Capitolo 23

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Continuo a rivivere nella mia mente le immagini della notte prima, le sue mani sul mio corpo, la sua lingua su di me, rabbrividisco seduta al tavolo in terrazzo.

Sam esce nella mattina fresca che porta ancora i segni della tempesta della notte, e mi porge delicatamente una felpa vedendomi rabbrividire, se solo sapesse da cosa sono dettati quei brividi...e sorrido maliziosamente.

Dopo pochi minuti esce nuovamente con la colazione: caffè, cornetti, Nutella, marmellata e tutto ciò che ha trovato nella mia piccola cucina.

Rimaniamo in silenzio a mangiare e guardarci di sottecchi con imbarazzo.

Non so bene cosa dire, il ricordo della notte è ancora così vivido in me e non ho veramente idea di cosa abbia significato per me, figuriamoci per lui, non lo vedo turbato come avrei pensato di trovarlo ma non ho il coraggio di dire niente per non rovinare questa apparente serenità che ci circonda.

Dopo colazione Sam torna nel suo appartamento per una doccia e rimango in terrazza con i miei pensieri.

Entro in casa, sentendo squillare il mio telefono, lo cerco per tutto il salotto, lo trovo tra i cuscini del divano, ero convinta di averlo lasciato da un'altra parte penso, lo afferro e rispondo a mia sorella.

"Ma che cazzo è successo? Mi ha chiamata Tommaso in preda ad una furia omicida, mi ha detto che hai una specie di guardia del corpo! Mi ha parlato di un inglese tatuato con cui ti accompagni sull'isola. Mi ha detto che l'ha menato, mi ha detto dei messaggi..." urla lei al telefono.

Resto immobile cercando di capire, ma proprio non riesco. Quali messaggi?

"Scusami Sari, ma di che diavolo parli? Guardia del corpo? Sam? Che messaggi?"

"Mi prendi per il culo Vio? I messaggi che hai mandato ieri notte a Tommaso, non mi mentire!"

"Ma io non ho mandato nessun messaggio!" urlo al telefono

"Aspetta in linea vado a controllare su WhatsApp" rispondo furiosa.

"Non c'è niente! Io ti giuro che non so di che diavoli parli. Ieri sera sono tipo crollata a mezzanotte. A meno che..." resto paralizzata...non può essere stato lui.

"Sari hai modo di avere gli screen di quei messaggi da Tommaso? Ho bisogno di leggerli prima di..." rispondo. Come è possibile che Sam abbia fatto una cosa del genere? Penso trattenendo le lacrime.

"È stato il tizio con cui sei lì. Me l'ha detto Tommy che l'ha aggredito appena l'ha visto. Mi spieghi chi cazzo è? Ti prego non dirmi che è un pazzo come Lorenzo, ti prego..." le si incrina la voce.

"Ahhh Sara, mi spieghi da che parte stai? L'ho capito che Tommaso ti piaceva e tutti i cazzi del mondo. Ma sei mia sorella, non la sua! Dovresti stare dalla mia parte e non me ne frega un cazzo se pensi che stia sbagliando, che stia buttando la mia vita e tutto quello che sono sicura ti sta passando per la testa..." mi trattengo ripensando a Lorenzo, il panico mi assale.

"Viola io non sto dicendo che stai sbagliando con Tommaso, ma buttarti nelle braccia del primo che ti passa accanto, non credo sia la soluzione al tuo cuore infranto, neanche questa volta..." sentenzia lei.

"Partendo dal presupposto che non mi sto buttando tra le braccia di nessuno, siamo amici, solo amici. Ad ogni modo non devo giustificarmi con te" ribatto bruscamente, in preda al panico e ai sensi di colpa.

"Vio...sei la mia sorellina, devo proteggerti, è sempre stato così"

"Sari abbiamo 16 mesi di differenza, non hai 10 anni più di me, dio..." e sospiro.

"Ok, ok. Come vuoi. Cerco di rimediarti quegli screen ok?"

"Grazie e se poi puoi magari smetti di sentirti con Tommaso più di quanto ti senti con me eh?" ribatto secca.

"Bè almeno lui mi risponde al telefono" risponde piccata.

Sospiro con la testa abbandonata allo schienale del divano "ok, non ho voglia di continuare questa conversazione perché so che non ci porterebbe da nessuna parte. Aspetto gli screen Sara. Ciao"

"Ciao Viola".

Attacco il telefono e mi sento sfinita e svuotata, di che genere di messaggi sta parlando? Cosa ha fatto Sam? Come ha osato fare ciò che penso abbia fatto, non aveva nessun diritto. Come ha potuto farmi una cosa del genere e poi...le lacrime si affacciano subito al pensiero di quel tradimento. Io mi fidavo di lui.

No! Non devo piangere, non più!

Gli screen ci mettono circa 5 minuti ad arrivare e io rimango sconvolta da ciò che leggo.

Come ha potuto farmi una cosa del genere, come ha potuto fare sesso con me dopo aver inviato quei messaggi e nauseata ricomincio a rileggerli.

Come ho fatto anche solo a pensare di poter avere dei sentimenti per questo stronzo? Cazzo Viola, tu sei meglio di così! Sei meglio di così! Mi urlo dentro.

Canzoni Capitolo 23:

Fury - Muse

Hola - Marco Mengoni ft. Tom Walker

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