Il sole è alto sopra di me, sembra quasi che il suo calore voglia curare e riscaldare la mia anima distrutta, ma io non voglio essere consolata, voglio solo che questo dolore si affievolisca e mi permetta di tornare a respirare.
Inspiro.
Espiro.
Entro in casa, chiudo tutte le persiane e mi stendo al buio sul divano blu.
La mia mente, distrutta anch'essa come il cuore, parte con i suoi viaggi riportandomi al giorno che aveva cambiato tutto.
«Signori e signori tra quindici minuti atterreremo a Londra Heathrow, il cielo è sereno e la temperatura è di ventidue gradi».
Ero sull'aereo che mi avrebbe portata verso i miei sogni.
«Amore ho passato anche il terzo colloquio, tra due giorni ho quello finale!» urlo al telefono con Tommy.
«Cazzo amò, hai spaccato! In bocca al lupo eh? Non sono mica sicuro di essere contento però se ti prendono...» risponde triste.
«Ma smetti cretino, avresti casa libera per fare festa!» ribatto ridendo, ma terrorizzata.
«Sariiii! Ce l'ho fatta! Mi hanno presa!!! Mi vogliono qui tra due settimane, ti rendi conto?» urlai in videochiamata con mia sorella a Hyde Park.
«Oddio! Sìììì!!! Sei stata bravissima!» urlò lei di rimando.
«Mi mancherai tanto» le dico commossa.
«Anche tu, scemina».
Adesso dovevo solo dirlo a Tommaso, pensai triste all'idea di lasciare a Roma il mio bellissimo uomo.
Un mix di paura per l'ignoto, lasciare il mio paese, la mia casa e allo stesso tempo l'adrenalina di una nuova avventura e di una svolta davvero importante nella mia carriera si davano battaglia nel mio cuore, come avrei fatto a trovare le parole per dirlo a Tommaso?
Tornai a Roma, dovevo affrontare e risolvere la situazione, alla fine Londra è a solo un'ora e mezzo di volo da Roma, pensai certa delle mie convinzioni sorridendo.
Tommaso, come sempre, storse il naso, non era mai stato avvezzo ai cambiamenti e alla mia assenza prolungata, ma era ben consapevole anche lui di non potermi trattenere a Roma.
Due settimane dopo stavo già traslocando in questa metropoli magica, nel regno di Sua Maestà, di Beckham, di Shakespeare, di Harry Potter, di Tom Ellis! Pensai felice.
Nonostante la gioia, la prima notte mi ritrovai a piangere nella mia nuova "casa" ascoltando la MIA canzone di Tommaso Paradiso: No, non avere paura quando vai a dormire da sola, se la stanza sembra vuota e se senti il cuore in gola, non avere paura...
Il primo anno trascorse veloce, troppo veloce, lavoravo tantissimo per moltissimi progetti differenti e non potei essere più felice e soddisfatta.
Ero talmente sopraffatta da tutto che anche i fantasmi mi avevano apparentemente lasciata in pace.
Avevo tagliato i capelli sopra le spalle e schiarito le punte, mi sentivo indipendente e nonostante Tommaso mi mancasse ero felice della persona che stavo diventando.
Io e lui ci alternavamo tra Roma e Londra, in verità tornavo molto più io di lui, sforzandomi di incastrare tutto, per il nostro bene, per il nostro amore.
Ogni tanto un pensiero tremendo affollava le mie notti più tormentate, ero convinta che Tommaso amasse più la sua città che me, si sforzava davvero troppo poco di venire a Londra, nonostante sapesse perfettamente i salti mortali che facevo per tornare sempre da lui.
Nello scorrere di quell'anno ero cambiata, cambiata radicalmente, ma il problema era che l'unica a cambiare ero sempre stata solo io e me ne sono resa conto troppo tardi.
Ciao a tutt*!
Grazie mille per aver letto il primi capitoli del mio libro!
Come reagirà secondo voi Tommaso?
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e se vi va lasciate una stellina ⭐️⭐️⭐️
Qual è, secondo voi, la canzone perfetta per questo capitolo? Scrivetemi o commentate!
A presto!
Clau
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Se solo io
ChickLit[IN REVISIONE] 🔞Contiene scene di sesso esplicito, scene di depressione e violenza, linguaggio volgare🔞 Un romanzo d'amore, dolore, rinascita, crescita e cambiamento, racchiuso nelle piccole ma meravigliose sponde dell'isola di Favignana in Sicili...