Ti regalerei il mondo

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E’ domenica mattina, sono da poco arrivata nel ritiro dei ragazzi, non ho avvisato nessuno di questa mia visita, durante il viaggio che mi ha portato qui, ho pensato molto a quello che dirò a Damiano appena lo vedrò, sto cercando di mantenere i nervi saldi e i miei buoni propositi, non voglio aggredirlo ma cercare di spiegargli tutto con calma, mi chiedo solo se riuscirò a farlo, ora che solo pochi metri mi separano da lui.

Mi fanno entrare tranquillamente perché ormai mi conoscono, raggiungo la piscina ma non c’è nessuno, così entro in casa, nel salone trovo Victoria e Thomas, la mia amica quando mi vede, spalanca gli occhi esclamando

“Arià e tu che ci fai qui? Mica ce lo avevi detto che venivi”

“Ciao ragazzi, scusate questa mia improvvisata, spero di non disturbare e di non crearvi problemi, sono qui perché ho urgenza di parlare con Damiano, a proposito dov’è?”

Ma lei mi rassciura dicendo 

“Non te devi preoccupà de niente, tranquilla, qua sei sempre la benvenuta, Damiano è in sala insieme ad Ethan, mo te lo vado a chiamà”

“Grazie Vic”

Le sorrido grata, mentre lei va di là, rimango sola con Thomas che mi scruta a lungo per poi domandarmi

“Che ha combinato stavolta quel coglione de Damiano? Mica t’offendi se lo chiamo così vero?”

Sorrido scuotendo la testa 

“No tranquillo, comunque perché pensi che abbia combinato qualcosa?”

“Beh sei piombata qui senza dì niente a nessuno ce deve pe forza esse qualcosa sotto”

Deduzione logica la sua

“Già, diciamo che ha fatto qualcosa alle mie spalle e io non ho gradito moltissimo” 

Mi limito a spiegargli, Thomas annuisce senza replicare, nel frattempo Victoria torna con dietro di lei proprio Damiano che quando posa il suo sguardo su di me mi lancia un’occhiata a dir poco glaciale, so che è incazzato con me per non aver risposto alle sue chiamate e ai suoi messaggi, quindi ora è sul piede di guerra ma siamo in due, perché lo sono anch’io e lo so che mi ero ripromessa di non dargli addosso ma di cercare di fargli capire il mio punto di vista senza alzare la voce, solo che adesso che me lo ritrovo davanti non so più se effettivamente riuscirò a farlo. Victoria esclama

“Vi lasciamo soli” 

“Grazie”

Le dico mentre lei e Thomas, lasciano la stanza, Damiano commenta sarcasticamente 

“Ah ma allora sei viva? Stavo a chiamà chi l’ha visto, se po’ sapè pe quale cazzo de motivo non hai risposto né alle chiamate nè tanto meno ai messaggi?”

Conclude incazzato 

“E tu perché non mi hai detto che volevi comprarmi la libreria?”

Replico acida scoprendo subito le carte in tavola

“Quindi è per questo che m’hai ignorato sti giorni, perché ho ferito il tuo orgoglio e cazzate di questo genere?” 

"Qui non si tratta del mio orgoglio" 

O forse si, forse è davvero solamente di questo che si tratta? 

"E di cosa allora? Pensavo che ne saresti stata contenta, era quello che volevi no?" 

"Si ma avresti dovuto parlarne prima con me Damiano, non stiamo parlando di un paio di orecchini, ma di un attività commerciale, mi hai praticamente messa davanti al fatto compiuto" 

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora