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Feci un respiro profondo entrando poi in casa, a differenza da quando sono arrivata la prima volta ad accogliermi non ci fu solo Peter, bensì sia lui che Derek.

«dio mio, mi hai fatto spaventare» venne verso di me stringendomi in un forte abbraccio, io non mi mossi, sentivo ogni parte di me completamente congelata. Derek come ho sempre detto era praticamente uno di famiglia ma, solo un abbraccio, in quel momento non poteva farmi dimenticare ciò che era e stava ancora succedendo.

«mh, io vado di sopra, devo studiare..» detto questo mi staccai velocemente e corsi, letteralmente, in camera. Inizialmente la mia intenzione era quella di andare in camera di Peter ma poi ci ripensai, volevo stare da sola e a dirla tutta non penso che lo sarei stata lì.

Entrai e una volta fatto chiusi la porta a chiave, mi voltai guardandomi intorno e i miei occhi caddero subito sulla finestra messa su una parte del soffitto posta sopra al letto. Sorrisi avvicinandomi e dopo un ultimo sguardo attento mi stesi.

«questo è stata la prima giornata che ho vissuto con la certezza che tu non ci sei più. È stata una giornata dura sai, ogni cosa mi ricordava te. La classe, il campo, gli armadietti e qualsiasi porta che dava a un qualsiasi stanzino. Sai, tu e Deaton mi avevate avvisata, mi avevate detto che questo momento, per un modo o nell'altro, sarebbe arrivato.. ma io non ero pronta sai, non ero pronta a dirti addio per sempre. Mi dispiace Stiles, mi dispiace che sia finita così, io non volevo.. io volevo aiutarti ad ogni costo, volevo aiutarti a vincere. Mi dispiace così tanto di averti.. di averti amato solo alla fine.
Dio, che cazzate che sto dicendo.. io avevo cominciato dall'inizio ad amarti, avevo cominciato ad amarti quando il tuo sguardo si era posato su di me per la prima volta. Mi ero innamorata sin dal principio del.. t-tuo sorriso, il tuo sarcasmo, il tuo tocco e.. e poi dei tuoi baci. Sono stata così stupida, avrei dovuto dirtelo prima e invece.. dannata paura e dannato orgoglio. Sai, non credo che riuscirò a vivere senza te, tu eri e sei il mio tutto. Stiles, ovunque tu stia.. sappi che sconfiggerò il nogitsune e beh, ricorda..»

Mi bloccai improvvisamente con un nodo alla gola, faceva male, faceva dannatamente male. Quando perdi una persona che ami, non perdi solo lei, perdi una parte fondamentale di te, molto probabilmente quella più bella.

«ricorda che ti amo.» scoppiai definitivamente a piangere. Le lacrime scendevano come fiumi dai miei occhi, più cercavo di cacciare in dentro e più sentivo che uscivano. Ero distrutta, e nulla mi avrebbe riaggiustata. Portai le mani alle labbra cercando di trattenere i singhiozzi, Peter e Derek molto probabilmente stavano ascoltando ogni singola cosa per via del super udito, ma non avrei voluto fargli ascoltare anche questo.

Chiusi gli occhi e respirai profondamente, dovevo stare calma sennò non sarei arrivata ad almeno una settimana. Mille immagini cominciarono a farsi spazio nella mia mente: io e Stiles a casa sua, la festa in piscina, i vari momenti dolci, le risate, i pianti, le coccole e i baci mancanti.

E fu proprio lì che esplosi. Mi alzai di scatto dal letto gridando, le mie grida non erano uguali a quelle di tutte le persone comuni, bensì grida quasi come quelle da Banshee.
Portai una mano nei capelli e nel mentre sentii Peter e Derek bussare alla porta «va tutto bene..» sussurai tra me e me chiudendo gli occhi, dovevo assolutamente calmarmi, ora che non avevo un'ancora sarei stata pericolosa.

«Rose, la vita è fatta di illusioni. Tra le illusioni, alcune riescono. Sono loro che costituiscono la realtà.
capito? la vita è fatta di illusioni.. illusioni Rose.. illusioni.»

«STILES!» aprii di scatto gli occhi giusto il tempo di vendere Derek e Peter correre preoccupati in camera, quest'ultimo si avvicinò velocemente stringendomi poi in un abbraccio molto forte.

«io.. io l'ho sentito Peter, ho visto Stiles e..» «e cosa?» portai lo sguardo su Derek « ha detto che la vita era fatta di illusioni che tra quest'ultime alcune riescono e che costituiscono la realtà.. ha ripetuto variate volte la parola illusione..»

Mi alzai velocemente avvicinandomi all'altra finestra della camera, Talia aveva detto che potevo vedere e sentire cose che gli altri non potevano, e se questo non comprendesse solo le persone morte?

«stai cercando di dirmi che in realtà è vivo e che quella sia un illusione del nogitsune?» mi voltai verso i due stando zitta, effettivamente quella poteva essere un'idea completamente malata ma poteva essere anche un ottimo pensiero dal momento in cui il nogitsune era solito manipolare.

«sentite, anche a me Stiles manca tantissimo e vorrei anche io che fosse vivo, ma.. l'abbiamo visto svanire okay? proprio tra le tue braccia! abbiate buon senso..» mi avvicinai velocemente a Derek afferrandogli la maglia, non poteva dirmi una cosa del genere, non dopo quello che stavo passando.. preferivo mille volte illudermi.

«okok, Derek va giù che devo fare una chiaccherata con Rose, tu tigre, lascialo.. susu.» mi diede un'ultima occhiata triste per poi uscire dalla stanza, sbuffai rumorosamente sedendomi sul letto, io l'avevo sentito, stava cercando di dirmi qualcosa, e sicuramente c'entrava qualche tipo di  illusione, in questo caso sicuramente la sua morte.

«Rose io..»«la pensi come lui, vero?» feci un sorriso amaro guardando a terra, se ci fosse stato Stiles al loro posto mi avrebbe creduto subito.
«invece ti credo, e ti aiuterò a capirci di più..» si mise seduto accanto a me mettendomi una mano sulla schiena, in tutta risposta sorrisi leggermente.

«mi manca troppo.. ed è passato solo un giorno..» portai un dito alla bocca mangiucchiando un po' le pellicine, non volevo piangere ancora.

«ascoltami okay? ci saranno dei giorni in cui non vedrai alcun motivo per andare avanti. E va bene. Ci saranno dei giorni in cui persino il pensiero di alzarti dal letto ti farà venire voglia di piangere. E va bene anche questo. Ci saranno dei giorni in cui non ti ricorderai nemmeno come si fa a piangere, o a sorridere, o a vivere, in cui la stanchezza ti peserà sulle palpebre e sulle ossa fino a schiacciarti. Ne avrai ogni ragione. Ma ricordati sempre che ciò che senti non dura per sempre. Che è tutto temporaneo. Che qualcuno, prima di te, ha provato quello che provi tu adesso, ed è sopravvissuto.
Le foglie cadono ogni autunno, e soltanto perché non sei un sempreverde, soltanto perché anche tu sfiorisci, mentre altri riescono a non farlo, non vuol dire che tu sia sbagliato e che sia tutto finito. Va bene cadere. Quando arriveranno quei giorni, ricorda le cose per cui vale la pena andare avanti, qualsiasi piccola cosa; il prossimo film in uscita, un amico che ti invita a uscire, il libro che non hai ancora letto. Ricorda che tutto prima o poi finisce, che il sipario prima o poi deve sempre calare su tutto. Lascialo calare sulle amicizie finite, sugli amori passati, sulla tristezza che ti stringe la gola, sulle cattiverie che ti hanno detto, sui tuoi sbagli, sui rimpianti, sulle parole che non avresti dovuto pronunciare, su tutte quelle piccole cose che ti pesano sulle spalle come macigni. Lascialo cadere su tutto, tranne che su di te. Mai su di te. Perché non lo meriti. Perché meriti di più di un sipario chiuso, di un copione finito in tragedia. Perché meriti di stare bene, e ti prometto, ti prometto che succederà e sarai felice di non aver deciso di lasciarti andare.
Ti prometto che un giorno ti sveglierai e andrà tutto bene. Fino ad allora, tieni duro.
Alzati dal letto quando sembra impossibile.
Esci quando vorresti rinchiuderti dentro. Apprezza le cose belle quando vorresti solo piangere. È una bella vita, in fin dei conti, te lo giuro.. è una bella vita.»

Lo guardai meravigliata, solitamente tutta la famiglia Hale sembra piuttosto fredda, questo l'ho capito con Cora, Malia, Derek e quest'ultimo.
Abbassai leggermente la testa «Peter, perché gli altri sembrano odiarti se in verità sei così?»

«perchè ho fatto delle cose veramente molto brutte e non ho mai detto scusa, tutt'ora non si fidano di me e anche se ogni tanto ci rimango male, ci faccio cadere su quel sipario concentrandomi così su di me.» sorrisi leggermente prendendogli le mani tra le mie «secondo me non l'hai fatto perché eri “cattivo”, secondo me eri semplicemente ferito ed eri accecato da ciò. Sbagliare è normale anche per gente come noi, ma non è mai troppo tardi per farsi perdonare, non trovi?»

Mi guardò negli occhi per qualche secondo e poi si alzò «ho cercato di aiutare tutti in ogni modo per fare capire che ero cambiato, o almeno dispiaciuto, ma non è servito. Va bene, ora però cerca di risposare, dopo se vuoi scendi a cena, nel caso contrario ti lascio qualcosa da riscaldare nel microonde..» detto questo mi sorride e poi andò via.

~PETER E DEREK>>>>>>
comunque penso di essermi innamorata di Peter definitivamente, i'm just saying.
p.s sorry per gli errori

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora