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Entrai in casa correndo, era stata una giornata orrenda. Mi diressi in cucina e trovai un biglietto.
“sono a lavoro, preparati qualcosa da mangiare o compra qualcosa, i soldi sono in camera mia.
baci, la mamma.” 

Sbuffai sedendomi su una sedia, ultimamente mi sentivo sola a casa. Mia madre faceva il vigile del fuoco e molte volte faceva turni extra al lavoro e di mio fratello non c'era traccia. Approposito di lavoro, dovevo riprendere a lavorare ma sinceramente non mi andava di vedere Scott.

A Deaton
Scusami Deaton, non me la sento
più di continuare a lavorare lì..
mi dispiace.

Cacciai le lacrime in dentro, doveva andare così. Mi alzai e corsi su per le scale, avevo bisogno di riposarmi ero mentalmente e fisicamente esausta. Quando raggiunsi la camera mi bloccai per poi voltarmi verso quella di mio fratello, perché non si faceva più vedere?. Mi avvicinai preoccupata alla porta e bussai. Una, due, tre fino ad arrivare una decina di volte, senza però avere una risposta.

Mi morsi il labbro in ansia per poi abbassare la maniglia, la porta non si apriva. Forse si era chiuso dentro oppure gli era successo qualcosa. Presi una forcina che avevo in testa e cominciai a forzare la serratura, non mi piaceva quella situazione. Dopo diversi tentativi la porta si aprii, mi sarei immaginata di tutto ma non quello. La camera era completamente vuota. Non c'erano mobili, foto e qualsiasi altra cosa, era come se fosse tutto cancellato.

Entrai dentro e immediatamente cominciai ad avere delle visioni.

«Sorellina corri, se ti prendo devo ucciderti! HAHAHA»
Cercai di correre ma non ci riuscivo, ero molto lenta,sfortunatamente.
«dai Troy! HAHAHAH»
mi trovavo quasi vicino a lui e con un balzo mi trovai sopra di lui. Ci guardammo negli occhi e poi scoppiammo a ridere. Io e lui oltre ad essere fratelli eravamo anche molto amici, migliori amici.
Stavamo ancora ridendo quando i nostri genitori ci raggiunsero «MAMMA! PAPÀ!» Troy si alzò velocemente e saltò in braccio a mamma mentre io in braccio a papà.
I nostri genitori erano i migliori del mondo, ci trattavano bene, ci sostenevano, si comportavano d'amici e ogni volta che avevano tempo libero, anche se stanchi, passavano del tempo con noi.
«ma hey piccole pesti!, a che stavate giocando?» ci chiese papà mentre mi dava un piccolo bacino sul naso, lui era il mio eroe.
«stavamo giocando al lupo e il cacciatore. Io ero il cacciatore» rispose il piccolo sorridendo «io il lupo!» dissi euforica verso i miei genitori.

Aprii gli occhi di scatto, stavo piangendo. Mi mancava tutti così tanto.. mio padre se ne era andato, mia madre non parlava con mio fratello e quest'ultimo sembrava spento, privo di vita. Portai gli occhi sulla porta e immediatamente venni teletrasportata in un'altro ricordo.

Quella sera c'era la luna piena, io ero sempre stata attratta da essa.. era meravigliosa.
«BOOO» gridai dallo spavento per poi voltarmi con una mano sul cuore, mio fratello appena vide la scena rise.
«ha ha ha, non è affatto divertente» dissi riguardandolo la luna « è bella, vero?» disse lui venendo vicino a me, io non risposi, annuii solamente. Mi voltai di scatto quando sentii i nostri genitori litigare, ultimamente facevano solo questo e lo odiavo.
«Rose.. mamma e papà voglion-» «lo so» lo interruppi io, ero arrabbiata.. solo al pensiero che mi avrebbero separata da lui mi faceva diventare una bestia.
«tu sai perché?» «io..» ovviamente, io non sapevo mai nulla, e invece lui si, sapeva tutto.
Ad un tratto, pensando ancora a quello, mi venne un mal di testa tremendo così mi presi la testa tra le mani per poi gridare, faceva male, come mi facevano male le ossa in quel momento. Alzai il volto verso mio fratello
«ROSE! ROSE CHE SUCCEDE.. oh mio dio» ero arrabbiata anche con lui, non mi ha mai detto il motivo.

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora