Ricominciamo da qui

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Preparatevi perché questo capitolo sarà...🙊 No, non voglio dirvi niente, godetevelo e basta, spero che vi piaccia, tanto quanto è piaciuto a me scriverlo...buona lettura 😎❤

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Sono sull’aereo che mi sta portando a Parigi, perché si alla fine ho deciso di andare, voglio correre incontro al destino, perché il mio destino è lui, solo lui, magari sarà solamente l’ennesima delusione per me, ma finalmente saprò se dovrò mettere un punto a questa storia in maniera definitiva o meno. Comunque vada, saprò di averci provato fino all’ultimo e non avrò rimpianti. Quando arrivo, vengo travolta dai ricordi che questa città reca con sé, ricordi meravigliosi, vado in albergo, prendo possesso della stanza che ho prenotato, mi faccio una doccia e visto che è ora, scendo per pranzare, nel pomeriggio, faccio una passeggiata nei dintorni. La sera vado sotto la torre Eiffel, dove si terrà il concerto, custodisco gelosamente la foto che ci siamo scattati proprio qui sotto, mesi fa ormai, così come tutte le altre che ho con lui, foto che non ho fatto altro che guardare e riguardare da quando Damiano mi ha lasciato, ma insieme alla lettera che mi ha consegnato proprio qui e ai suoi messaggi erano tutto ciò che mi rimaneva di lui, non ho mai tolto la fedina al dito, né il plettro che porto sempre al collo, al quale ora si è aggiunto, il suo regalo per il mio compleanno, così come gli orecchini che metto sempre. Il concerto è finito da poco e io me lo sono goduto come al solito, sto aspettando che Damiano si liberi dai suoi fan, per potergli parlare ma a quanto pare, le cose vanno per le lunghe, poi mi vede e si scusa un attimo per potermi raggiungere 

“Ari sei venuta” 

Mi stringo nelle spalle a apro le braccia 

“Sembra di si” 

Cerco di ignorare il mio cuore che è partito al galoppo come al solito, quando me lo ritrovo davanti, mi sta scrutando a lungo percorrendo con il suo sguardo caldo tutto il mio corpo 

“Che c’è?”

“Sei bellissima” 

“Grazie”

“E sexy” 

“Grazie”

“Non hai freddo?”

“No, sto benissimo” 

Questa sera ho osato un po’ di più del solito, indosso una gonna di jeans che mi arrivava sulle ginocchia, sopra ho un top di quelli ad incrocio che non solo mette in evidenza il mio seno ma lascia l’ombelico scoperto, indosso una giacca anch’essa di jeans e un paio di stivaletti col tacco 

“Ok, senti, io finisco qui, poi mi vado a cambiare, mi aspetti?” 

Vorrei rispondergli che lo aspetterei per tutta la vita se fosse necessario ma mi limito a dirgli solamente 

“Certo che ti aspetto, non vado da nessuna parte” 

“Sicura?”

Mi chiede improvvisamente incerto 

“Sicura, vai pure a fare ciò che devi, io sarò qui” 

“Ok, ci vediamo dopo, faccio prima che posso” 

Lo vedo tornare dalle sue fan, ammetto di essere gelosa di tutte le attenzioni che sta rivolgendo loro ma poi mi rendo conto che la mia è una reazione stupida e mi dico di darmi una calmata, dopo una mezz’oretta circa in cui è riuscito a liberarsi, mi fa un cenno con la mano per dirmi di nuovo di aspettarlo che torna subito, solo che alla fine ci sta mettendo un po’ troppo e sinceramente mi sto stancando di stare qui come una cretina ad attenderlo, sarei quasi tentata di andarmene via, ma purtroppo la curiosità di sapere perché ha voluto che venissi a Parigi, è troppo forte. Solo che ad un certo punto, sto veramente quasi per tornarmene in albergo, quando sono di spalle e sento la sua voce chiamare il mio nome

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora