Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano David

Finché saremo insieme...

Angolo dell'autrice: Ciao a tutte mie care lettrici 😊 la scorsa volta, vi avevo annunciato che ci sarebbe stato una specie di epilogo extra, ed eccolo qui, un capitolo speciale dedicato al concerto al circo Massimo. Spero tanto che vi piaccia, lo so avevo detto che lo avrei pubblicato sabato prossimo ma non ho resistito dal farvelo leggere 😅 Scrivetemi nei commenti cosa ne pensate e se lo avete apprezzato, lasciatemi una stellina, grazie ♥️ Vi avviso che ho anche scritto una one-shot che ha come protagonisti sempre Arianna e Damiano, ma è una storia totalmente a parte che non c'entra nulla con questa, la posterò sabato o domenica, vi lascio al capitolo, augurandovi una buona lettura 😉 Alla fine troverete i dovuti ringraziamenti 🥰

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Siamo a Roma da qualche giorno, i ragazzi sabato sera hanno il concerto al circo Massimo. Sono emozionata io per loro, suoneranno qui a Roma, nella nostra città. Siamo a casa finalmente, dopo aver girovagato per qualche mese e non mi sembra vero. Non sono affatto pentita di aver seguito Damiano, anzi sono felicissima di averlo fatto, Azzurra non ha avuto alcuna difficoltà, si è adattata quasi subito alla nuova realtà, anzi oserei dire che si è anche divertita e soprattutto era felice di stare con il suo papà. Ho fatto bene a cambiare idea quella notte, non me lo sarei mai perdonata se li avessi separati, Damiano era talmente entusiasta di averci con lui, passava ogni momento libero con me e con sua figlia. Solo che ora sono sollevata di essere nel nostro nido, almeno per un po’ di tempo. Azzurra si è appena addormentata dopo aver mangiato, per fortuna è una bambina calma e tranquilla, non ci dà nessun problema, mio marito è alle prove, stanno preparando tutto nei minimi dettagli per lo spettacolo. Mentre sto cucinando qualcosa per cena, lo sento rientrare, viene subito ad abbracciarmi alle spalle

“Ciao scricciolo” 

Mi bacia sulla guancia 

“Ciao amore, come è andata? Hai fame? E’ quasi pronto” 

“Tutto bene, si c’ho un po’ d’appetito, Azzurra dorme già?” 

“Si, da poco, non ce l’ha fatta ad aspettarti sveglia” 

“Amore di papà, vado a vederla” 

“Non dimentichi nulla Damiano?” 

Aggrotta le sopracciglia, poi le distende sorridendo e realizza che cosa intendo, torna indietro e mi bacia sulle labbra 

“Scusa amo’”

“Uhm molto meglio ora e comunque mi sei mancato” 

“Pure tu bimba” 

Lo vedo scomparire di là e poi passare di nuovo esclamando 

“Vado a famme la doccia” 

“Ok” 

Nel frattempo finisco di prepare la cena e apparecchio la tavola, quando torna Damiano è fresco di doccia e ha addosso l’odore del docciaschiuma, credo di essermi imbambolata a guardarlo come mi capita spesso, mi fissa perplesso 

“Che c’è?” 

Mi stringo nelle spalle 

“Nulla mi piace l’odore che emani” 

Sorride sornione come un gatto 

“Ti piace eh?”

“E’ quello che ho appena affermato, siediti che è pronto” 

“Prima devo assolutamente fare una cosa” 

Non faccio in tempo a chiedergli cosa che mi afferra per la vita, facendomi aderire al suo corpo, gli metto le mani sul petto, si china e mi bacia con passione, si stacca dalle mie labbra con uno schiocco