14- Jisung

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<<Toglimi una domanda,>> si sente chiedere ad un certo punto Jisung, che subito si chiede se non sia stato troppo ovvio a fissarsi intorno, <<Perchè così tanta curiosità su di me? Non volevi neanche trovarti da solo insieme a me eppure sei curioso anche tu esattamente come gli altri>>
A quelle parole Jisung si blocca a fissarlo senza sapere cosa dire. Si sente curioso su Minho?
Vorrebbe dire di no ma la verità è che sente di esserlo terribilmente...
Sorride imbarazzato, rimettendosi dritto e mugolando <<Be'...qua c'è stato solo Hyunjin, no? Io non lo sapevo, cioé non m'interesso a te adesso e mai l'ho fatto prima->>
<<Stai mentendo>> lo interrompe calmo Minho e Jisung si zittisce sentendo il cuore andare a mille e le mani sudare.
<<C-che?>> balbetta.
<<Non l'hai fatto prima ma t'interesso adesso>>

Jisung lo guarda a bocca socchiusa senza sapere cosa dire, sente le guance scaldarsi ed è immobile, non riesce a stopparlo e Minho sembra fissare proprio quel particolare. Sembra quasi tutto fatto apposta per farlo arrossire, ma non è possibile vero?
Sente il cuore nelle orecchie ed è terribilmente agitato, non gli piace essere sempre così impreparato e non si aspettava una frase del genere...
Minho sembra quasi soddisfatto di ciò che sta dicendo, ma cosa intende per interesse?
Proprio mentre si chiede di che parli Minho si lecca le labbra e Jisung abbassa lo sguardo su quella bocca spessa e all'apparenza morbida. Per un secondo si chiede come sia toccarla, anche se ricorda di averlo fatto in bagno con le dita, sa che è morbida ma come sarebbe baciare Minho?

A quel pensiero sgrana gli occhi e lo fissa senza parole, imbarazzato anche della propria testa perché da quando si fa certe domande senza senso?
Di colpo Minho gli apre la porta con un gesto secco, <<Prego>> dice solo e Jisung sbatte gli occhi risvegliandosi.
Perché adesso ha cambiato umore?
Annuendo frastornato e imbarazzato Jisung gli passa davanti superando la porta e iniziando a scendere di sotto, facendo del suo meglio per ricordare la strada. Ma ogni scalino sente Minho più vicino e per un secondo gli sembra che stia respirando troppo a fondo, questo fa colorare le sue orecchie.
Stava andando tutto bene....perché adesso Minho sembra di nuovo seccato?

Quando è alla porta lo ferma <<Domenica parto>> gli dice appoggiandosi allo stipite e il minore annuisce un po' nervoso, <<Quindi, assicurati di non romperti nessun osso, se c'è qualcosa che non va in ogni caso lo saprò da Hyunjin...evita di attaccare per primo o lo istigherai solo>>
Jisung annuisce appuntandosi mentalmente quelle cose, insieme al fatto che martedì faccia gli anni, <<Mh, okay>> mormora solo prima di abbassare il capo educatamente e dirigersi al cancello.
In realtà appena esce ricorda di doversi cercare una fermata del pullman perché sono venuti in moto...aish, che premura Lee, grazie tante, pensa.
Torna a casa verso sera e sua madre subito gli metta la cena davanti fissandolo sin troppo, <<Cos'hai fatto alla faccia? Jisung perché sei così strano ultimamente? Hai sempre dei lividi, adesso hai questi graffi...fai a botte?>> gli domanda preoccupata e lui mastica lentamente negando.

<<No...è solo che c'è un ragazzo un po' antipatico a scuola. Ma non è grave mamma, giuro. Ha smesso di darmi fastidio>>
<<E' per quello che hai la bocca gonfia? Fai davvero ripetizioni o te ne vai in giro a fare a pugni?>> si arrabbia, non volendo che si metta nei guai.
Jisung nega, consapevole di starla agitando, <<No...faccio davvero da tutor, a un ragazzo che mi aiuta ad evitare le botte. E' il tipico bullo di scuola ma', davvero, non preoccuparti>>
Lei sospira ma lascia cadere l'argomento, <<Mi basta che dormi presto, non arrivi tardi e studi bene Ji, per il resto cercherò di fidarmi di te consapevole che ti ho fatto con una testa. Se ci sono problemi sai che puoi parlarmi>>
Jisung le sorride e intreccia le loro mani sul tavolo, tornando a mangiare.
Spera davvero che non sia niente di grave e che Bonhwa non si sia davvero rotto il naso, altrimenti chi lo sentirà...a parte che se mai gli dicessero qualcosa non gliene importerebbe di quanti soldi ha, piuttosto denuncerebbe sia la scuola che quel demente alla polizia e tanti saluti.

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