Due corpi, un'anima

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Tra due settimane circa, i ragazzi partiranno per Sanremo, io e Damiano, cerchiamo di sfruttare il più possibile il tempo che riusciamo a stare insieme, come stasera che siamo a casa sua, abbiamo ordinato qualcosa da mangiare e ora siamo sul suo letto a baciarci già da un po', le nostre carezze che si fanno piano piano più audaci, fino a quando lui si blocca e scostandomi i capelli che mi sono finiti davanti al viso, guardandomi esclama

<<Piccolè, me sa che è meglio se ce fermamo, perché non ce la faccio proprio a resistete>> 

In quel momento decido che non voglio più aspettare, che voglio fare l'amore con lui, così gli dico 

<<Chi ti ha detto che devi farlo?>> 

Mi osserva sollevando un sopracciglio stupito 

<<Sei sicura? Guarda che non dovemo fa niente se non te va o se non te senti pronta>> 

<<Mi vuoi Damiano?>>

<<E me lo chiedi? Certo che te voglio, da impazzì>>

<<Bene, perché ti voglio anch'io, quindi smettila di parlare e fai l'amore con me>> 

<<Ah beh se la metti così allora, ma sei proprio sicura, sicura?>> 

Annuisco, mentre lui continua a fissarmi ma non si muove allora mi tiro su e mi sfilo la maglietta, rimanendo in reggiseno, lui si appoggia sui gomiti incuriosito adesso, di solito non sono così disinibita con l'altro sesso, ma con Damiano è tutto diverso, lui tira fuori quella parte di me che c'è ma che è solo nascosta da qualche parte, in attesa di venire fuori e ora è davvero arrivato il momento per farla uscire, con lui non mi vergogno, con lui sento di poterlo fare, non ho paura di essere giudicata, so che non lo farebbe mai, così completo la mia opera, sfilandomi anche i pantaloni e rimanendo in biancheria intima davanti a lui, che da come gli si sono dilatate le pupille sembra apprezzare parecchio quello che sta vedendo 

<<Ora toccherebbe a te>> 

Lo esorto e sembra che finalmente si sia convinto, perché non se lo fa ripetere, si fila anche lui la maglietta e i pantaloni, rimanendo in un paio di boxer attillati che mettono in evidenza la sua eccitazione, non che prima non me ne fossi accorta, io nel frattempo mi sono sdraiata di nuovo, torna accanto a me e mi guarda con uno sguardo pieno di adorazione

<<Quanto cazzo sei bella amore mio>> 

Inarco un sopracciglio sorridendo

<<Come mi hai appena chiamato?>>

<<Amore mio, perché? E' quello che sei>> 

<<Vieni qui>>

Lo afferro per la nuca e porto le sue labbra sulle mie, cerco la sua lingua che si fa trovare subito, ci baciamo con trasporto, si stacca un attimo da me per sganciarmi il reggiseno, poi la sua bocca scende sui miei seni, iniziando a torturarli con la bocca e facendomi impazzire, mentre le sue dita scivolano nei miei slip 

<<Sei già pronta pe' me piccolè>>

Anche lui lo è eccome, posso sentire la sua erezione premere sul mio ventre, sfila via le dita e mi scruta in viso domandomi

<<Non sei...?>>

<<Vergine? No non lo sono, altrimenti te lo avrei detto, ti dispiace?>>

<<Non è per quello, oddio a dì il vero un po' si , ma volevo sape' come dovemme comportà>>

<<Allora vai tranquillo>>

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora