Il regalo

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Quella mattina, mentre mi reco al lavoro, ripenso al discorso fatto con Damiano la sera prima che partisse, a dire il vero ci ho rimuginato a lungo in questi giorni, ma non ne sono venuta a capo, non riesco proprio a capire quali possano essere le sue intenzioni. Appena metto piede in libreria, vengo accolta da Luisa, la titolare, con un sorriso a trentadue denti, la saluto come al solito 

“Buongiorno Luisa” 

“Buongiorno a te Arianna, oggi sono davvero contenta e immagino che lo sarai sicuramente anche tu"

La osservo senza capire, immagino che sia riuscita a vendere la libreria, ecco spiegato il motivo della sua contentezza, ma mi chiedo perché dovrei esserlo anch'io, anzi semmai in questo caso sarebbe proprio il contrario, così le chiedo con una punta di timore nella voce 

“Posso chiederti come mai sei così contenta? Hai per caso venduto la libreria?” 

Ora è lei a guardarmi confusa, come se improvvisamente mi fossero spuntate due teste 

“Arianna, certo che sono contenta, dal momento che sarai tu la nuova proprietaria” 

Strabuzzo gli occhi, credo di non aver sentito bene quello che ha detto

“Come scusa?”

“Arianna, tutto questo ora è tuo”

E indica con un gesto quello che ci circonda

“Ma io non l’ho mai comprata” 

“Invece si che lo hai fatto, qui c’è un regolare contratto d’acquisto a nome tuo” 

Fa per mostrarmelo, mi avvicino a lei per prenderlo, lo scorro tutto dall’inizio alla fine ed effettivamente su questo documento c’è scritto che sono la nuova titolare dell’attività, mi chiedo come sia possibile, rileggo il foglio dall’inizio alla fine e poi me ne accorgo, lì in fondo, c’è la sua firma, tutto questo, altro non è che opera di Damiano e io sono scioccata e senza parole, inizio pure a balbettare

“Io...io...non ne sapevo niente” 

“Beh evidentemente qualcuno ha voluto farti un regalo e che regalo direi, sei fortunata, chiunque sia stato deve tenerci davvero molto a te per arrivare a tanto” 

Esclama lei e io mi dico che si, ha ragione, sono davvero fortunata, anche se una parte di me è parecchio irritata con lui, come ha potuto fare una cosa del genere senza nemmeno consultarmi? E’ vero, acquistare quella libreria era il mio sogno, ma ne doveva comunque parlare con me, prima di prendere qualsiasi decisione al riguardo e invece ancora una volta ha fatto di testa sua e questa cosa, non so nemmeno io perché, mi manda in bestia. So che gliene dovrei essere solo grata e lo sono, ma sarà probabilmente il mio orgoglio a parlare però non riesco a non avercela allo stesso tempo con lui, mi voleva fare una sorpresa, d’accordo, ma ripeto, avrebbe dovuto discuterne prima con me e comunque non aveva bisogno di arrivare a tanto per dimostrare il suo amore per me, se era questo il suo intento. Trascorro il resto della giornata a pensare a come dire a Damiano che stavolta ha davvero esagerato, senza però ferirlo, ma mi rendo conto che non c’è un modo, per cui, quando sarà il momento, glielo dirò e basta. Certo non posso negare, guardandomi intorno, che sono felice anche se non riesco ancora a realizzare che questo posto ora sia davvero mio, non dovrò più preoccuparmi di perdere il lavoro, d’ora in poi sarò io a gestire tutto. Quando nel pomeriggio arriva Nicola, l’altro ragazzo che lavora qui, Luisa gli dà subito la bella notizia e lui viene a congratularsi con me, chiedendomi timoroso 

“Non è che ora mi licenzierai vero? Sai, ho bisogno di questo lavoro” 

Lo fisso stupita per avermelo solo chiesto e mi affretto a rassicurarlo 

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora