Capitolo 40

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Continuo a fissarlo negli occhi, e ci vedo passare la paura, il terrore, la tristezza, l'abbandono, e non capisco più niente e senza pensare mi avvicino lentamente a lui, so che nonostante il dolore lui prova qualcosa per me e devo fare appiglio a quei sentimenti per non farlo scivolare via.

Sono sempre stata brava a distrarre le persone con il sesso, penso tristemente.

Prendo il suo viso tra le mani, lui mi guarda stupito e quasi impaurito, continuo ad avvicinarmi a lui, finché i nostri respiri non si fondono insieme e lo bacio.

Un bacio disperato, un bacio in cui cerco di trasmettergli cosa provo per lui, un sentimento che stento io stessa ad accettare, un sentimento che spero mi aiuti a ritrovare i pezzi di quest'uomo tormentato e distrutto.

Rimane lì con le labbra appoggiate alle mie, esterrefatto, ma sento sotto di me il suo corpo che cede lentamente, finché non si abbandona e affonda la sua mano nei miei capelli, mi attira a sé e mi bacia.

La foga con cui mi bacia mi lascia senza fiato. È un bacio disperato in cui mette tutto.

Le nostre lingue di cercano, si incastrano e si mordono.

Si stacca da me con il fiatone "No, Vio. Non posso. Non posso farti questo".

Lo zittisco con un dito "Sam tu non mi stai facendo niente, sono io che lo faccio a te".

"No Vio davvero, non è giusto per te"

"Shhhh" lo zittisco nuovamente e lo bacio.

Sono fuoco sotto di lui e lui è fuoco sotto di me, sento la sua erezione premere contro di me e contro la stoffa dei boxer.

I nostri corpi si desiderano e si riconoscono, molto meglio di noi due.

Potrà anche non ammettere al suo cuore cosa prova per me, ma il suo corpo me lo sta dicendo molto chiaramente.

Senza dire un'altra parola mi spoglio e rimango nuda sopra di lui, i suoi occhi scrutano il mio corpo e indugiano sul mio seno, un lampo li attraversa, sto ritrovando il mio Sam.

Arreso si lascia togliere maglietta e boxer e con un rapido gesto lo accolgo dentro di me.

Rimango immobile, gustandomi il contatto pelle con pelle e facendomi riempire in questo modo magico che solo lui sa fare. I pezzi di me tornano al suo posto, sospiro.

Mi muovo lentamente su giù, segnando dei piccoli cerchi con i fianchi. Mi alzo di scatto e prendo un preservativo, cazzo! Me ne stavo dimenticando.

Glielo infilo e torno immediatamente al mio posto.

Mi aggrappo ai suoi pettorali per l'appiglio di cui ho bisogno e inizio lentamente a farlo scivolare dentro e fuori di me.

Lo sento scuotersi e irrigidirsi sotto di me, i suoi occhi sono fiamme accese adesso.

Le sue mani indugiano su di me, mi sfiora un seno e gemo al suo tocco, mi accarezza i fianchi dolcemente, poi li afferra con foga e inizia a dettare il ritmo.

Non riesco a trattenere un urlo e lo vedo sorridere sotto di me.

La forza con cui facciamo l'amore mi fa quasi male, ma so che lui ha bisogno di questo, io ho bisogno di questo.

Continua spingersi dentro di me, e lo accolgo, finché non riesco più a trattenermi, sento il mio corpo che mi sta abbandonando, sento quel calore familiare salire da in mezzo alle gambe fino a stordirmi e sento lui irrigidirsi e tendersi sotto di me, veniamo insieme urlando e gemendo.

Lo faccio uscire delicatamente da me e rimango lì, sopra di lui a fissarlo con le mani sul suo petto.

Mi accarezza delicatamente il viso e mi scosta i lunghi capelli castano scuro "Vio...noi non..."

"Shhhh" lo rimprovero "non mi devi dire niente" e lo bacio delicatamente sul naso.

Sorride tristemente e piano piano si addormenta.

Forse per stasera ho disinnescato la bomba.

Canzoni Capitolo 40:

Somewhere Only We Know - Keane

La paura che... - Tiziano Ferro

La Cura - Franco Battiato

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