Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano David

Come sei bella

È già trascorsa una settimana, oggi è il nostro anniversario, è esattamente un anno da quando ci siamo conosciuti, si perché noi non consideriamo da quando stiamo effettivamente insieme, ma contiamo dalla sera di quel famoso concerto al quale non volevo nemmeno andare, può sembrare insolito lo so ma di comune accordo abbiamo deciso così. Ripensandoci oggi, mi do’ mentalmente della cretina, perché se non ci fossi andata, non avrei conosciuto Damiano e non avrei vissuto tutti i momenti meravigliosi che abbiamo trascorso insieme. Certo abbiamo avuto i nostri periodi bui, soprattutto quello in cui io avevo deciso di lasciarlo e siamo stati lontani per dei mesi, ma poi sono tornata in me e me lo sono andata a riprendere e  per mia fortuna lui mi voleva ancora. In questi giorni ho pensato molto alla proposta che mi ha fatto di andare a convivere, è vero, che passo più tempo a casa sua che da me, inoltre il suo appartamento è più vicino sia alla libreria che all'università, per non parlare poi del fatto di quanto sarebbe bello condividere la nostra quotidianità. So che il mio ragazzo sarà spesso fuori, ma quando sarà a Roma, potremmo stare insieme e vivendo nella stessa casa, sarebbe tutto più facile, poi potrei addormentarmi di fianco a lui ogni notte e la mattina ci sveglieremo nello stesso letto, sarebbe bellissimo, comunque stasera gli darò la mia risposta. In mattinata sono al lavoro come al solito, quando mi arriva un messaggio misterioso da parte proprio del mio ragazzo

“Questa sera alle nove, ti passo a prendere a casa tua, puoi vestirti come preferisci tanto sarai bella comunque” 

Sorrido di fronte al suo complimento, anche se non mi ha detto nemmeno dove dobbiamo andare, quindi come faccio a sapere come diavolo mi devo vestire? Vuol dire che seguirò l’istinto, sicuramente Damiano mi porterà in un bel posto, per cui indosserò qualcosa di elegante ma senza esagerare, sperando che vada bene per la serata. Inutile dirlo che sono tutto il giorno in fibrillazione, le ore sembrano non passare mai, mentre io vorrei che volassero proprio. Finalmente arriva l’orario di chiusura, saluto Nicola e mi sbrigo a tornare a casa per prepararmi. Indosso un vestitino che ho preso un pò di tempo fa ma che non avevo mai avuto occasione di utilizzare, questa mi sembra quella giusta, un paio di scarpe molto graziose, lascio i capelli sciolti, prendo la mia tracolla e controllo che ci sia tutto, mi spruzzo due gocce di profumo e sono pronta, mi guardo allo specchio e mi piace quello che vedo, spero di piacere anche a Damiano. Quando si tratta di lui, sono sempre insicura anche se so di non averne alcun motivo, eppure è così, sento suonare il citofono e mi affretto a scendere non volendo farlo attendere troppo. Appena lo vedo sento le farfalle nello stomaco che si agitano impazzite e il mio cuore inizia a battere fortissimo, mi sembra quasi di essere tornata al nostro primo appuntamento. E' bello da togliere il fiato con il suo completo marrone e la camicia bianca sotto, aperta sul suo petto tatuato, deglutisco a fatica, credo di avere la salivazione azzerata, cavolo questo ragazzo continuerà a farmi sempre lo stesso effetto, sempre. Man mano che ci avviciniamo vengo avvolta dal suo profumo che mi inebria, mi sta sorridendo consapevole dell'effetto che mi fa e le le farfalle nel mio stomaco, si agitano ancora di più, Dio cos'è quel sorriso, i suoi occhi percorrono per intero tutto il mio corpo per poi esclamare 

"Ciao piccoletta sei bellissima" 

"Grazie, sei bellissimo anche tu" 

Ha lo sguardo compiaciuto 

"Grazie" 

"Dov'è che mi porti?" 

Mette su un'aria misteriosa 

"Te l'avevo detto, è una sorpresa, volemo annà?" 

Annuisco e lo seguo, saliamo in macchina, accende lo stereo e apre il finestrino per potersi fumare una sigaretta, non parliamo per un tratto di strada, la sua mano che tiene la mia, solo la musica a fare da sottofondo ma il nostro è un silenzio piacevole, mi accorgo che Damiano ogni tanto mi lancia un’occhiata di sbieco, al che gli dico