Preparativi per le feste

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Stamattina ce la siamo presa comoda, siamo rimasti a letto un po’ di più, dopo esserci svegliati, ci siamo coccolati un po’ e poi, ci siamo alzati, abbiamo fatto colazione, fatto la doccia e per pranzo, dato  che era tardi, ci siamo preparati un sandwich a testa. Nel pomeriggio, io e Damiano, ci siamo messi a preparare l’albero di Natale, sarà la nostra prima festività insieme, abbiamo messo in sottofondo una playlist di canzoni natalizie e ci stiamo divertendo come pazzi, a cantare e ballare, ridendo tantissimo, lui mi prende in giro, perché sono stonata, io faccio finta di fare l’offesa, anche se ne ha tutte le ragioni in effetti, sono stonata come una campana. Finito di fare l’albero, proseguiamo ad addobbare quasi tutta la casa, adoro l’atmosfera delle feste, le luci, le decorazioni e farlo insieme all’uomo che amo, rende tutto ancora, infinitamente più bello. Quando abbiamo finito, siamo abbastanza stanchi ma soddisfatti, del risultato ottenuto, commento il nostro lavoro dicendo 

“E’ bellissimo, non trovi anche tu amore? E la nostra casa così è ancora più accogliente” 

“Si, è vero, lo è, ma soprattutto perché quest’anno, ci sei tu con me e passeremo le feste insieme” 

“Oddio quanto cazzo sei dolce amore mio, quanto, ti adoro proprio” 

“Mai quanto io adoro te, piccola mia” 

“Comunque sappi che anch’io sono immensamente felice di trascorrere le feste insieme a te” 

“Vieni qui, dopo che abbiamo faticato tanto ce lo meritiamo un po’ di sano relax” 

Mi indica il posto accanto a lui, sul divano, dove si è spaparazzato

“Oh tesoro, mi piacerebbe tanto, credimi, ma ho promesso a mia madre che oggi sarei passata a trovarli” 

“Uffa” 

Bofonchia, facendomi sorridere 

“Puoi sempre venire con me, se ti va, ovviamente” 

“Uhm più tardi ho promesso ai ragazzi che ci saremmo visti” 

“Ah ok, va bene, salutameli allora” 

“In realtà, speravo che venissi anche tu” 

“In effetti, mi piacerebbe molto rivederli, ascolta, casomai, dopo essere passata dai miei, vi raggiungo” 

“Ok, ti mando un messaggio per dirti dove siamo” 

“Perfetto, vado a cambiarmi” 

“Promettimi che verrai però” 

“Te lo prometto tesoro” 

Così, quando sono pronta, saluto Damiano e vado a trovare i miei genitori, mio padre è felicissimo di rivedermi, anche mia madre lo è, a suo modo, anche se cerca di non darlo a vedere, ma io lo capisco comunque che è così, resto con loro fino a sera, mi chiedono di restare a cena e non me la sento di dirgli di no, anche se so che Damiano ci rimarrà male, se non li raggiungo,  così lo chiamo per avvertirlo 

“Ehi piccola? Stai arrivando?” 

“A dire il vero, no, i miei mi hanno chiesto di rimanere a cena qui e non me la sono sentita di rifiutare” 

“Capisco, questo vuol dire che non ci raggiungerai” 

“Lo farò più tardi, se siete ancora lì, altrimenti ci vediamo direttamente a casa” 

“I ragazzi ci tenevano a vederti e anch’io ci tenevo che venissi” 

“Lo so amore, piacerebbe anche a me, essere lì con voi” 

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora