Capitolo 19

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Sfinita vado in terrazza e trovo Sam seduto a terra, le mani ancora insanguinate. Mi vede e scatta in piedi.

"Ei, tutto ok?" chiede preoccupato avvicinandosi.

"Si, no, boh, forse" abbozzo. "Tu? Tutto bene? Fammi vedere le mani", cerco di distrarmi.

"No, quello è uno stronzo. È venuto fin qui per farti soffrire?" mi chiede nervosamente.

"Per me, Sam. Lui mi rivoleva con sé"

"Ah"

"Eh"

"E te?"

"Niente. Lui mantiene la sua posizione e io la mia. Ho capito per la prima volta che forse è stato un bene chiudere questa storia. Era una gabbia, dorata ma pur sempre una gabbia per me" rispondo concisa.

"E il bacio?"

"Quel bacio non significa niente, era un tentativo disperato..." dico triste.

Sam mi guarda, sorride e mi abbraccia.

"I'm so proud of you, babe" mi dice dolcemente.

"Sì... forse anch'io sono fiera di me" rispondo "però te sei uno stronzo. Non dovevi intrometterti"

"Aveva troppo la faccia da stronzo. I had to do it" dice ridendo.

"Grazie per aver difeso il mio onore, ma non ce ne era bisogno. Se ne sarebbe andato anche senza le tue botte, mi so difendere anche da sola... lo sai?"

"Lo so, volevo solo aiutarti" risponde Sam tristemente.

"Lo so, Sam, lo so..." rispondo io...

Rimaniamo così, sotto il sole del mattino, a guardare il mare.

Canzoni Capitolo 19:

Sweet but Psycho - Ava Max

Il mio canto libero - Lucio Battisti

Daylight - Marron 5

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