Capitolo 80

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Alle 20.02 suonano alla porta.

Sono arrivati.

Sospiro, guardo Sam e poi Sara.

La afferro e insieme andiamo ad aprire la porta.

Clotilde e Filippo Paradisi salgono lentamente i quindici scalini che dividono l'appartamento con la strada, fermandosi sulla porta ad osservare stupiti le figlie.

"Ciao" abbozzo io sorridendo.

I miei genitori mi fissano e scrutano senza sapere bene cosa dire.

Sara interviene a salvare la situazione "Ciao mamma! Ciao babbo! Accomodatevi, prego entrate" dice spostandoci dalla porta.

Non riescono a smettere di fissarmi, noto imbarazzata fino a quando mio padre esordisce "Viola! Bambina mia, quanto tempo" e mi abbraccia stretta.

Resto interdetta e immobile nelle sue braccia.

Mia madre invece continua a fissarmi stupita, quando mio padre mi lascia mi avvicino a lei.

"Sei molto diversa dall'ultima volta che ci siamo viste" mi dice.

"Lo so, non ho più i capelli colorati" commento in imbarazzo.

"Sei molto più magra, più adulta, più donna" dice emozionata "Non sei più la mia bambina" dice commossa.

"No, non sono più una bambina" aggiungo io.

"Sei così bella" dice orgogliosa.

"Grazie"

"Non hai più la frangia" commenta lei.

"No, non la porto più da due anni..." commento.

"Ah..." risponde lei.

"Già..." concludo io.

"Oddio caro, come siamo stati scortesi. Chi è questo giovanotto?" chiede mia madre a Sara e al marito.

"Lui è Sam, mamma, il mio...ragazzo" mi intrometto io, intanto Sam è al mio fianco che porge elegantemente la mano ai miei genitori.

"Sam Campbell-Allen, molto piacere Signori Paradisi".

"Oh caro, chiamami pure Clotilde" civetta mia madre.

"Io sono Filippo, piacere" aggiunge mio padre a disagio.

Fisso mia madre è identica a come la ricordavo, ma guardandola mi rendo conto che ha qualche ruga in più, i capelli leggermente più chiari ed ha perso un po' di peso.

È elegantissima nel suo tailleur pantalone blu notte con camicetta color crema e decolleté in coordinato.

I capelli a caschetto castano perfettamente in piega, il trucco impeccabile evidenzia i suoi occhi azzurri e le mani fresche di manicure.

"Stai benissimo" le dico fissandola un po' troppo.

"Grazie Viola. Sto andando in palestra" dice orgogliosa.

Mio padre è altrettanto in forma per i suoi quasi sessant'anni di età.

Indossa un completo blu notte, camicia bianca e scarpe eleganti. I capelli brizzolati sono corti e folti, il viso è perfettamente rasato, rilassato e calmo, i grandi occhi color miele trasmettono sicurezza e amore incondizionato.

Vedendoli dall'esterno sono veramente una bella coppia, penso.

"Ci accomodiamo in terrazzo per un aperitivo?" incalza Sara facendo gli onori di casa.

Sam prende una bottiglia di prosecco e la stappa con decisione.

Mentre io prendo il vassoio con i calici che avevamo preparato prima e mi dirigo fuori.

Se solo ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora