Mi accorgo che le lacrime rigano il mio volto, e rivedo davanti a me il sorriso di Sam.
Non può essere, non può essere una lettera di addio.
Non può averlo fatto, non può avermi fatto questo.
Lui c'ha già provato, mi ricorda la mia mente.
Di scatto mi alzo in piedi e inizio a colpire la sua porta urlando e piangendo, la spalanco e corro dentro, ma è vuota come sospettavo.
La morsa che stringe il mio cuore, si fa sempre più serrata e mi precipito alla nostra spiaggetta, vuota anch'essa.
Terrorizzata inforco la bici ed esco, ma non ho assolutamente idea di dove cercarlo.
Alle 23 sono stremata, infreddolita, disperata e senza voce per le urla sprecate nella sua ricerca, torno verso casa.
Non ho neanche mangiato niente.
La disperazione si sta impossessando di me, ti prego, ti prego non può averlo fatto.
La rabbia piano piano sparisce lasciando il posto al terrore.
Busso alla sua porta, ancora nessuna risposta.
Non voglio credere al peggio. Mi accascio davanti alla porta e piango.
Ritrovo il controllo, salgo le scale ed entro in casa, non so che fare, dovrei chiamare la polizia forse, anzi sicuramente.
Apro la piccola porta marrone e lo vedo, dorme scomposto sul mio divano avvolto nella mia piccola coperta gialla.
Il sollievo, la gioia si fanno largo nel mio cuore e spazzano via tutta la rabbia e l'incazzatura.
Davanti al divano mi fermo ad osservarlo, vorrei urlare per lo spavento che mi ha fatto prendere, ma dorme tranquillo, non ho il coraggio di svegliarlo, né la forza per litigare ancora. Così lascio un piccolo messaggio sul tavolino davanti a lui "Mi hai fatta spaventare. Sei uno stronzo, ma sono contenta che tu sia a casa. V".
Gli poso un delicato bacio sulla tempia, proprio dove pulsa sempre quella dannata vena e vado a letto.
Infreddolita vado a farmi una doccia calda, un fremito mi attraversa quando apro l'acqua, mi siedo sulle mattonelle fredde e mi rilasso.
Lascio che l'acqua porti via tutto, mi lascio andare, ho bisogno di abbandonarmi.
Gli occhi di Tommaso che mi implorano, Sam che lo picchia, lui che se ne va, i messaggi, le lacrime, il sollievo, il dolore, il dolore di Sam, i suoi occhi blu-verdi disperati, poi li vedo quegli occhi blu che infestano i miei sogni carichi di odio e rancore, sospiro e lascio che l'acqua lavi tutto. E mi addormento con l'acqua calda che mi scorre addosso.
Non so dopo quando, una mano calda mi scuote e mi avvolge un asciugamano addosso, un vago pensiero della mia nudità mi agita, quelle braccia forti mi abbracciano e mi portano su.
Mi posano sul letto e mi addormento in un sonno profondo.
Mi sveglio nel mio letto, con indosso il mio pigiama blu e cerco di fare ordine nella serata e nottata appena trascorse.
Sam dorme accanto a me, attento a non toccarmi, il sollievo di vedere quei riccioli scomposti sul cuscino mi scioglie il cuore e metto a tacere il brutto ricordo di averlo perso per sempre, almeno per adesso.
Ho i capelli umidi, arrossisco al pensiero di Sam che mi abbia portata via nuda dalla doccia, che mi abbia messo il pigiama e che delicatamente mi abbia messa a letto.
Sono ancora incazzata con lui, penso sorridendo e con quel pensiero mi addormento di nuovo.
Canzoni Capitolo 29:
Scared to Live - The Weeknd
Rolling in the deep - Adele
Il sole esiste per tutti - Tiziano Ferro
STAI LEGGENDO
Se solo io
ChickLit[IN REVISIONE] 🔞Contiene scene di sesso esplicito, scene di depressione e violenza, linguaggio volgare🔞 Un romanzo d'amore, dolore, rinascita, crescita e cambiamento, racchiuso nelle piccole ma meravigliose sponde dell'isola di Favignana in Sicili...