The Most Beautiful |Minsung|

4- Jisung

Jisung corre dentro la scuola dandosi del coglione mentalmente. Ha preso la sacca ma non lo zaino dalla palestra, è per caso ritardato? O forse addormentato considerando che quella notte ha fatto tardi come sempre e si è dovuto alzare presto, o in ritardo in base ai punti di vista...
Apre le porte che danno alle scale e inizia a scendere, non aspettandosi proprio di essere seguito. E' a metà piano quando viene afferrato dalle spalle e sbattuto al muro, cosa che gli strappa un grido di dolore e confusione ma solo quando apre gli occhi pensa che sarebbe stato meglio tenerli chiusi.
Park Bonhwa è di fronte a lui con una faccia per niente felice, gli tiene la camicia della divisa tra i pugni, la statura piuttosto alta e massiccia sono due delle cose che obbligano Jisung a deglutire, piuttosto timoroso del suo destino.

Tutti conosco Bonhwa in un modo o nell'altro. O perchè sono stati bullizzati da lui o per sentito dire e Jisung aveva la fortuna di essere nel secondo gruppo ma ora non ne è più così tanto sicuro....
<<Sei Han?>> gli chiede con voce aggressiva e Jisung corruga la fronte.
Di solito non è un ragazzo senza palle, sa farsi valere quando ha ragione ma non se si tratta di fare a botte e si da il caso che Bonhwa non sia proprio un tipo ragionevole. Così tutto ciò che riesce a fare è annuire ascoltando il perchè di quell'aggressione <<Qualcuno mi ha detto che sparlavi di me nei corridoi, Han>> gli dice.
Jisung lo fissa piuttosto confuso <<Non so di che->> prima che possa finire il maggiore l'ha risbattuto al muro strappandogli un ennesimo gemito dolorante.
<<Non dire cazzate! Stavi parlando con l'amichetto frocio di Lee>> ringhia e se c'è una cosa che Jisung non tollera è che vengano trattati male i suoi amici.
Anche se non è un asso nella lotta riesce lo stesso a spingere via Bonhwa arrabbiandosi all'istante <<Yah,>> lo richiama <<Chiamaci i tuoi amici froci>> sputa, ignaro che nel sottoscala ci sia proprio Minho.

Minho che ha ben presto capito che si parli di Hyunjin e stava per sbucare fuori e fargli il culo se l'altro non avesse parlato. Confuso si sporge un po' a guardare chi sia e assottigliando lo sguardo riconosce il compagno di banco di Hyunjin, o almeno così gli sembra da quanto vede. Lo osserva piuttosto stupito, non immaginava che fosse così coraggioso, nessuno lo è con Bonhwa.
E quest'ultimo infatti non è per niente felice di sentire le sue parole, subito fa per riavvicinarglisi <<Ripetilo se hai coraggio, stronzo>> sibila stringendo i pugni e Jisung non crede alle sue orecchie.
<<Io sarei stronzo? Non sono io che ti sono venuto addosso come un toro per qualche voce sentita!>> sbotta, Bonhwa può essere chi gli pare ma quando è troppo è troppo.
<<Mi sembrava di aver reso molto chiaro l'anno scorso che non si deve più parlare di quell'episodio>> avanza verso di lui con fare minaccioso e per un secondo Jisung si sente rabbrividire.

Sa che non è in una bella posizione ma gliene frega ben poco in quel momento <<Episodio? Quale, tu che fai il coglione e Lee che ti fa il culo?>> lo prende in giro ed è un secondo che il pugno di Bonhwa si è schiantato nel suo stomaco facendolo piegare in due.
Minho stringe il corrimano sapendo di dover intervenire, lo sa, sente ogni pelo rizzarsi sulla pelle e piccole scariche di rabbia passargli lungo la schiena a quanto sta vedendo. Ma cazzo, Park Bonhwa, doveva proprio mettersi nei guai con quello? Ha già avuto abbastanza problemi con lui, non vuole disturbare più suo padre a riguardo o finire ancora dal preside, sono solo a inizio anno...
Si morde il labbro sperando che il ragazzo faccia l'intelligente e fugga ma così non è, al contrario ci mette molto a riprendersi e solo quando Bonhwa gli stringe i capelli nel pugno alzandogli la testa sembra riprendere colore in faccia.
<<Vuoi fare lo spavaldo Han? Potresti finire male>> gli sibila a un passo dal viso e Jisung fa del suo meglio, improvvisamente gli abbraccia il collo confondendolo e gli tira una secca ginocchiata nelle parti basse.
L'espressione di Bonhwa è impagabile ma Jisung non ha tempo di fargli nessuna foto o video mentre stramazza a terra tenendosi le mani sul cavallo.