Capitolo 4

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Come eravamo arrivati a questo punto? Come avevamo fatto a non avere più un futuro insieme? Cosa avevo sbagliato per far sì che lui si comportasse così? Ero solo stata me stessa e avevo inseguito i miei sogni.

Ripenso all'estate appena trascorsa e a cosa sia successo tra me e Tommaso per farlo allontanare così da me...

«Ti rendi conto che non mi hai quasi sfiorata per due settimane, Tommaso? Che sta succedendo?» chiedo impaurita.

«Niente amò, è solo un periodo così» risponde lui sbuffando.

«Tommaso non abbiamo mai fatto l'amore, mai!» ribatto incazzata.

«Dai Viola, su una barca di venti metri con altre sei, come facevo a scoparti? Non fare la rompicoglioni, possiamo recuperare a casa» mi risponde chiudendo la portiera del Wrangler.

Avevamo trascorso due settimane in una barca immersi nel mare dell'Eolie con alcuni nostri amici, una vacanza strana che avevo vissuto con un peso sul cuore per tutto il tempo.

Non volevo più dover vivere separata in due, avevo bisogno e volevo avere il mio uomo con me, e allo stesso tempo avevo bisogno di concentrarmi sul mio lavoro.

I fantasmi avevano riiniziato ad abitare qualche mio sogno e avevo bisogno di lui per scacciarli e tenerli lontano.

Ero stufa di sentirlo ogni volta un po' più lontano e distante, nonostante gli sforzi colossali e le ore di sonno perse a incastrare voli, ma era sempre stata una mia scelta e una mia decisione, come non aveva mancato di ricordami spesso Tommaso.

«Penserai almeno all'offerta di Gabriel di dirigere la sua galleria?»

Prima di partire ero stata chiamata da Gabriel, un mio amico scozzese, la sua galleria era rimasta senza curatore, perché lui aveva deciso di partire per girare il mondo, per almeno un anno. Era un pazzo, ma lo adoravo!

Gli avevo parlato così tanto di Tommaso e dei suoi quadri, che nel suo primo weekend a Londra aveva voluto conoscerlo subito e vedere un po' di sue opere, due delle quali aveva poi esposto nella sua galleria.

Il mio lavoro si era intensificato e non potevo assolutamente mollare ora che ero così soddisfatta e felice, così fiera di tutto ciò che avevo costruito, ma sapevo perfettamente che Tommaso non era disposto a seguirmi, lo avevo ripetuto fin troppe volte. Speravo solamente che con questa occasione forse avrebbe cambiato il suo pensiero, ma mi sbagliavo, eccome se mi sbagliavo.

«Sei patetica!» urlo lanciando la bottiglia di vino che si frantuma sul pavimento della mia casetta.

Canzoni Capitolo 3:

Say Something - A Great Big World, Christina Aguilera

The Blower's Daughter - Damien Rice

Ti Scatterò una foto - Tiziano Ferro

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