Capitolo 72

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Suoniamo il campanello, con tre bottiglie in mano e un chilo di gelato.

Sam viene ad aprirci la porta tutto arruffato, i capelli spettinati sporchi di farina, la maglietta bianca sporca di pomodoro e il panico negli occhi, è ancora più bello del solito.

"Tutto bene?" chiedo divertita stampandogli un bacio sulle labbra salate.

"No, cioè si. Ho voluto strafare e mi sa che ho fatto un casino".

"Come possiamo aiutarti?" incalza subito Sara.

Sam si passa una mano nei capelli e ci guida verso la cucina, dove sembra essere esplosa una bomba.

Sul fuoco ribolle un ragù dall'odore molto invitante, sul tavolo in marmo sono riposte con cura delle tagliatelle fatte a mano appena tirate, nel forno c'è una torta salata e svariati antipasti sono già in salotto sul tavolo quasi apparecchiato.

"Sam ma sei impazzito? Quanta roba hai fatto?" chiedo terrorizzata.

"Un po'" ammette imbarazzato "Stavo per accendere anche il barbecue".

"Stai fermo, non riusciremo mai a mangiare tutto, ci manca solo la grigliata!" lo blocco e le sue braccia cingono la mia vita sottile, sfiorando la pelle nuda che esce dal bordo dei jeans, procurandomi brividi e pelle d'oca. Si guarda intorno per controllare che Sara non ci veda e mi bacia, le nostre lingue si intrecciano riconoscendosi all'istante. Ansante e con le guance arrossate lo scaccio via, c'è mia sorella nella stanza accanto dopotutto.

Il rumore dell'apertura di una bottiglia di prosecco segna ufficialmente l'inizio della serata.

Brindiamo a nuovi inizi, alla famiglia, ai nuovi incontri e a chi ci vuole male ridendo.

Qualche bicchiere dopo ci accomodiamo a tavola e iniziamo a cenare, Sam si è davvero superato è tutto buonissimo e contro ogni pronostico mangiamo quasi tutto.

Ubriachi e felici chiacchieriamo sorseggiando del vino bianco quando Sara si volta verso Sam esordendo "Quindi vuoi sposare mia sorella eh?".

Con un rumoroso e imbarazzante colpo di tosse sputo tutto il vino sul tavolo davanti a me, Sam mi guarda ridendo e come se gli avessero chiesto la cosa più tranquilla del mondo risponde "Si, vorrei, ma non so se lei me lo permetterà mai"

"È troppo presto Sam! Tu sei pazzo" sbotto io cercando appoggio da parte di mia sorella.

"Viola calmati, stiamo solo parlando" mi incalza Sara "non agitarti"

"Non voglio che parliate come se io non ci fossi, sono qui e vi sento" sospiro "non voglio tornare sull'argomento, se e quando sarà il momento ne discuteremo io e Sam" concludo.

Mia sorella mi ignora e continua "Sam scusami la domanda, ma avevi mai fatto la proposta a qualcuno?" dice facendomi l'occhiolino di nascosto.

Sam si irrigidisce e io mi alzo, devo uscire da questa stanza.

"Dove vai?" mi chiede Sam preoccupato.

"In bagno, posso?" rispondo scontrosa e mi dirigo verso il corridoio, ma mi fermo dietro l'angolo per sentire la sua risposta.

"Per rispondere alla tua domanda: no, non l'avevo mai chiesto a nessuno, nemmeno a Ella, mi immagino che saprai di lei..." dice sospirando e continua "Sento di voler passare tutta la mia vita con quella testona di tua sorella. Mi ha salvato e continua a farlo ogni giorno...e non potrei essere più felice, non cosa ho fatto a meritarmela".

Le lacrime bucano i miei occhi, sono una stronza penso chiudendomi in bagno.

Dopo qualche minuto torno in salotto lo trovo vuoto, Sam e Sara si sono spostati in giardino per fare un giro e ammirare le meravigliose piante disseminate ovunque. La vedo fumare dal vetro.

Se solo ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora