82- Jisung

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Jisung singhiozza contro il volante della moto che Chan e Changbin spingono lungo la strada, tornando indietro dal pub. 
<<Non volevo baciarla>> continua a piagnucolare. 
Changbin sospira sentendo il mal di testa iniziare a farsi sentire, <<Ah sì?>> mormora ironico e Chan lo guarda storto. 
<<Va tutto bene Jisung, lo sappiamo>> dice e Changbin scuote il capo in disaccordo, <<Si risolverà tutto vedrai>>
Jisung alza lo sguardo rosso su di lui <<Voglio andare da Minho hyung>> piange <<Voglio andare>> lamenta, ubriaco come mai, cercando di scendere dalla moto. 
Chan si ferma e lo rimette sopra lottando contro di lui e Changbin non ce la fa più, si ferma voltandosi e alzando la voce sbotta <<Yah! La fai finita?! Stiamo cercando di portarti a casa Jisung, sei hai fatto incazzare Minho dovresti chiederti perché l’hai baciata! Adesso sognati di risolverla>> 
Jisung resta immobile ancora tra le braccia di Chan a fissare l’altro. Poi i suoi occhi tornano acquosi e scoppia a piangere di nuovo ricadendo contro il petto dell’amico, <<M-mi dispiace>> rantola. 

Chan lo stringe a sé mimando un “che cazzo di problemi hai!?” a Changbin che sbuffa portando indietro i ciuffi scappati al controllo della lacca. Non gli sembra di aver sbagliato, Jisung non può lamentarsi di ciò che ha fatto dopo averlo fatto. 
Si sfrega gli occhi un attimo e poi riprende a spingere la moto lasciando perdere. Chan lo aiuta dopo aver risistemato Jisung che non lascia vuote le loro orecchie per tutta la camminata, continuando a lagnarsi e piangere.
Arrivati di fronte a casa Han sono circa le due meno cinque di mattina e Jisung scivola quasi per terra se non fosse per Changbin che corre dall’altra parte ad aiutare Chan. Lo prendono dalle braccia portandolo dentro il cortile di casa sua e Jisung si lamenta putando i piedi per quanto possibile, <<No, no, no>> rantola <<Non voglio entrare a casa>> mugola <<Voglio Minho>> 
Ed è con quelle parole che la signora Han viene svegliata da dentro casa. Confusa arriva in salotto dove c’è un trambusto assurdo e a vedere Changbin e Chan che reggono suo figlio li affianca allontanandosi subito all’odore di alcool. 
<<Yah, che vi salta in mente?>> li sgrida tutti e i due amici s’inchinano rispettosi per quanto possibile. 
Jisung scivola a terra continuando a piangere e i due, che sono rimasti al punto in cui teoricamente la donna non dovrebbe sapere niente, lo prendono di peso e zittendolo sorridono a lei urlando sopra la sua voce <<E’ tutto okay! Ha solo esagerato con il soju!>> dice Changbin. 

Chan lo guarda ad occhi sgranati. Dovrebbe dire che non hanno bevuto! 
<<Uhm, ha sbattuto un ginocchio, si lamenta come un bambino>> mente lui <<Scusa il disturbo, lo mettiamo subito a letto>> aggiunge e la signora Han si tiene il capo con le mani, già esaurita. 
Torna a letto non volendone sapere niente, non nel cuore della notte almeno. In più l’indomani deve andare a lavoro perciò dovrebbe proprio dormire. 
Changbin getta Jisung sul letto e Chan gli toglie le scarpe e i soprabiti cercando di trovare il pigiama. 
<<Non mi sento più le braccia e le gambe>> sbuffa Changbin, che sembra tanto palestrato ma è facile a lamentarsi quanto Jisung almeno. 
Jisung che gli rende complicato cambiarlo ma alla fine Chan riesce a metterlo in sesto e Changbin gli avvolge le coperte attorno sedendoglisi accanto. Sospira cercando di asciugargli le lacrime e gli accarezza il capo <<Dormi Jisung, ne hai bisogno. Non preoccuparti di niente adesso>> gli mormora e Chan si lascia cadere dall’altra parte del letto, stanco morto. 
Jisung tira su con il naso e scambiando il braccio di Changbin per il suo enorme scoiattolo Lee Know chiude gli occhi non lasciandolo andare. 
Changbin aspetta di sentire il suo respiro farsi pesante, poi si volta verso Chan per rimettersi in piedi ma vede che l’amico è crollato nel sonno tanto quanto Jisung. Con tono piatto borbotta <<Come non detto…>> e sposta Jisung più in là sdraiandosi poi dall’altra parte dopo essersi tolto le scarpe. 
Sistema le coperte su tutti e tre e non appena è sul cuscino di Jisung questo lo soffoca con la forte presa delle braccia. Changbin mugola chiudendo gli occhi, aish, che nottata…

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