigirandomi poi verso gli altri, all'inizio pensai che non c'è l'avessi fatta ma quando vidi la faccia di tutti i presenti mi voltai confuso, la palla che avevo tirato non solo era entrate nella rete, ma l'aveva rotta.

«come.. cosa? Non ricordo di aver bevuto stamattina.. CHI DIAVOLO SEI TU?.» sbattendo le palpebre per la confusione guardai Scott, era letteralmente sconvolto e beh, anch'io.

Senza dire nulla mi tolsi il casco e me ne andai all'interno, negli spogliatoi. Non capivo che mi stesse succedendo ma beh.. forse mi piaceva.

POV ROSE
«okay, cosa cavolo è successo nel campo?» chiese Lydia mentre si sedeva al tavolo della mensa, dopo quella lezione avremmo avuto matematica per due ore, “peccato” che il prof fosse malato.

«non lo so ma è strano, lui non è stato mai così bravo.. e poi, dove diamine è scappat..» «ero in bagno.» tutti noi solbazammo, non avevamo sentito Stiles arrivare e ne tantomeno visto.

Scott annuì poco convinto e guardò il migliore amico sedersi vicino a lui, era tutto abbastanza inquietante ma mai quanto Stiles, sembrava quasi posseduto.

«sei stato mitico oggi» disse ad un tratto Lydia, senza farmi vedere portai gli occhi su di lui e, con mia sorpresa, scoprii che mi stava già guardando.
«lo so, grazie comunque» aggrottai le sopracciglia, non aveva mai risposto così prima di allora anzi, era un ragazzo dolcissimo, soprattutto con le ragazze del branco.

«hm, come stai?» chiesi guardandolo attentamente, magari a me avrebbe risposto, magari a me avrebbe ascoltato.
I suoi occhi gelidi si possono sui miei e mi sembrò congelare, se prima stavo bene con il suo sguardo addosso ora come ora provavo solo terrore e voglia di vedere quei magnifici occhi puntati su altro.

«benissimo, anche se non sembra dato che mi sembra di stare ad una riunione di alcolisti anonimi.» detto questa diede un pugno sul tavolo abbastanza forte da far cadere gli occhi di tutta la mensa su di noi.

Stavo per aprire bocca quando del sangue cominciò a cadere dal naso di quest'ultimo, era scuro, molto scuro. Ci alzammo preoccupati ed io mi avvicinai con della carta, l'avrei aiutato ad ogni costo.. se solo me l'avesse permesso. Ma ovviamente non fu così, prese con le mani tremanti la carta alzandosi poi velocemente e andare via.

Presi le mie cose ma Scott mi bloccò «no Rose, ora no, andremo quando si riprenderà, ora abbiamo lezione..» annuii incerta, e se stesse seriamente male? nah, Scott sarebbe preoccupato e non così tranquillo.. giusto?

Le ore di scuola passarono lentamente e di Stiles non c'era traccia, così, appena suonò la campanella di fine scuola, senza nemmeno avvisare gli altri, decisi di andare da lui. Bussai alla porta di casa e dopo un po' mi aprì lo sceriffo Stilinski.

«salve sceriffo, Stiles è qua?» «hm.. in verità mi ha mandato un messaggio dicendo che era con voi» aggrottai le sopracciglia, lui non era con noi, non lo vedevamo da quando eravamo andati in mensa.

«oh si mi scusi, oggi non ero con gli altri ecco perché sono venuta qui, grazie mille» forzai un sorriso e dopo averlo salutato corsi via.
Mentre mi trovavo per strada decisi di chiamare Scott, stava accadendo qualcosa, lo sentivo

«Scott!, Stiles non è a casa» dissi agitata guardando in ogni punto cercando la jeep ma non c'era, non c'era traccia di lui nei dintorni.
«cazzo.. andiamo a cercarlo, ora chiamo Derek, andiamo alla vecchia casa degli Hale, è l'unico luogo che lui conosce di isolato. Mandami la posizione che ti veniamo a prendere.» detto questo staccò, speravo di non essere in ritardo.

Andavo avanti e indietro agitata mentre aspettavo Derek e Scott, avevo paura che fosse successo qualcosa di terribile, sarei dovuta andare da Stiles, non avrei dovuto ascoltare gli altri. Che stupida cazzo, prima faccio litigare metà branco e poi l'unica persona che mi è sempre stata vicino, mettendosi anche tutti contro, sta male, ed io? io non faccio assolutamente nulla, come avrebbe potuto stare ancora al mio fianco?.

Un clacson bussò e mi riportò per i piedi per terra, appena capii chi fossero corsi verso la macchina ed entrai velocemente, ti avrei trovato Stiles, promesso.

~scusatemi per gli erroriiii, posso assicurare che alla fine della storia, cosa ne molto lontana ne molto vicina, revisionerò tutto. Mi scuso per il disagio!.
p.s vi sta piacendo la storia?, fatemi sapere tesori♥️

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora