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Non mi aspettavo una cosa del genere e infatti rimasi a bocca aperta, perché doveva dispiacersi o addirittura darsi la colpa? lui non ne aveva, lui era assolutamente la persona più pura tra tutti noi.
Portai una mano sopra alle sue che erano sulle mie guance, mente mi diceva quelle parole aveva preso il mio viso tra le mani.

«Stiles a me non importa se tu non hai poteri soprannaturali e cose del genere okay?, e poi non è colpa tua, perché mai dovresti sentirti in colpa quando sono stata io a non dirvi dell'accaduto?»
gli sorrisi per poi portando una mano sulla sua guancia, mi dispiaceva che si sentisse in colpa, ho sempre capito che lui si sentisse in un certo senso, credo, "inutile" in quel gruppo e avrei avuto più o meno la sua stessa reazione se fossi stata al suo posto.

«no Rose.. solo.. tutto questo è successo per colpa mia. Se non avessi portato Scott in quel bosco quella sera oppure avessi anch'io un briciolo di quei poteri.. o addirittura non fossi venuto da te magari..» disse allontanandosi per poi mettersi le mani tra i capelli, solo allora mi accorsi delle nocche completamente spaccate.
Deglutii rumorosamente portando il ragazzo sul lettino di quella stanza d'ospedale, all'inizio sembrò dubbioso ma poi si lasciò andare. Presi la sua mano tra la mia e gli accarezzai le dita scuotendo la testa.

«Stiles, magari tu sei umano e ti senti non so, fuori luogo perché pensi di non essere utile o magari in colpa perché pensi che se non fossi andato lì Scott sarebbe non so.. più spensierato ma.. ma sai una cosa? io ho parlato con gli altri Stiles, io ho parlato con loro e mi hanno detto tutto. Mi hanno detto di tutte quelle volte che i tuoi piani hanno aiutato nelle indagini. Cazzo, perché con capisci che anche tu nel branco hai un ruolo fondamentale?. E poi, sì, è vero, hai portato Scott là quella notte e lui è stato morso ma pensaci, perché mai lui? perché mai quella sera?.. forse semplicemente le cose dovevano e devono andare così.» avvicinai le sue nocche alle labbra lasciandoci un bacio delicato sopra.

Alzai lo sguardo e lo vidi fissarmi, senza pensarci passai delicatamente le mani tra i suoi capelli il che gli fece chiudere leggermente gli occhi dal piacere, si vedeva che aveva bisogno di riposo.
Scostai leggermente le coperte colpendo poi il materasso accanto a me, lui non se lo fece ripete due volte e in poco tempo ci ritrovammo stesi vicino, io con le mani tra i suoi capelli per fargli i grattini e lui con la testa sul mio petto a rilassarsi.

Sinceramente in un'altra situazione mi sarei imbarazzata ma con lui era diverso, se lui faceva una cosa non era per malizia, aveva una semplicità disarmante.

Qualche minuto dopo, ancora in quella posizione, sentii il respiro di Stiles diventare pensante e questo mi fece sorridere, stava riposando così decisi subito di fare come lui, ma mi venne da ridere quando Stiles decise di portare un braccio intorno al mio busto stringendomi forte a lui.

POV STILES
Ero appoggiato su qualcosa di morbido e caldo, non capivo cosa fosse ma cavolo, era così soffice, caldo e profumato.

Aprii gli occhi e mi trovai davanti una maglietta rosa con sopra dei cuoricini e subito realizzai, ero davvero con lei.

Alzai lo sguardo e notai che avevo la testa sul suo petto e un braccio intorno alla sua vita. Girai lo sguardo su di lei e rimasi stupito quando la vidi, aveva le labbra e le guance più rosee del solito e i capelli leggermente spettinati. Era incredibile, era bella anche mentre dormiva.

Sorrisi spostandomi leggermente dal suo petto per mettermi bene sul piccolo spazio che c'era sul lettino, aveva la testa appoggiata male sul cuscino e quindi, senza pensarci, la feci appoggiare sul mio petto. Era così piccola.

La porta si aprii così feci finta di dormire, dai passi capii subito che si trattava della madre di Scott. Prima si avvicinò per controllare Rose e poi si avvicinò a me e mi fece una piccola carezza sul viso. Mi ricordo quando mia madre morì, Melissa mi stava accanto ogni giorno. Mi stava accanto quano piangevo ogni sera, quando non mangiavo perché stavo troppo male, quando non volevo uscire, mi è stata accanto quando avevo continuamente attacchi di panico e in più mi sopporta spessissimo. Era come una seconda madre.

Erano passanti pochi minuti da quando Melissa uscì dalla stanza e, finalmente, Rose iniziò a svegliarsi leggermente. Strusciò la guancia sul mio petto per poi accarezzarlo ed io, per rimando, cominciai ad accarezzarle i capelli. Rose alzò lo sguardo verso di me e mi sorrise «ma buongiorno» le sussurrai stringerla forte a me «buongiorno, come stai?» mi chiese con il mio stesso tono.

Sinceramente non sapevo come stavo, mi sentivo ancora in colpa per tutto.
«bene, tu invece?» le dissi dandole un bacio tra i capelli «bene bene, ma aspetta.. MIA MADRE?» disse agitata alzandosi di scatto.

Mi misi seduto sul letto e la guardai sorridendo «sa che sei da Lydia, non abbiamo voluto farla preoccupare» lei mi annuì alzandosi completamente «nooo, dai, vieni qua vicino a meee» dissi ancora facendo il broncio, la volevo accanto me.

«mi devo vestire scemo, quindi, esci susu» disse lei ridendo, io dal canto mio volevo infastidirla e quindi dissi qualcosa senza pensarci «resto qua, sappilo» lei mi guardò arrossendo il che mi fece venire qualche dubbio ma decisi di non andare oltre, non mi sentivo a mio agio a fare così «stavo scherzando stupida, vado a prendere la colazione» dissi ridendo lasciandole subito dopo un bacio sulla guancia.

POV ROSE
Quando Stiles lasciò la camera mi sentii vuota, mi mancava tantissimo eppure ero sola da pochissimo. Ieri sera nonostante tutto è stato bello, abbiamo un rapporto speciale noi due e in più mi viene naturale essere così aperta.

Andai in bagno e misi il ricambio che mi aveva portato Lydia. Il cambio consisteva in una semplice gonna azzurra passatello non troppo corta , un dolce vita bianco e delle semplici scarpe da ginnastica. Mi guardai allo specchio ma ancora non ne ero convinta, sbuffai e decisi di lasciare stare per passare poi ai capelli che decisi di raccogliere in una semplice coda.

Alla fine decisi di non truccarmi e mi buttai semplicemente sul letto aspettando Stiles, per far scorrere il tempo presi il cellulare e cominciai a scrivere a mia madre.

A Mamy<3
Buongiorno mamma<3

La porta della camera si aprii il che mi fece posare il cellulare, alzai lo sguardo e vidi che erano entrati i miei amici, li guardai uno a uno e sorrisi, volevo davvero bene a questa banda di teppisti.

«come stai?» disse Kira venendo verso di me per poi abbracciarmi, era una ragazza molto dolce e bella, ero subito andata d'accordo con lei.
«bene, voi invece? vi siete riposati?» dissi sorridendo ricevendo poi una loro risposta positiva.

«ragazzi, dopo voglio parlarvi ma.. deve esserci anche Derek» dissi ad un tratto.

Alla fine Stiles era tornato e sapendo che c'erano anche gli altri ci aveva portato un bel po' di ciambelle e caffè, eravamo davvero felici e per una volta sembravamo normali adolescenti. Ma non lo eravamo ed io avevo bisogno di togliermi questo dubbio.

«sta salendo, stava parcheggiando la macchina» disse Lydia mentre prendeva le cartacce per buttarle.
«cazzo, tutta questa suspense mi sta uccidendo» disse Liam facendo finta di svenire il che ci fece scoppiare a ridere. Alla fine non era male, soprattutto quando non era arrabbiato e non aveva crisi omicide, penso che diventeremo grandi amici.

~heyyy, come state?!
non vedo l'ora di farvi leggere i prossimi capitoli hihihi 👀
p.s fatemi sapere cosa ne pensate 🖤
(presto comincerò a revisionare i primi capitoli)

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora