Capitolo 16

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Ma... chi? Ma... come?

Mi alzo e vado verso il citofono e con la voce impastata dal sonno chiedo «Si...?»

«We signorì... il suo ragazzo» sento dire e sento un motore sgassare e sparire.

Il mio cuore perde un colpo. Che cazzo è successo?

Mi precipito giù e trovo Sam seduto sullo scalino, appoggiato con la testa al muro, le mani insanguinate, un labbro spaccato e un taglio sotto l'occhio.

«Sam, Sam, che è successo? Sam!» gli urlo in faccia.

«Ho fatto a botte» biascica lui, visibilmente ubriaco.

«Cazzo Sam» gli dico brusca «Andiamo, devi disinfettarti subito. Forse dovrei portarti in ospedale».

«No, not hospital. I just need to rest» mi dice fermo.

Lo aiuto a tirarsi su ed entriamo in casa sua.

La casa è avvolta nel silenzio, come tutta l'isola.

Lo porto nel piccolo bagno azzurro di casa sua e lo faccio sedere, inizio a medicargli l'occhio, poi il labbro e infine le mani. Lui intanto si addormenta placido appoggiato alle mattonelle fresche, sono le 4:00 quando ho finito.

Apre gli occhi e mi fissa «tu... tu sei come lei. Vuoi curarmi, ma io non posso essere guarito. Nessuno mi amerà mai, nessuno. Tutti mi lasciano prima o poi. Io non merito di essere amato».

Quelle parole mi feriscono e mi vedo davanti un piccolo Sam, con i riccioli castani e gli occhioni azzurro-verdi, abbondato dai genitori, sballottato da una casa all'altra.

«Hai ragione» ribatto «ma io non sono lei. Io non...» e le parole mi muoiono in bocca.

I suoi occhi si spalancano e si velano di lacrime.

Mi afferra il viso tra le mani e mi bacia.

Un bacio forte ma casto, senza lingua. Imprime le sue labbra sulle mie con tutta la forza che gli rimane in corpo.

«Devo andare a letto» sentenzia dopo alzandosi e dirigendosi verso la camera, e io rimango lì in quel bagno a cercare la forza di alzarmi, a cercare di capire cosa è appena successo.

«Please, come here» lo sento biascicare dalla camera, ma non ho la forza di alzarmi. Non posso andare lì, non dopotutto quello che è successo oggi, non dopo tutto ciò che ci siamo detti.

Dopo poco lo sento respirare profondamente, segno che si è addormentato, forse non dovrei lasciarlo da solo dopo le botte che ha preso...

No! Devo andarmene, stasera devo scegliere me, imbocco la porta e salgo nel mio appartamento.

Canzoni Capitolo 16:

'Till I Collapse - Eminem, Nate Dogg

Kiss me - Ed Sheeran

Not Today – Imagine Dragons

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