55- Minho

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Minho si sfrega le labbra con le dita vedendo leggermente sfocata la figura di sua madre nel letto. Sente che gli occhi iniziano a chiudersi, le palpebre si fanno pesanti così come il suo corpo e la testa diventa leggera. 
Chiude gli occhi per cinque secondi, poi non appena gli cade il capo subito li riapre sospirando. Non vuole dormire, vuole stare attento e vigile, non vuole andare a casa perché se dovesse succederle qualcosa sarebbe come non essere mai stato lì. Si alza per sgranchiare le gambe e riprendersi guardandosi intorno; Jisung è uscito poco prima per andare a prendersi del latte e Minho ne approfitta per avvicinarsi al letto. Dolcemente va a stringerle una mano sentendola calda, il che nella sua testa è un buon segno così come il suo petto che si alza e si abbassa e sentire il suo respiro, o il battito del suo cuore. Si abbassa fino ad appoggiare i gomiti sulle coperte <<Non mi farai preoccupare ancora a lungo vero? Ti sveglierai mamma, ne sono sicuro>> mormora chiudendo gli occhi stanco. 
Nella sua testa ormai pensa che tra qualche ora sarà fuori pericolo perché così le hanno detto, che in due giorni lo sarebbe stata perciò aspetterà fino a sentire di nuovo il dottore. 
Quando avrà la risposta che vuole andrà a casa a riposare, e potrà anche smettere di far soffrire Jisung per cui si sente così in colpa… 

E’ così che passano anche quella notte, in piedi, a prendere caffé o barrette energetiche l’uno per l’altro, a sonnecchiare accoccolati- o almeno solo Jisung- mentre Minho gli accarezza i capelli e il viso scrutandone la perfezione. 
Se gli avessero detto che sua madre avrebbe avuto un incidente d’auto e lui si sarebbe portato dietro un ragazzo più piccolo di lui conosciuto dal nulla avrebbe di sicuro riso. E invece adesso questo scoiattolo ambulante è il suo fidanzato… Al pensiero Minho sente il cuore stringersi di più e lo stomaco intrecciarsi; davvero si sente così ogni volta che pensa a Jisung… è come un cane che fa le feste, nemmeno con Hyunjin era così e non lo è tutt’ora. 
Lo vede più importante del suo amico dell’infanzia, di colui che per primo gli ha dato l’amicizia e si è fidato di lui, Hyunjin che ha abbandonato molti amici per stare solo con lui e lo conosce dalla testa ai piedi. Si sono sempre detti tutto, hanno condiviso gioie e dolori e adesso Minho è lì, seduto in una stanza d’ospedale ad attendere il risveglio di sua madre con in braccio Han Jisung. 
Han Jisung, pensa guardando l’ombra che le sue ciglia chiuse gli creano sugli zigomi, come hai fatto a catturarmi?

Mai avrebbe pensato che sarebbe successo a lui, di provare qualcosa per un ragazzo apparso dal nulla, uno così strano che prima fa tutto il timido e poi picchia il bullo della scuola, uno che vuole vederlo e stare con lui anche quando non dovrebbe, che pur di vederlo rilassato si prende lentamente i suoi segreti. Jisung che non ha mai veramente rifiutato nella sua testa perché quando ha capito che gli piacesse non ha provato ad evitarlo nemmeno un giorno, troppo curioso di vedere se era ricambiato. Han quello ritardatario, che non si rifà mai il letto e non esce di casa senza un cappello in testa o che era pronto a prendersi le botte di Park Bonhwa solo per difendere lui e Hyunjin. Ricorda ancora le prime ripetizioni d’inglese, quando andando a casa sua gli ha toccato il labbro e Minho ha sentito il cervello smettere di funzionare e il cuore battere a mille. 
Adesso che Jisung è lì tra le sue braccia Minho sente perfettamente i loro profumi mescolati e senza trattenersi lascia scorrere il naso tra i suoi capelli baciandogli la testa. 
Cosa sente verso questo ragazzo? Quali sono i suoi sentimenti? Deve capirlo altrimenti prima o poi Jisung non verrà più interrotto e quando si confesserà lui non sarà mai pronto…
Silenziosamente tira fuori il telefono e scrive a Hyunjin bisognoso di chiarimenti. 

Jin

Yah, Jisung si è
addormentato su di me.

E’ un modo strano per aprire una conversazione, specie per Hyunjin che credeva gli stesse scrivendo per sua madre, per cui tutti sono preoccupati lì a casa…

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