Un viaggio per sognare insieme

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Da quando ci siamo chiariti, tra me e Damiano è tornato del tutto il sereno. Nonostante i miei impegni, cerco di essere presente il più possibile per lui e di non trascurarlo ancora. Cercando di far combaciare tutto, non sempre è facile, ma in qualche modo ci riesco, io e la mia mania di controllo, mia madre mi ha raccontato che ce l’ho sempre avuta, fin da piccola. Finalmente abbiamo deciso di prenderci quella famosa settimana di vacanza, tutta per noi, di cui parlavamo qualche tempo fa, Damiano in questi giorni non ha impegni e io mi sono organizzata con la libreria, che so di lasciare in ottime mani. Mia madre ora sta bene e sono tranquilla, perché c’è papà con lei e per quanto riguarda lo studio, so che può sembrare strano, detto da me, ma può anche aspettare per una volta. La destinazione del nostro viaggio, però non mi è data di saperla, il mio ragazzo vuole farmi una sorpresa, ma io sono troppo curiosa, vorrei avere almeno qualche indizio ma non c’è verso di cavarglielo di bocca. 

La sera prima della partenza, cerco di avere qualche informazione circa la nostra meta ma lui è irremovibile 

“Dami, ti prego, dimmi qualcosa,non posso partire senza sapere proprio niente” 

“Puoi, puoi, lo scoprirai solo domani”

“Sei crudele”

Borbotto e lui mi si avvicina pericolosamente con un luccichio divertito nello sguardo

“E non sai quanto piccoletta mia” 

Asserisce per poi premere le sue labbra sulle mie e mordermi quello inferiore

“Ti odio” 

Bofonchio sulla sua bocca

“Oh no, tu mi ami” 

“Non è vero, ti odio, soprattutto quando fai così” 

“Ti stupirò vedrai, tu fidati di me, ti piacerà tantissimo, ne sono certo” 

“Uhm sarà…” 

“Mo però...a noi due…” 

Si impossessa delle mie labbra, baciandomi fino a togliermi il respiro, come al solito, finiamo per fare l’amore, non che mi lamenti eh, ci mancherebbe, la passione tra noi è quella della prima volta, anzi, ora è anche meglio, visto il livello di intimità che abbiamo raggiunto.

Il giorno dopo partiamo, quando arriviamo all’aeroporto, mi viene rivelata la nostra destinazione, guardo il mio ragazzo palesemente sorpresa

“Parigi Damiano? Sul serio?”

Lui si stringe nelle spalle

“Mi hai detto una volta che ti sarebbe piaciuto tornarci, perciò…” 

Sono stupita, non solo perché se lo era ricordato ma mi ci stava anche per portare. 

Parigi è bella esattamente come la rammentavo se non di più, certo non può essere paragonata a Roma, ma ha il suo fascino, ci ero stata in gita con la scuola, qualche anno prima e mi ero ripromessa che ci sarei tornata con l’uomo della mia vita e ora è quello che avevo fatto, in fondo era la città degli innamorati e sono convinta che non ci sia nessuno al mondo, più innamorato di me e Damiano, perlomeno in questo momento sono sicura che sia così. 

Trascorriamo una settimana magica, andando a visitare i punti salienti della capitale francese, è tutto così romantico, il giorno stiamo sempre in giro e la sera quando torniamo in albergo, ci amiamo fino ad addormentarci. In questi giorni mi sto rendendo conto di quanto avevamo bisogno di trascorrere del tempo io e lui da soli, senza interferenze esterne di nessun tipo, da quando siamo andati a convivere, il nostro rapporto si è consolidato ulteriormente e anche se ultimamente ci sono state delle incomprensioni tra di noi, attualmente sembra essere davvero tutto risolto. Mi sembra quasi di essere tornati ai primi tempi in cui ci siamo scoperti innamorati l’uno dell’altro, forse sarà l’aria di Parigi che ci fa bene, ma siamo ancora più uniti. Oggi per esempio stiamo facendo una piccola crociera sulla Senna, ci troviamo su questo battello, siamo mano nella mano e la mia testa è appoggiata sulla spalla di Damiano, la sollevo per guardarlo e mi rendo conto ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, anche se so che non ce n’è, di quanto io lo ami profondamente, con tutta l’anima, anche lui si volta a guardarmi e mi sorride, con quel suo sorriso che io amo da impazzire e che riesce fregarmi, tutte le volte che me lo rivolge, gli sorrido anch’io di rimando e mi perdo come sempre nelle sue splendide iridi, che sanno scrutarmi dentro come nessuno ha mai fatto. Ogni volta che posa i suoi occhi su di me, mi emoziona come la prima volta che i nostri sguardi si sono incontrati, la sua mano che stringe la mia e il calore della sua pelle a contatto con la mia, mi arriva fin dentro l’anima, le sensazioni sono sempre le stesse, poso di nuovo la testa sulla sua spalla e mi godo il resto di questo piccolo viaggio sul fiume, non diciamo molto, tranne commentare ogni tanto qualcosa che vediamo nei dintorni, ma tra noi non c’è sempre bisogno di parlare, perché il silenzio sa essere piacevole e confortante, ciò che adoro di noi, è la nostra complicità, il sorridere della stessa cosa nello stesso momento senza dirci niente, ma solo capendoci con uno sguardo. I giorni scorrono fin troppo veloci per i miei gusti, vorrei rimanere qui per sempre ma so che purtroppo, non è possibile, oggi è il nostro ultimo giorno in questa meravigliosa città e stasera Damiano mi ha detto di vestirmi elegante, perché vuole portarmi a cena, in un ristorante che si trova all’ultimo piano della Torre Eiffel, per cui ho indossato un abito che avevo nell’armadio, compratomi probabilmente da mia madre ma che non avevo mai avuto occasione di mettermi e questa mi sembra perfetta. E’ lungo fino ai piedi, con una scollatura vistosa sulla schiena e una un po’ più discreta sul davanti, ha le maniche lunghe e mi fascia il corpo alla perfezione, nei punti giusti, sotto ci ho abbinato un paio di scarpe con i tacchi, che non sono per nulla abituata a portare, sperando di non sfracellarmi al suolo. Quando il mio ragazzo mi vede, noto che deglutisce a lungo prima di emettere un suono

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora