Innamorati persi

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Siamo a casa di alcuni amici di Damiano che hanno organizzato un barbecue, ci sono anche Victoria, Ethan e Thomas, abbiamo appena finito di mangiare, hanno messo su della musica e tutti stanno ballando, tranne io e il mio ragazzo, che mi attira a sé e mi avvolge con entrambe le braccia, gli passo le mie dietro la schiena accarezzandogliela con le mani, stringendomi a lui con il capo sul suo petto, poggia il mento sulla mia testa e mi stringe ancora di più e ogni volta che mi abbraccia in questo modo, io mi sento a casa, protetta e al sicuro, l'unico posto al mondo dove sto davvero bene, dove sono felice ma felice sul serio, abbracciata a lui. Respiro forte il suo odore che sa di fumo, del suo profumo e di lui, del mio Damiano, un odore inconfondibile che riconoscerei ovunque. Strofino il naso sul suo collo e lo sento sospirare, sto talmente bene in questo momento che vorrei poter rimanere così per sempre. Intorno a noi tutti ballano ma noi no, ci abbracciamo e basta, provo a dire al mio ragazzo divertita 

"Amore non è un lento" 

Lui mi guarda si stringe nelle spalle rispondendomi 

"Chi se ne frega te voglio tene' stretta stretta a me" 

Si china mi sfiora le labbra con le sue esclamando 

"Sai di fragola" 

"È il lucidalabbra" 

"Me piace" 

"A me piaci tu" 

Lo vedo sorridere e rafforzare ancora di più la presa sul mio corpo e io mi abbandono completamente a lui, se vuole abbracciarmi non sarò certo io ad impedirglielo. Da quando siamo tornati a Roma, Damiano è ancora più affettuoso con me, non che prima non lo fosse, è sempre stato dolce e tenero nei miei confronti ma ora lo è diventato ancora di più, come se i giorni che abbiamo trascorso insieme ci avessero in qualche modo legati ulteriormente, come se fossimo ancora più uniti. Non mi sto certo lamentando, sia chiaro, sono felice di questo, molto felice e soprattutto innamorata persa. Non mi importa se tutti intorno a noi si stanno scatenando, prima ho visto Thomas e Victoria ballare come due pazzi, noi siamo nella nostra bolla e siamo felici così. Quando più tardi rientriamo nel nostro appartamento, sto già pensando che gli ruberò la felpa che indossava stasera, mi piace troppo, prima di addormentarci, facciamo l’amore, domani dovrò tornare alla realtà e al mio lavoro. La mattina arriva troppo presto, non ho nemmeno sentito la sveglia per quanto dormivo bene, lascio Damiano che riposa ancora e scendo dal letto, vado in cucina a farmi il caffè, una doccia veloce e mi vesto, mentre sto facendo colazione, mi raggiunge il mio ragazzo, ha appena fatto la doccia e indossa solo un asciugamano ai fianchi, mi abbraccia da dietro, lasciandomi un bacio sul collo che come al solito scatena dei brividi in tutto il mio corpo per poi dirmi con la sua voce roca da prime ore del mattino 

“Buongiorno scricciolo” 

“Buongiorno, scricciolo? Sul serio Damiano?” 

Gli chiedo fissandolo incuriosita da quel nuovo nomignolo che ha trovato per me 

“Uhm uhm sei il mio piccolo scricciolo” 

Soffia sul mio collo, annusandomi, un'altra serie di brividi, poi mi afferra il viso con la mano per voltarlo verso il suo e darmi un bacio che mi rimette al mondo, anche se mi fa diventare le gambe molli come gelatina

“Amore tu non puoi fare così però”

“Così come?” 

Mi chiede con un’aria che di angelico non ha proprio nulla, lui è il mio diavolo tentatore e io sono in ritardo, mi allontano da lui anche se non vorrei  

“Oh lo sai perfettamente, smettila” 

Alza in alto le mani 

“Non sto a fa niente”

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora