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Intrecciai le mani dietro alla nuca di Stiles e, sempre tenendo gli occhi chiusi, mi lasciai trasportare da lui e dal vento che orami soffiava un po' più forte. Non mi importava se da un momento all'altro ci sarebbe stato un temporale, non mi importava prendere una polmonite, non mi importava di nulla, avevo lui e mi andava bene.

Avevo ancora gli occhi chiusi quando Stiles mi prese una mano e mi fece fare una giravolta, sorrisi. Mi sentivo come se stessi in un pianeta apparte, mi sentivo leggera e priva di qualsiasi preoccupazione, era sparito tutto.

«i have died everyday waiting for you.
darling, don't be afraid I have loved you, for a thousand years..» sussurai senza volerlo, era come se praticamente le parole avessero voluto uscire dalla mia bocca così, di loro spontanea volontà. Ma forse non uscivano nemmeno dalla bocca, forse uscivano direttamente dal cuore.

«and all along I believed, i would find you.
time has brought your heart to me, i have loved you for a thousand years..» sussurò lui ed io sorrisi, alcune emozioni non possono essere spiegate, perché non sono emozioni comuni, come quelle che provano tutti, alcune emozioni entrano in noi ed hanno un nome ed un cognome. Stiles Stilinski, nel mio caso si chiamavano Stiles Stilinski.

«i'll love you for a thousand more..» aprii gli occhi e notai i suoi occhi cercare i miei, e fu la cosa più bella che potesse esserci. Abbassai lo sguardo improvvisamente in imbarazzo e lui, con tutta la delicatezza che era solito avere, mi alzò il viso mettendomi due dita sotto al mento.

«sai, amo quel momento in cui tu mi fissi, io me ne accorgo e ti guardo, tu ti imbarazzi e distogli lo sguardo, ma poi mi riguardi e mi fai uno di quei tuoi sorrisoni..» sorrise e inevitabilmente lo feci anch'io.

Ad un tratto un fulmine che squarciava il cielo ci fece fermare e guardare in alto, era meraviglioso sentirsi al sicuro nonostante quello che succedeva “fuori”.

«non abbiamo finito..» mi riprese tra le sue forti braccia e ballammo, questa volta non parlammo, ci guardammo semplicemente negli occhi.. entrambi persi negli occhi dell'altro.

Senza che me l'aspettassi mi prese per i fianchi e mi fece volteggiare, chiusi gli occhi e una volta toccata terra risi con tutto il fiato che avevo, stavo bene.

«ho paura..» dissi senza pensarci «di cosa?» mi chiese lui facendomi avvicinare ulteriormente «ho paura che tutto questo possa finire ancora una volta, non lo sopporterei Stiles..» lo guardai negli occhi e inevitabilmente gli presi il viso tra le mani, anche se era più alto di me e facevo fatica, non importava.

«non succederà, non questa volta..» scossi la testa «succederà.. succede sempre. E ogni volta, ogni dannata volta vorrei solo stare con te e stringerti, ma non posso..» abbassai la testa imbarazzata, non sapevo davvero da dove mi stavano uscendo tutte quelle parole ma non volevo fermarmi in un certo senso, più parlavo e più in qualche assurdo modo lo sentivo mio.

«hey.. pensavo di non parlarti più, e invece siamo ancora qua. Sai che significa? che nulla ci dividerà stupida..» mi alzò il mento con due dita e ci guardammo negli occhi per quella che a me sembrò un eternità «Stiles, spiegami perché con te sto così bene da non saperlo spiegare..» sussurai e lui mi baciò la fronte sorridendo «come posso spiegartelo se è lo stesso che mette in dubbio me in primis?..» sorrisi stringendolo forte a me.

Quando stai bene tutto il mondo si racchiude in una persona..

«che ne dici m'lady, potrei portarla nel mio amorevole castello per passare la notte nel mondo dei sogni?» chiese staccandosi e facendo un inchino, sorrisi «oh, ne sarei davvero felice, la ringrazio..»

Mi sorrise intrecciando le nostre mani accompagnandomi alla jeep e subito dopo partimmo verso casa sua, presi il cellulare e mandai un messaggio a Scott.

A Scott
Hey, sto andando a casa di Stiles!
avvisa le altre!
p.s tvb coglione

«a chi scrivi? chi è?» lo guardai e poi scoppiai a ridere «che c'è?» continuò lui ed io presi un respiro profondo cercando di fermarmi.
«adoro quando fai il geloso!» dissi felice saltellando sul posto, era adorabile e allo stesso tempo estremamente sexy quando lo faceva!.l

«non sono geloso, solamente sono preoccupato perché la mia preoccupazione mi preoccupa quando si tratta di essere preoccupati di te..» «okay, direi di fermarci qua, sono confusa» dissi scoppiando ridere mentre guardavo fuori.

POV STILES
Arrivammo a casa mia e appena fummo dentro ci buttammo sul divano, era stata una giornata stressante. Mi voltai verso Rose e sorrisi ripensando a prima, lei era una parte di me orami, era l'unica cosa che mi permetteva di andare avanti e quindi avrebbe dovuto sapere tutto quello che mi stava succedendo.

«sai, non ti ho detto tutto prima..» sussurai cominciando a mordicchiarmi le pellicine delle unghie, ormai era abitudine farlo, era una specie di antistress.
«che intendi dire?» «beh, non ci sono solo quelle cose Rose, c'è anche altro, guarda..» mi alzai dal letto togliendomi la giacca e poi la maglia, appena lo feci sgranò gli occhi alzandosi.

«come..» «non lo so, mi compaiono ogni volta che mi sveglio da un sogno o uno stato di trance. Non so se li faccio da solo, anche se avanti beh, è probabile.. ma dietro?.» mi voltai facendole vedere la schiena a la sentii sussultare.

Da pochi giorni a quella parte, ogni volta che mi svegliavo da un incubo e da quei stati di trance, trovavo delle ferite sul mio corpo, non facevano male, non sentivo dolore da poco a quella parte.

Mi volati verso Rose e abbassai la testa «non c'è solo questo, ti ricordi quando mi è uscito il sangue dal naso? la prima volta che mi uscì non c'era modo di fermarlo Rose, ho passato tutta la notte fino alle sei del mattino ad asciugarmi il sangue che mi usciva continuamente dal naso. Non so che mi sta succedendo, il mio organismo sembra non accettare ne i farmaci né il cibo, quando rigetto tutto quello che mangio vomito sangue..» mi misi seduto sul divano guardando attentamente la tv davanti a me, mi sentivo un po' più leggero.. anche se, al dire il vero, sentivo che c'era qualcosa che non andava, sentivo come se avessi commesso uno sbaglio a confidarmi.

«perchè non ce l'hai detto? chi altro lo sa oltre me?» chiese preoccupata accarezzandomi capelli e inevitabilmente mi rilassai.
«perchè avete altro a cui pensare; dovete pensare ai cacciatori, a cosa sei tu, a cosa c'entra lo zio di Derek e così via. E poi non so se c'è da preoccuparsi, è vero, sono ricoperto di lividi, il mio organismo mi gioca brutti scherzi e praticamente sto perdendo tutto il sangue che ho in corpo, e per non parlare di quei sogni e quei stati di trance.. ma beh, io non sento nulla Rose, non sento dolore anzi, mi sento forte. È come se non avessi assolutamente nulla.» strinsi le labbra trattenendomi dal dire altro, non sentivo dolore ma avevo paura, non per me, per le reazioni dei miei amici e di mio padre, soprattutto la sua.

«e no, oltre a te non lo sa nessuno.» dissi infine guardandola, era così bella e dolce che mi faceva impazzire. I suoi modi di fare, il suo carattere, il suo sorriso, i suoi occhi.. anzi, lei.

Lei distolse lo sguardo sorridendo leggermente, ma lo sapevo che quella situazione non era piacevole per lei e mi dispiaceva un sacco, non avrei mai voluto farla preoccupare.
Avrei voluto darle solamente una vita normale con una famiglia normale e amici normali.

~mi rendo conto che la storia si sta basando solo su Stiles e mi dispiace davvero un sacco, nei prossimi capitoli cercherò di dare più spazio a Rose.. oddio non so, a voi piace?
MI STANNO VENENDO DUBBI AIUTO.

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora