La sera in cui devo uscire con Damiano, sono emozionata e nervosa, tanto nervosa, tremila domande affollano la mia mente e se conoscendomi meglio non dovessi piacergli più? Se nel frattempo avesse cambiato idea su di me? Se non fossi abbastanza per lui? Se, se, se, devo smetterla altrimenti mi scoppia la testa ma purtroppo in quel momento tutte le mie insicurezze vengono a galla e non c'è verso di arginarle. Devo solo concentrarmi sul presente, vivere questa serata nel migliore dei modi e se dovesse essere l'ultima, pazienza, vuol dire che la mia vita proseguirà come ha fatto fin'ora. Lo sto aspettando sotto casa, ho detto ai miei che esco con un'amica, se avessero saputo che invece esco con un ragazzo mi avrebbero fatto il terzo grado e ho preferito evitare, una delle tante scocciature di vivere ancora con i proprio genitori. Lo vedo arrivare e mi viene immediatamente da sorridere, mi accorgo che sta sorridendo anche lui, mentre mi viene incontro e in questo momento, qualsiasi nervosismo o paranoia io abbia, scivolano via, tutto per merito di quello splendido sorriso
<<Ciao Ari, te posso chiama' così?>>
Avrei voluto rispondergli che può chiamarmi come vuole, ma mi limito a dirgli
<<Certo che puoi farlo, ciao Damiano, allora dov'è che mi porti?>>
<<Te l'ho detto, lo scoprirai quando saremo lì, volemo anna'?>>
<<Va bene>>
Mi prende la mano e fa intrecciare le nostre dita come se fosse il gesto più naturale del mondo, guardo le nostre mani unite e poi alzo gli occhi su di lui, scrutandolo con fare interrogativo, al che mi chiede
<<E' un problema?>>
Scuoto leggermente la testa
<<No, non lo è>>
Annuisce e iniziamo a camminare per le vie di Roma, che ha sempre un fascino particolare, ma di notte ancora di più, mentre raggiungiamo questo luogo misterioso che man mano che ci avviciniamo capisco dove si trova, chiacchieriamo tranquillamente, mi sento così a mio agio con lui, credevo che sarei stata più agitata, invece non lo sono affatto, anzi devo dire che sono molto rilassata e mi accorgo che lo è anche lui. Siamo arrivati, lascia la mia mano e sento immediatamente la mancanza di quel contatto, ci troviamo sul bel vedere del Gianicolo, questo è anche il mio posto preferito ma lui non può saperlo, ci appoggiamo alla balaustra e davanti a noi si apre, in tutto il suo splendore, quello spettacolo che è la città di Roma
<<Quindi questo è il posto che preferisci?>>
<<Dici che so' banale e scontato?>>
Mi risponde con un'altra domanda al che mi metto a ridere, lui aggrotta la fronte e mi fissa confuso
<<Mo che c'hai da ride? Che ho detto?>>
<<Sto ridendo semplicemente perché questo è anche il mio posto preferito>>
Mi osserva leggermente scettico
<<Non lo stai a dì solo pe' compiacemme ve'?>>
<<Damiano, lo so che non ci conosciamo ancora ma credimi se ti dico che non lo farei mai, devi sapere che quando mi sento giù, quando ho un problema che non so come affrontare o risolvere, quando ho una giornata storta e mi sembra che vada tutto male, vengo qui, rimango anche per ore ad ammirare questo spettacolo e mi sembra di vedere di nuovo tutto nella giusta prospettiva>>
Ora sembra davvero meravigliato e ride anche lui
<<Non ce posso crede, è quello che faccio pur'io, non ce semo mai incontrati però>>
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Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano David
FanfictionArianna e Damiano, due persone totalmente diverse, ma solo all'apparenza, due mondi completamente distanti, cosa succederebbe se le loro strade si incrociassero? Leggete questa storia e lo scoprirete... Questa è un'opera interamente frutto della mia...