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«come sto?» mi voltai verso Kira e sorrisi vedendola, dire che era stupenda sembrava davvero dire poco. Indossava un gonnellina rossa a quadri, un top con un lato rosso e l'altro nero, dei stivaletti con il tacco ed infine un giacchetto di Jeans. Per quanto riguarda i capelli li aveva lisciati e come trucco aveva un semplice lucidalabbra color corallo e il mascara. Quella sera aveva deciso che, per una volta, non avrebbe giocato e il coach, dato che era un'amichevole, accettò la proposta anche se un po' stufo.

«SEI STUPENDA KIKI!» dissi abbracciandola, KIki era il soprannome che le avevamo dato io e Liam, mentre quest'ultimo lo chiamavano Li-Li mentre il mio soprannome era..
«GRAZIE, ANCHE TU LO SEI NANA!» sbuffai leggermente dato che, quasi tutti, amavano sottolineare la mia TANTA altezza.

Ci staccammo dall'abbraccio sorridendo e guardammo le altre. Lydia indossava una camicia bianca legata in modo da lasciare la pancia scoperta, una gonna nera e le scarpe con il tacco del medesimo colore. I capelli li aveva raccolti in un lato mentre come trucco aveva eyeliner, mascara e rossetto rosso.

Malia aveva deciso di indossare una semplice canotta grigia stretta con sopra una felpa blu, dei pantaloncini neri e del scarpe semplice da ginnastica. Lei aveva deciso di lasciare i capelli sciolti e di mettere semplice mascara.

Allison indossava una maglia aperta sulla schiena, con dei pantaloni a vita alta e dei stivaletti semplici neri. Aveva i capelli legati in una coda alta ben fatta e come trucco aveva un po' di ombretta marroncino, mascara e rossetto nude.

Per quanto riguarda me beh, indossavo un body con lo scollo a cuore tutto ricamato con del pizzo, una giacca di pelle, una gonna nera dello stesso colore della giacca e dei stivali abbastanza alti con il tacco doppio. Per i capelli avevo deciso di risaltare i miei ricci e metterli da un lato e per il trucco avevo deciso di mettere eyeliner, mascara e lucidalabbra.

«ragazze ma.. non è veramente troppo per una partita?» chiesi guardando la mia figura allo specchio, io non sono mai stata una ragazza che si vantava ma beh, ero proprio bella vestita in quel modo.
«ups, non ve lo detto? andremo tutti ad una festa dopo l'amichevole!» mi morsi il labbro, ero sicura di volerci andare?.

Presi la borsa e tutte insieme andammo alla macchina di Malia, anche se eravamo incerte avevamo deciso di accettare il suo passaggio.

A Scott
stiamo arrivando.
Dopo voglio parlarti di un piano
ideato da me, Rose. A dopo nana.

POV STILES
Sbuffai andando all'armadio, oggi avremmo dovuto fare un'amichevole per esercitarci meglio, tra qualche giorno avevamo avuto la partita e la mia voglia di partecipare era pari a zero sinceramente.

Presi una maglia a mezze maniche rossa con lo scollo a V, una giacca di pelle nera, jeans dello stesso colore e delle scarpe semplicissime. Andai in bagno e mi levai i vestiti per poi guardarmi attentamente, diamine, si poteva vedere benissimo tutta la voglia che non avevo di vedere le persone. Le persone.. già.

Mi diressi verso la doccia e aprii l'acqua calda per poi buttarmi sotto al getto, la sensazione dell'acqua calda o meglio, bollente, che scendeva su tutto il mio corpo mi rilassava. Anche se, altre volte, mi sarei scansato urlando ma non ora, non sentivo nessun tipo di dolore.

Dopo diversi minuti sotto la doccia decisi di asciugarmi e vestire. Presi il gell per capelli e aggiustai quest'ultimi meglio, misi il profumo, il deodorante e corsi a mettere le scarpe.

Andai in cucina per vedere se ci fosse mio padre ma non fui sorpreso nel trovare nessuno, ormai ero abituato a quei orari assurdi. Presi le chiavi della jeep e, una volta raggiunta, misi in moto e frecciai via, avrei apprezzato la sua presenza lì per sentire, solo per un piccolo istante, un po' di conforto. A quanto pare dovevo arrangiarmi.

Appena arrivai a scuola notai che già c'erano tutti il che era strano, o ero io in ritardo il che era impossibile oppure erano loro in anticipo. Scrollai le spalle e una volta chiusa la macchina corsi all'interno della scuola per andare agli spogliatoi.

Aprii l'anta dell'armadietto e, una volta tolta la giacca e la maglietta, presi la mia divisa e la misi.
«pronto per la partita Stiles?» mi volati verso Danny e annuii, ora che avevo deciso di separarmi dal branco e tutto quello che ne faceva parte avrei potuto tranquillamente fare amicizia senza preoccuparmi di vedere qualcuno morto.

«andiamo?» chiesi e lui accettò felice, almeno avevo fatto sorridere qualcuno, era una cosa positiva no? corremmo in campo e una volta arrivati osservammo la squadra avversaria, loro erano praticamente quelli con cui avremmo fatto la partita seria in seguito e, a dire il vero, mi sembravano simpatici.

Andai verso il coach e lui mi salutò con un cenno del capo, tra qualche minuto sarebbe iniziata e speravo solamente di aver quella specie l'aiuto come l'altra volta. Durante tutto il tempo passato ad aspettare un segno di inizio, non potevo fare a meno di sentirmi osservato, sapevo già di chi erano quei sguardi e questo mi dava sui nervi, cosa volevano ancora da me, cosa non capivano di quello che avevo detto?.

«TUTTI IN CAMPO.» fischiò il coach facendomi tornare con i piedi per terra «aprirai tu la partita, Bilinski.» disse ancora ed io annuii incerto andando in postazione.

Dopo l'ennesimo fischio la partita iniziò, un ragazzo corse verso di me con l'intento di prendere la palla ma io lo schivai facilmente, volevo finire quella cazzo di partita per andare a ubriacarmi fino alla morte e dimenticarmi di tutto.

Corsi più velocemente e con tutta la forza che avevo tirai la palla all'interno della rete facendo il primo segno e sorrisi, ero forte senza di loro, invincibile.. o almeno lo credevo.

Dopo diversi minuti tra passaggi e segni vari da parte della mia squadra e da parte dell'altra, mi ritrovai affiancato da Scott per fare l'ultimo tiro. Stavo per passare la palla quando improvvisamente mi diede una spallata per poi spruzzarmi qualcosa in faccia e andare a segnare il punto decisivo. Sentendo ancora la faccia leggermente bagnata indietreggiai leggermente, che diamine stava facendo e cos'era quello?.

Mi tolsi il casco lanciandolo sul campo e guardai con uno sguardo misto tra il confuso e l'arrabbiato a Scott, non mi importava se aveva fatto il tiro decisivo ma dovevo fare qualcosa, non sono il suo giocattolino da testare. Mi avvicinai velocemente a lui e di sorpresa lo spinsi a terra, salii su di lui a cavalcioni e cercando di colpirlo. La mia mano stava entrando in contatto con la sua faccia ma, un improvviso flashback mi fermò.

«Scott, ascoltami, va bene?.
Tu non sei "niente", per me sei qualcosa. Scott, sei il mio migliore amico ed io ho bisogno di te!. Scott, sei mio fratello.. quindi, se vuoi fare questa cosa, credo che tu debba portarmi con te.»

Una lacrime calda mi rigò una guancia e il fiato cominciò a mancarmi. Mi alzai velocemente barcollando, cos'era quello?, perché mi faceva male all'altezza del petto?. Involontariamente portai una mano all'altezza del cuore e strinsi il tessuto della divisa tra le mani cercando, con scarsi risultati, di togliere quel fastidio.

«Stiles.. che ti succede?..» indietreggiai guardandolo attentamente non sapendo cosa rispondere, che mi stava succedendo Scott? non lo so, non so proprio che ho, non so se riuscirò a stare bene.. al momento so solo che mi manchi ma qualcosa, qualcosa più forte di me, mi porta a scappare.

Indietreggiai fino al casco e, una volta che lo presi, lo misi e andai via.
Prima di farlo però, dalle mie labbra, uscì un flebile "mi dispiace tanto".

~Stiles mannaggia, che ti sta succedendo?😩
COME PROMESSO ECCO A VOI IL CAPITO EXTRA HIHI, NON VEDO L'ORA DI PUBBLICARE QUELLI CHE RIGUARDANO LA FESTA, CI SARANNO DELLE SCENE CHE BEH PRATICAM..

okokok, voi domani andare in presenza? io shiiii

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora