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Della luce mi fece grunire facendomi voltare dall'altro lato.. peccato che non trovai il mio letto morbido sotto di me, bensì un pavimento duro e freddo. Aprii così  gli occhi ritrovandomi ad osservare un parquet sporco e malandato.

Sbuffai e facendomi un po' di forza mi misi a sedere guardandomi in torno, mi trovavo ancora nello scantinato e il divano era completamente ricoperto da foto.

Presi il cellulare e notai che fossero a malapena le 06:30 del mattino e che, oltre ad avere il cellulare quasi scarico per via della torcia accesa tutta la notte, sarei dovuta decisamente andare in bagno a cambiarmi.

Mi alzai dal pavimento sbuffando e delle frasi senza senso in segno di disprezzo fuoriuscirono dalle mie labbra quando notai che avevo un dolore alla spalla, probabilmente dovuto dalla posizione in cui mi ero addormentata.

Scossi la testa salendo pian piano le scale anche se teoricamente non avrei dovuto avere problemi, mia madre oggi doveva lavorare e in più sarebbe dovuta andare via all'incirca venti minuti fa.

Uscii e dopo aver passato tutto il corridoio andai in camera mia alla ricerca di vestiti.
Dopo diversi minuti di esitazione decisi di mettere un pantalone di jeans e una maglia a mezze maniche rosa abbastanza larga.

Corsi verso il bagno e mi chiusi dentro togliendomi poi tutti i vestiti. Senza pensarci mi guardai allo specchio e analizzai il mio viso; la mia bocca, le mie labbra, il taglio degli occhi e il colore, i lineamenti, tutto.. tutto mi ricordava maledettamente le due ragazze della visione, Derek, Peter e persino Malia.

Era stano come, guardando la mia immagine, rivedevo loro e non la mia famiglia. Scossi la testa, avrò fatto certamente tardi e il poco sonno mi giocava brutti scherzi. Mi riguardai un'ultima volta ma il mio intento andò in fumo non appena, al posto del mio riflesso, trovai un enorme lupo nero con denti affilati e occhi argentati.

Inclinai la testa e lui fece lo stesso, confusa alzai il collo e vidi che il lupo faceva ancora una volta la mia stessa cosa. Non ero spaventata sinceramente, anzi, ne ero completamente attratta, così tanto che avvicinai la mano allo specchio.

Quando la mano andò in contatto con il vetro il lupo scomparve e al suo posto comparse questa volta la mia immagine. Dopo quella vicenda decisi di non perdere altro tempo e mi buttai sotto la doccia, da dove uscii profumata diversi minuti dopo.

Quella mattina avevo deciso di saltare la colazione, non avevo molta fame e poi preferivo vedere gli altri per distrarmi così misi gli auricolari e decisi finalmente di lasciare casa per andare a scuola. Quando uscii fuori notai che era tutto molto grigio e profondamente malinconico, da quando abitavo qua non avevo mai visto un tempo così, era come se stesse per succedere qualcosa di brutto.

Feci partire la musica e camminai con l'intento di andare a scuola. Durante il tragitto ero così assolta dalla musica che non notai di star camminando più del dovuto, quando lo notai era troppo tardi: mi ritrovavo nuovamente ad Eichen House.

Sbattei le palpebre, quello che avevo orami imparato era che non dovevo assolutamente lasciar perdere dato che, quasi sempre, non era mai nulla un caso.

A KIRA<3<3
heyyy, non credo che verrò oggi,
devo andare con mia madre a
sbrigare una faccenda, ily girl<3

Una volta che fui dentro mi guardai in torno e notai che era rimasto tutto invariato, c'erano le stesse persone erano nella stessa posizione dell'ultima volta e c'era la stessa aria di malinconia mista a tristezza e pazzia.

«signorina, è qua per una visita?» mi voltai, che avrei dovuto dire?..

«trovami Rose..»
«guardami, ti sembro cattivo?..»

«si, c'è Peter Hale?» chiesi senza pensarci ancora persa nei miei pensieri, perché Peter si sarebbe dovuto trovare in un manicomio? detto francamente a me non sembrava uno che ne aveva bisogno, nonostante tutti i suoi sbagli.

«oh, Peter Hale?.. è stato portato via qualche ora fa» disse guardando un taccuino blu «via?, da chi è stato portato via?» chiesi preoccupata
«oh, non ha detto il suo nome in verità, ci ha solamente portati un permesso con scritto che il signor Hale doveva andare via..» «potrei.. potrei sapere com'era fatta la persona che l'ha portato via?» chiesi timorosa mordicchiandomi le unghie «ma certo.. era mhhh, alto, messo bene fisicamente, capelli spettinati. Pallido, labbra leggermente viole e spaccate e, in fine, occhi con profonde occhiaie. Era vestito con..» «nono, basta così.. arrivederci e grazie!»

Dopo aver salutato cordialmente andai via, avevo un idea di chi potesse essere ma, ancora una volta, non sapevo il motivo per cui l'avesse fatto tralasciando il fatto che non ne fossi completamente certa.

Presi velocemente il mio cellulare e chiamai la prima persona che mi venne in mente.
«dimmi, piccola rosa» «Der, è successo qualcosa di strano.. mi trovavo fuori Eichen House, vieni.»
Detto questo staccai, speravo che facesse il più presto possibile.

The Doubt Entirely [Stiles Stilinski]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora