«e tu che ne sai eh?» Scott stava cominciando ad agitarsi e non potevo dargli torto, Malia stava nascondendo qualcosa e il fatto che aveva mentito al resto del branco su dove fosse andata ieri sera ne era una prova.
«io ne so quanto ne te Scott, e forse, dato che sei il suo caro migliore amico, avresti dovuto scoprire già da tempo cosa gli stesse passando per la testa. Su quest'ultima cosa, è evidente che non lo voglia aiuto, non l'hai mai notato?» diedi un'occhiataccia a Malia, cosa voleva insinuare?
«stai insinuando che non sono un bravo migliore amico?» ora la situazione stava diventando davvero critica, Scott aveva gli occhi rossi, occhi che erano puntati in quelli blu di malia.
«no, sto solo dicendo che tu sei il suo migliore amico e che TU debba vedere cosa ha, fargli vedere che puoi aiutarlo. Non sto dicendo che sei un brutto migliore amico, ho sempre amato la vostra amicizia.» prima che Scott potesse controbattere un fischio da parte del coach lo fece voltare prima di raggiungere velocemente il campo.
«devi un po' rivedere che significa il tatto..» «scusate ma mi danno, anzi, mi date i nervi, sembrate tutti così maledettamente calmi..» andai a sedermi vicino alla ragazza per poi stringere le sue mani tra le mie «non siamo tranquilli, siamo perennemente in ansia per questo ma.. non possiamo fare granché ora come ora quindi, volendo o meno, dobbiamo comportarci come se tutto fosse normale»
Si voltò verso di me e sorprendendo tutte, me in primis, mi abbracciò. All'inizio ero piuttosto scettica ma poi mi lasciai andare, infondo capisco il suo comportamento, il suo ex, il suo primo amore nonché amico, stava passando un brutto periodo.
Senza volerlo un mio pensiero andò verso Stiles, perché quella mattina non era venuto? capivo che fosse deluso e arrabbiato con noi ma beh, perché non venire a scuola? insomma, avrebbe potuto evitarci. Mi morsi il labbro, non potevo davvero fare nulla ora che mi odiava.
L'ora del coach passò velocemente così, tra una chiacchiera e l'altra, andarono tutti nelle loro rispettive aule. Io invece andai con Scott a fare filosofia, all'inizio non ne avevo molta voglia ma poi mi lasciai convincere.
Entrai in classe e mi misi seduta a quello che era sempre stato il mio banco e guardai tutta la classe, involontariamente cominciai a pensare che lì avevo conosciuto gli altri. Un sorriso spontaneo mi venne sul voltò e mi voltai verso Scott che, capendo la situazione, ricambiò il sorriso.
Senza aggiungere altro, si alzò dal suo banco venendo verso di me.
«signorina Shine, cosa ne pensa delle luna?» risi sentendo la voce buffa che fece per imitare il prof e scossi la testa, era uno spasso stare con lui. Guardai un punto preciso della classe e abbassai la testa, era inutile negarlo, mi mancava.Dicono che le mancanze si sentono la sera ma beh, non è affatto vero. Non è affatto vero perché io la sua mancanza la sento la mattina quando mi alzo, quando sono a scuola, quando sono in pausa pranzo, quando sto in mezzo ai miei amici, quando rientro a casa, prima di andare a dormire e anche mentre sogno. La sua mancanza è una costante che fa talmente male, ma talmente male, da farmi persino mancare il fiato. E non capisco, non capisco se è solo abitudine o qualcos'altro, so solo che è una sensazione fortissima che aumenta sempre di più con il tempo.
«hey.. lo aiuteremo okay? andrà tutto bene.» sbattei le palpebre e annuii improvvisamente priva di parole, se avessi cominciato a parlare probabilmente sarei scoppiata a piangere.
«buongiorno ragazzi..» sospirai e portai l'attenzione al prof che aveva appena fatto il suo ingresso «..oggi parleremo dei sentimenti, precisamente amore. bene, Wilton, per te cos'è l'amore?»
Tutta la classe calò in silenzio voltandosi verso il ragazzo che doveva parlare, io invece me ne stavo sui fatti dei miei pregando che finisse al più presto quella lezione.
«secondo me non esiste, insomma, è inutile come sentimento dato che non porta a nulla di buono.» a distrarmi da quei pensieri furono quelle parole rudi, mi voltai verso di lui guardandolo con uno sguardo di disappunto.
«siete tutti d'accordo?» nella classe si alzò un sono “si” ma non solo, c'erano anche persone che se ne uscirono con un “é per deboli”.
Solo in quel momento relizzai quanto potessero essere vuoti alcuni adolescenti, come si poteva definire astratto un sentimento alla base di tutto?.«io no, non sono d'accordo.» le parole mi uscirono da sole dalla bocca e in tutta la classe calò nuovamente un silenzio assordante «io penso che l'amore in realtà non renda deboli bensì forti, forti perché ci vuole davvero molta forza e coraggio per offrire il proprio cuore a qualcuno. Però alla fine, nonostante tutti gli sforzi, nonostante i numerosi “livelli” duri che si devono superare, non c'è sentimento più bello. Sapete perché è bello? perché ti fa completamente perdere la testa, ti porta in un'altra dimensione dove c'è lui, lui e basta. E sapete come si fa a capire se si è stato “contagiato” dall'amore? quando non vuoi addormentarti perché la realtà è migliore dei tuoi sogni, quando un solo suo sorriso mette apposto tutta la merda che c'è intorno. Quando la sua assenza pesa più di qualsiasi cosa.. quando sei felice di stare in mezzo alle altre persone ma comunque non al 100%, non al completamente perché solo lui ci riesce. Capisci che sei innamorata quando sei gelosa e quando metteresti lui, oppure lei, davanti a tutti e tutto.»
Inaspettatamente il professore cominciò a battere le mani così come tutti ed io, dopo essermi accorta di quel che ho detto, caddi in uno stato di un profondo imbarazzo.
Dopo quella che a me sembrò un eternità finalmente la campanella suonò e, seguita Scott, andai al mio armadietto.
«a chi pensavi mentre dicevi quelle parole?..» mi bloccai completamente, già.. chi stavo pensando dicendo quelle parole?.
Mi morsi il labbro e scollai le spalle, non sapevo nemmeno io a chi stessi pensando o beh, lo sapevo ma ero troppo confusa per ammetterlo.«te lo dico io a chi stavi pensando, stavi pensando a Stiles..» alzai lo sguardo incastrando i miei occhi in quelli di Scott, io e Stiles eravamo solamente amici e, proprio per questo, non avrei mai potuto dire quelle cose su di lui.
«i-io no, non stavo pensando a lui..» strinsi la presa sui libri portando lo sguardo a terra, improvvisamente era diventato troppo difficile trattenere il suo sguardo.
«puoi mentire a te stessa ma non a me, Rose. So che stavi pensando a lui e sai perché? avevi gli occhi puntati sul suo banco.» alzai la testa di scatto, giusto il tempo di vederlo sorridere e andare via.E rimasi lì, in mezzo ad un corridoio completamente imbambolata mentre stringevo sempre di più la presa sui miei libri. Perché mai stavo associando l'innamoramento a Stiles?.
~Rose, dillo che sei bionda eddai (sono ironica eh) proprio come Adrien Agreste
“iS JuSt FriEnd”🤠✋🏻
VE PREG
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The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]
Fanfiction⚠️I CAPITOLI CON ✓ SONO QUELLI REVISIONATI⚠️ Rose Shine, è la ragazza più silenziosa della scuola, infatti, anche dopo due anni che si trova in quella scuola, nessun compagno si ricordava di lei, tranne i professori e la sua famiglia. Ma sotto a que...