Capitolo 55

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"Che ne pensi se andassimo a farci due giorni a Trapani? Ho voglia di vederci fuori da quest'isola" mi chiede Sam.

"Certo che si!" rispondo entusiasta, adoro Favignana ma anche a me inizia a stare un po' stretta, soprattutto ora che le giornate sono più corte e fredde.

"Ricordati che dal 20 al 23 arriva mia sorella, quindi dobbiamo sbrigarci e andare prima, anche perché...non ci rimane tanto tempo"

"Shhh. Non parlare di quando lascerai questa casa, non sono pronto ad affrontare tutto il mondo fuori" ribatte veloce.

"Ok, ok. Non dico niente. Prima o poi però dovremmo"

"Partiamo domani?"

"Domani?"

"Domani"

"Va bene".

Il suo sorrido contagioso mi avvolge e lo bacio.

"Amore?"

"Dimmi Sam"

"Mi piacerebbe inserirti in una call con il mio psicoterapeuta, se a te..." mi chiede imbarazzato.

"Oddio Sam, davvero?" chiedo emozionata e lui annuisce timidamente.

"È una delle cose più belle che potessi chiedermi, vuole dire che ti fidi di me" e sorrido baciandolo sul naso.

"Forza prendi il computer mentre io vado a fare un po' di spesa, voglio tutto prenotato al mio ritorno" dico ridendo.

"Agli ordini mio capitano, non ci metta troppo però che ho fame".

Rido ed esco nella mattinata fresca isolana.

Mi dirigo verso il mercato ed incontro Margherita, la mia, nostra proprietaria di casa che mi saluta con enfasi.

"Viola, che piacere vederti. Ti trovo benissimo, come stai cara?" mi dice sorridendo.

"Grazie, effettivamente sto decisamente meglio" ammetto con imbarazzo, se solo sapesse cosa è successo all'interno della sua palazzina, si metterebbe le mani nei capelli.

"Ero sicura che lei e il signorino Sam...era destino che vi incontraste" sorride raggiante.

"Ma...lei? Come?"

"Tesoro, nel momento in cui vi ho visto, ho capito che sareste stati la vostra ancora di salvataggio, doveva andare così. Con tutto quel dolore...".

Resto senza parole e la fisso sconvolta.

"Dai, non ti imbarazzare, ho avuto anch'io la vostra età" mi dice dandomi una gomitatina nel fianco.

"Forza andiamo" e mi prende sotto braccio e ci incamminiamo insieme verso il mercato.

Torno a casa e trovo Sam assorto a scrivere al computer, mi siedo accanto a lui e cerco di sbirciare.

"Ahhh no! Fuori dal mio computer, subito"

"Ma dai, fammi vedere" ribatto.

"Vio, sto lavorando, non voglio ficcanaso mentre lavoro".

"Uffaaaa" ribatto con la voce da bambina incrociando le braccia sul petto.

Sento il trillo di una e-mail e lo vedo sbiancare.

"Sam? Tutto ok?"

"Non lo so"

"Cioè?"

"Credo, credo sia una e-mail di Ella" mi dice piano. Cazzo.

"Mmm ok, vuoi leggerla?"

"Non lo so, cioè si e no"

"Lo capisco, vado di la e te la lascio leggere in privato"

"No, Vio. Voglio che tu la legga con me"

"No Sam. Non posso, è una cosa troppo privata, se vorrai me ne parlerai tu dopo"

"Ma..."

"Davvero amore, va bene così" rispondo comprensiva.

Si illumina a sentirsi chiamare così, si alza e va in camera con il computer.

Rimango in salotto con il panico negli occhi e il terrore nel cuore.

Cosa gli avrà scritto?

Canzoni Capitolo 55:

Someone You Loved - Lewis Capaldi

Pianeti - Ultimo

Wherever You Will Go - The Calling

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