Noi

1K 41 22
                                    

AVVISO ⚠: Volevo fare una piccola premessa, in questo capitolo, così come nei precedenti e nei prossimi, sono presenti delle scene di sesso, niente di osceno ovviamente, cerco di usare un linguaggio meno volgare possibile,  però magari a qualcuno possono dare fastidio oppure non gli piace leggerle, quindi per questo volevo avvisarvi, così se non gradite potete tranquillamente evitarle, grazie per l'attenzione e buona lettura del capitolo :)

__________________________________________________________

Arriviamo a Roma e andiamo a casa sua, appena ci mettiamo piede mi avvolge tra le sue braccia e mi bacia con passione, lasciandomi senza respiro, mi guarda con gli occhi pieni di desiderio e con la sua voce profonda e sensuale mi dice 

"Quanto sei bella Arià, te voglio, non ce la faccio più a aspettà" 

È lo stesso anche per me, lo voglio con tutta me stessa, così lo bacio di nuovo e lo trascino lentamente in camera da letto, dove lo lascio per iniziare a spogliarmi cominciando dal vestito, mentre lui si sfila la giacca, sta per togliersi anche la camicia, quando poggio le sue mani sulle sue bloccandolo

"Lascia fare a me" 

Toglie le sue mani e io finisco di sbottonargli la camicia, mentre lo faccio lo bacio sul torace, bacio i suoi tatuaggi e lo accarezzo, gliela tolgo del tutto, sto per sbottonargli anche i pantaloni quando lui mi ferma

"Non ancora piccolè"

Mi prende il viso tra le mani baciandomi con foga, scende con le labbra sul mio collo, mi sgancia il reggiseno e resta per un attimo ad ammirare il mio seno nudo, prima di avventarcisi sopra con la bocca, facendomi gemere, gli afferro i capelli tra le dita mentre continua a torturarmi, le sue labbra scendono più in basso fino ad arrivare al mio ombelico e al bordo dei miei slip

"Damiano…" 

Lo supplico perché non resisto più, mi lancia un’occhiata dal basso sorridendo insolente, sembra che si stia divertendo a provocarmi in quel modo, mi fa scivolare le mutandine lungo le gambe e io sollevo i piedi per scalciarle via, le sue dita trovano la mia intimità e iniziano a giocarci, prima lentamente, poi quando si accorge che ormai sono al limite, aumenta la velocità, mentre continua a baciarmi, la sua lingua che insegue la mia con sempre maggior ardore, ma proprio sul più bello si ferma, lasciandomi in sospeso, emetto un verso di frustrazione protestando 

"Dami non puoi farmi questo cazzo" 

"Oh mi piace quando dici le parolacce, comunque ti avevo avvertito che mi sarei vendicato" 

Esclama con un sorrisetto diabolico e un luccichio pericoloso negli occhi, mi chiedo che intenzioni abbia ma immagino che lo scoprirò presto 

"Stronzo" 

Il suo ghigno si allarga 

"Sdraiati sul letto" 

Mi ordina e io obbedisco, lo vedo togliersi i pantaloni e anche i boxer, mettendo in mostra tutta la sua eccitazione, prende un preservativo e lo indossa, lo fisso in trepidante attesa, tutti i miei sensi allertati al massimo, mi raggiunge sul letto e mi sovrasta con il suo corpo, mi bacia sulla bocca e finalmente entra dentro di me, ma lo fa con una lentezza disarmante tanto che mi ritrovo per la seconda volta a supplicarlo

"Dami ti prego…" 

"Dimme che voi amò" 

"Te, voglio te" 

"Con calma, c'avemo tutto il tempo" 

Lo fisso in tralice

"Lo stai facendo apposta vero?" 

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora