I restanti sei giorni passano veloci, Sam è sempre un fascio di nervi, si sta sforzando di non esplodere davanti a me. Ha paura per me e ha paura per sé, lo sento.
Passiamo la settimana insieme, non ho il coraggio di lasciarlo da solo e sono esausta. Dormo pochissimo, mangio ancora meno, ma lui sembra non farci molto caso, è completamente assorto nei suoi pensieri.
Ogni tanto esce e va a contemplare il mare, passa ore a fissarlo e a perdersi nei suoi pensieri.
Camilla mi aiuta a tenerlo sotto controllo dalla finestra nei rari momenti che decido di prendermi per me, non sa la situazione ma ha capito che si tratta di qualcosa di grave per cui non fa domande e si attiene al piano.
Lui parla spessissimo al telefono, credo con il suo psicoterapeuta, e con qualche suo amico.
Sono felice che ancora non si sia richiuso completamente in sé stesso ma che permetta a qualcuno di entrare anche se quel qualcuno non sono io.
Passo le notti, mentre lui dorme, a fare ricerche online, come gestire la rabbia, come gestire il dolore, come gestire la perdita e in quel casino l'unica che si sta perdendo sono io, risucchiata da lui e dalla sua storia.
I miei incubi sono tornati e cerco di dormire il meno possibile, perché il poco sonno che mi concedo è tormentato dai miei fantasmi e dal mio passato, ho bisogno di...ormai non lo so nemmeno io.
Una notte verso le due di notte sussulto all'arrivo di un messaggio sul mio Iphone, sono talmente concentrata a non fare niente di sbagliato che sono un fascio di nervi e tensione.
È mia sorella Sara "Ciao sorella, come stai? Non ho tue notizie da qualche giorno, io non riesco a dormire. Domani è il primo giorno a tempo pieno di nido per Aurora e sono agitatissima. Ti vorrei qui con me. Mi manchi, chiamami <3"
Un sorriso spunta sulle mie labbra al pensiero della mia cicciotta nipotina di un anno e mezzo, sono mesi che non la vedo, chissà come sarà grande.
E rispondo "Ciao sorella, posso chiamarti ora? Ti Va? Ho bisogno di chiacchierare un po'"
La sua risposta è chiara "Puoi chiamarmi sempre".
La sua voce familiare e dolce mi toglie il pesante macigno che porto addosso da quando ho saputo di Ella.
Esco in giardino e le racconto tutto, le racconto di come mi sento, di cosa sento per Sam, di Ella, della bambina, del matrimonio.
Mi tolgo il peso che porto sulle spalle da così tanto tempo, anche se sono solo giorni, le confido le mie paure per Sam, per me e per il futuro, evito di parlare degli incubi, non voglio che sia costretta a rivivere tutto, di nuovo.
Lei mi ascolta, mi capisce e mi consola, come non succedeva da tanto tempo.
Verso le quattro attacchiamo e per la prima volta da giorni sono più rilassata.
MI ha promesso di venirmi a trovare prima che l'affitto della casina scada, è una scusa per conoscere Sam e controllarmi, la conosco troppo bene per cascarci ma ho veramente bisogno di abbracciare mia sorella e non me ne importa.
In soli due mesi e mezzo tutta la mia vita è cambiata completamente. Stento a riconoscermi.
Canzoni Capitolo 43:
Mad World - Gary Jukes ft. Michael Andrews
Sister - Lenny Kravitz
Non caderci mai più - TheGiornalisti
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Se solo io
ChickLit[IN REVISIONE] 🔞Contiene scene di sesso esplicito, scene di depressione e violenza, linguaggio volgare🔞 Un romanzo d'amore, dolore, rinascita, crescita e cambiamento, racchiuso nelle piccole ma meravigliose sponde dell'isola di Favignana in Sicili...