Capitolo 30

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Apro lentamente un occhio e trovo due fari blu-verdi che mi fissano, spalanco gli occhi terrorizzata riscuotendomi tutta.

"Scusa non volevo spaventarti" mi sussurra Sam.

"Gli psicopatici fissano la gente che dorme" dico, o gli innamorati penso tra me e me.

Sorride facendomi l'occhiolino, di male in peggio.

Lo guardo truce.

"Sono ancora incazzata con te, ma non avevo idea di..." lascio la frase sospesa tra noi.

"Hai letto la mia lettera..."

"Si, l'ho letta"

"L'hai letta"

"Possiamo andare avanti fino all'infinito così... mi dispiace per quello che hai passato".

"Viola, non ti ci mettere anche te con la tua compassione. Non mi serve!" dice tirandosi su.

"Sei un cretino, ecco che sei! Non è compassione la mia! Come cazzo fai a non capire mai!" dico alzandomi.

"Dove vai?" mi chiede.

"Mi hai fatta incazzare di nuovo, vaffanculo" dico sbattendo la porta del bagno.

Mi lavo il viso, evitando di guardare lo stato in cui verso e dopo 5 minuti esco dalla porta.

È seduto sul letto con le mani sulle tempie.

Mi avvicino a lui, mi inginocchio e gli prendo le mani che tiene sul volto, faccio un respiro profondo.

"Sam, era bellissima la tua lettera. Mi hai fatta entrare nella tua vita e nel tuo cuore" dico.

"E non te ne sei andata..." mi sussurra piano.

"Non devi aver paura. Io non ho intenzione di andarmene. Avresti dovuto parlarmi invece di fare..."

"Di fare il coglione..." conclude.

"Eh... diciamo di sì"

"Vedervi insieme mi ha spaventato, più di quanto ancora voglia ammettere. Cosa farei, cosa sarei qui se non fossi con te?" sussurra piano.

Fisso degli occhi profondi leggendovi dentro un milione di sentimenti diversi, ma uno su tutti troneggia spavaldo, la paura.

"Tommaso è stato un capitolo importantissimo della vita e lo sai. È per lui se sono qui. Tu sai perché io sono PROPRIO qui?" sorrido e continuo "No, certo che non lo sai." Dico sospirando "Favignana era stata la nostra prima vacanza insieme, quattro anni fa, la Sicilia era un po' la nostra seconda casa, avevamo deciso di invecchiare qui, proprio su quest'isola..." un singhiozzo mi muore in gola.

"Tu pensi che non sia stato abbastanza difficile per me? Arrivare qui con la sensazione che fosse tutto sbagliato, ero da sola, alla deriva e volevo solo sprofondare...e invece ho incontrato te, tu...mi salvata in qualche modo, non so come...ma mi hai reso una vita, sono tornata a respirare..." alza i suoi terrorizzati occhi verdi-blu e mi fissa una lacrima riga la sua guancia.

"Ma con la stessa forza con cui sei riuscito a riportarmi indietro, hai anche provato a rovinare tutto...e questo potere che hai su di me mi fa paura" mi fissa incredulo.

"Vio...io..." si riscuote, alza le spalle, fissa il vuoto.

"Sam io vedo il tuo dolore, lo percepisco e lo condivido, l'ho sempre fatto. Vedo i tuoi demoni e le tue paure, non sei l'unico ad avere un passato complicato" e ripenso ai miei che lui non immagina nemmeno "ma questo non giustifica il tuo comportamento".

"Lo so..."

"Posso chiederti una cosa?" chiedo titubante.

Annuisce piano.

"Quando sei cambiato per lei, ti sentivi cambiato davvero o stavi solo rinchiudendo la parte di te che lei detestava?"

"Non è così semplice" mi risponde.

"Sentivi di voler diventare quella persona, che lei desiderava tanto, o lo facevi solo per lei?" e continuo "Forse dovevi voler cambiare per te stesso. Non avresti dovuto farlo per lei, avresti dovuto farlo CON lei. Non posso biasimarla, davvero, probabilmente era come avere una bomba ad orologeria accanto in ogni momento" vedo la furia nei suoi occhi, e ringhia "TU NON SAI UN CAZZO DI ME, UN CAZZO!"

"Sam scusami, io so solo quello che tu mi hai permesso di sapere. So che sei stronzo, geloso, possessivo. Ma so anche che hai paura. Che credi che nessuno ti amerà mai di nuovo, credi di non meritare quell'amore. E hai paura di restare da solo, lo so dalla prima notte che abbiamo passato insieme, la notte in cui non hai avuto gli incubi...su di lei" cerco di prendergli le mani e lui le strattona via "Io non ho bisogno di te, non ho mai avuto bisogno di te".

"Sam...sei uno stronzo" ed esco dalla camera.

"Io? Tu sputi sentenze su cose che non sai, pretendi di capire cose che neanche io conosco. Cazzo Viola!"

Cerco la forza di continuare e fisso i suoi occhi duri.

"Sam, non ti chiudere, ti prego non lasciarmi fuori" sussurro avvicinandomi a lui.

"Io non so come farti entrare" mi dice piano fissandomi.

Canzoni Capitolo 30:

Million Reasons - Lady Gaga

Solo una canzone - Ex-Otago

Piccolo Uomo - Mia Martini

Ciao a tutti! Grazie per aver letto i primi 30 capitoli del mio libro

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Ciao a tutti!
Grazie per aver letto i primi 30 capitoli del mio libro.
Che pensate della storia?
Riuscirà Sam a fare entrare Viola?
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti .
Grazie,
Clau

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