Lontana da me

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Stasera i Maneskin hanno una serata in un locale, loro sono già lì quando li raggiungo e appena Damiano mi vede senza manco salutarmi da' in escandescenze aggredendomi verbalmente 

"Dove cazzo pensi d'anna' conciata in quel modo?" 

Sgrano gli occhi 

"Che cos'ho che non va?" 

Indosso una minigonna e una maglietta che mi lascia la pancia scoperta, delle scarpe con i tacchi e sono leggermente truccata stasera, i capelli legati in una treccia laterale, ok forse la gonna è un tantino troppo mini, ma niente che non abbia indossato già, mi chiedo cosa gli sia preso proprio oggi 

"Ma te sei vista? Non te manno in giro vestita così e non te lascio da sola là fori" 

"Stai scherzando spero" 

Ribatto infastidita 

"Pe niente, va a casa a cambiatte oppure trova qualcosa pe copritte" 

Sono allibita veramente nomi chiedo se non sia improvvisamente impazzito 

"Non vado proprio da nessuna parte e non ho intenzioni di coprirmi, voglio restare esattamente vestita così, che ti piaccia o meno" 

Mi lancia uno sguardo truce 

"Arià nu me fa incazzà" 

"Mi sembra che tu lo sia già o sbaglio?" 

Lo sfido consapevole di giocare con il fuoco 

"Arià fai come t'ho detto" 

Sono io ora ad aver perso la calma non solo lui 

"No, non farò come dici tu Damiano, perché sono incazzata anch'io, ma chi ti credi di essere per venirmi a dire come devo andare in giro?" 

"So tu ragazzo in caso te lo fossi scordato" 

Esclama guardandomi torvo 

"Beh questo non ti dà il diritto di darmi degli ordini" 

Replico indispettita 

"Arià…" 

"Basta Damiano, vado di là a seguire il concerto" 

Gli volto le spalle e lo lascio lì senza dargli il tempo di ribattere, sento Ethan che lo chiama, devono andare in scena, io torno in sala e mi trovo un angolino, anche se me ne andrei volentieri, non si meriterebbe nemmeno che rimanga qui, lo faccio solo per gli altri, perlomeno mi convinco che sia così. Va bene la gelosia, non è la prima volta che la manifesta ma in questo frangente ha davvero esagerato, con questo stato d'animo mi appresto a seguire il concerto. Damiano è nervoso e si vede, sfoga nella musica tutta la sua per me evidente, frustrazione, dando il meglio di sé, penso tra me e me che se litigare gli ha dato questa carica, dovremmo farlo ogni volta ma poi mi dico che è preferibile di no, odio discutere con lui. A concerto terminato, raggiungo di nuovo i ragazzi complimentandomi con loro

"Cazzo ragazzi avete davvero spaccato, come sempre d'altronde" 

"Grazie Arià" 

Mi rispondono in coro, Damiano non solo non mi rivolge la parola ma non mi guarda nemmeno, decido di lasciarli a cambiarsi ed esco a prendere una boccata d'aria

"Vado fuori, mentre vi cambiate, ci vediamo dopo" 

Mentre sto per lasciare la stanza sento Ethan che dice al mio ragazzo

"Va da lei, coglione che non sei altro" 

Esco all'esterno del locale e mi accendo una sigaretta, non fumo mai, ma ne porto un pacchetto sempre con me, nel caso Damiano ne restasse sprovvisto, chi lo sentirebbe poi. Ma in questo momento avverto il bisogno di nicotina, mentre sono lì, persa nei miei pensieri, che hanno come soggetto solo e soltanto lui, sento la sua voce alle mie spalle 

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora