Capitolo 38

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Mi sveglio nel pomeriggio, disturbata da un rumore forte e discontinuo, come se qualcuno stesse ripetutamente rompendo qualcosa.

Spalanco gli occhi e intuisco cosa sta succedendo, senza neanche rendermene conto sto scendendo le scale e sto sbattendo i pugni sul suo portoncino.

Urlo "Sam! Sam! Sam! Cazzo, APRIMI!!!" e continuo "Sam, sono io. Sam ti prego".

Il rumore cessa e faccio scattare la serratura.

Apro la porta e l'appartamento si presenta a me come un cumulo di macerie. I piatti sono stati lanciati contro la parete, le lampade scaraventate contro la cucina, i vasi lanciati in giardino. La sua rabbia è stata riversata su quella piccola casa bianca, creando il caos e la devastazione, ho le lacrime agli occhi. Come ha potuto?

E poi lo vedo.

È accasciato a terra, con la testa fra le mani, circondato dalla sua distruzione, i muscoli delle spalle tesi e contratti e il corpo svuotato.

Mi avvicino lentamente e lo circondo con il mio abbraccio, cerca di divincolarsi, ma stringo ancora di più la presa, "non vado da nessuna parte" vorrei urlargli e lui capendolo comunque si abbandona e inizia a piangere.

"Sono malato, Vio. Sono malato" singhiozza sulla mia spalla "Mi odio. Ho cercato di cambiare per lei, ma non è bastato...11 anni...11 anni" continua "nessuno mi amerà mai, non me lo merito, ho pensato per un attimo che..." si interrompe, sospira "...lei...lei si sposa".

Canzoni Capitolo 38:

Crash - Sum 41

Cry Me a River - Justin Timberlake

Wreking Ball - Miley Cirus

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