Capitolo 2

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Rimango da sola e mi siedo sul dondolo in terrazza, premo play sul mio Iphone: La mia malinconia, è tutta colpa tua canta Tommaso Paradiso.

La mia vita era andata in frantumi di nuovo, quando tutto ciò che conoscevo, che reputavo finalmente casa era svanito, io me ne ero andata lasciando tutto, lasciando Roma, lasciando Londra e lasciando lui... Tommy.

E fissando il mare ripenso a lui, a noi, a quello che mi ha portata fino a qui... e mi perdo nei ricordi ancora una volta...

«Roma» sussurro sorridendo a bordo della mia Mini Cooper nera.

Io e Tommaso ci conoscevamo da soli quattro mesi, e stavo guidando verso di lui, a Roma, finalmente. La macchina era stracolma di valige, scatole, tutta la mia vita era rinchiusa in quell'auto.

Avevo ventiquattro anni e stavo andando a convivere con un uomo che conoscevo poco, ma non avevo mai avuto dubbi e avevo lasciato Firenze, senza mai voltarmi indietro.

Avevo scommesso tutto su di noi e il mio cuore scoppiava di gioia; finalmente potevo realizzare tutti i miei sogni e cominciare una nuova vita.

Cerco di fermare le mie lacrime, sono passati già quattro anni da quel giorno, ma quella scelta mi aveva salvato la vita ed era riuscita a rinchiudere i fantasmi che troppo spesso abitavano i miei sogni, e poi avevo sempre adorato vivere a Roma. E adesso? Che cosa ne sarebbe stato di me? Della mia carriera? Del mio cuore?

Avevo tutto, penso tristemente, e allora perché avevo continuamente quella fame di fare di più, di desiderare di più? Quella stessa ambizione che mi aveva portata ad accettare quel maledetto lavoro a Londra per due mesi per lavorare come fashion stylist per una produzione parallela tra Italia e Regno Unito e poi a trasferirmici. La parvenza di un sorriso parte dalla mia bocca senza raggiungere gli occhi al ricordo dei miei capelli sfumati di rosa al mio ritorno da Londra.

Lacrime copiose scendono dalle mie guance al ricordo di quella mattina, la mattina che ha cambiato tutto:

"Era giugno, nella mia casetta di Roma sorseggiavo un caffè amaro, mentre notavo una nuova e-mail, una di quelle che ti fanno cadere la tazzina di mano e rimanere a fissare lo schermo imbambolata, una e-mail che racchiudeva tutto ciò per cui avevo lavorato negli ultimi anni, tutta la mia carriera passata ma soprattutto futura. Durante il mio soggiorno a Londra avevo conosciuto tantissime persone dell'ambiente e quasi per gioco avevo poi fatto l'application per un posto in uno studio londinese, per la posizione di fashion stylist per le campagne pubblicitarie nell'ambito della moda – il mio sogno da sempre –, probabilmente non mi avrebbero neanche presa in considerazione. Fortuna volle invece che uno dei dirigenti di quell'azienda avesse seguito le riprese che avevamo fatto lì qualche mese prima e, avevano deciso di farmi un colloquio data la buona impressione fatta durante il mio breve soggiorno londinese. Caddi dalla sedia e rovesciai tutto il caffè, iniziai ad urlare, saltellare per tutto il balcone dalla gioia.

«Amo, che è successo?» mi chiese.

«Non puoi capire, non puoi capire! Mi fanno un colloquio, mi fanno un colloquio! A Londra!» e continuai senza nemmeno aspettare la sua risposta «Finalmente, cazzo sì!» e scoppiai a ridere visibilmente a disagio.

Tommaso si rabbuiò subito.

«Londra eh? Alla fine l'hai mandata l'application... Non è proprio qui dietro, lo sai amò la mia vita è qui a Roma per ora, un trasloco... Londra, la pioggia, il freddo, Londra...».

«Lo so» ribattei io, nonostante l'affermazione non riuscì comunque a distruggere il mio entusiasmo.

«Bah, sarà» concluse lui e si avvicinò per abbracciarmi e mi sussurrò nell'orecchio «sono fiero di te piccola, sempre!» stampandomi poi un bacio sul naso.

Presi subito il mio pc per iniziare ad organizzare il viaggio:

1. Rispondere alla mail e confermare il colloquio;

2. Cercare un biglietto per Londra A/R per la data prescelta;

3. Iniziare a fare una lista delle cose che mi serviranno per questo mini viaggio;

4. Decidere l'outfit per il colloquio;

5. Iniziare a vedere qualche appartamento a Londra (stavo già viaggiando con la mente)."

Tremo al ricordo di quello che successe dopo.

Tommaso arrivò di soppiatto dietro di me e iniziò a baciarmi il collo, la pelle d'oca ci mise meno di un secondo ad arrivare e lui riconobbe quel segnale, tirò via la sedia, mi sollevò e mi distese sul divano e iniziando a baciarmi, in sottofondo la nostra canzone dei TheGiornalisti cantava Solo così sto tanto bene... completamente... non ho più fame, lasciami bere... Baciami adesso anche se piove... E io mi abbandonai completamente al suo tocco gemendo ogni volta che mi baciava e mi sfiorava.

E adesso sono qui, su quest'isola, da sola.

Canzoni Capitolo 1:

Fine dell'estate -TheGiornalisti

London Calling - The Clash

Completamente - TheGiornalisti

Completamente - TheGiornalisti

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Ciao a tutt*!

Grazie mille per aver letto il secondo capitolo del mio libro!

Mi rendo conto che siano capitoli un po' più lenti, ma sto mettendo le basi della storia e un po' purtroppo devo spiegare, ma continuate a leggere e non ve ne pentirete!

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e se vi va lasciate una stellina ⭐️⭐️⭐️

Qual è, secondo voi, la canzone perfetta per questo capitolo? Scrivetemi o commentate!

A presto!

Clau

Se solo ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora