89- Minho

1.7K 81 8
                                    

Stranamente quella mattina Minho non si sveglia con una sigla giapponese bensì a causa di alcune carezze lungo il volto. Ancora con gli occhi chiusi si sente sfiorare la linea del naso, la fronte e poi i capelli per qualche secondo, infine il tocco scende leggero sulle labbra dove definisce il contorno.
I suoi occhi si muovono confusi sotto le palpebre perché da una parte ancora sta dormendo e pian piano distingue il sogno dalla realtà. Le sue dita si serrano sulla stoffa che a quanto pare stava stringendo e sente il tocco fermarsi, poi c'è un movimento al suo fianco e infine sente qualcosa appoggiarsi dietro la sua testa e la stoffa avvicinarsi. Le carezze riprendono e questa volta si soffermano sui suoi capelli finché lui non si decide a socchiudere gli occhi e capire che sta succedendo.
Vede bianco per un secondo, poi si rende conto che è la stoffa che sta stringendo tra le dita e sbatte le palpebre assonnate.
Quando ricorda di essere da sua madre e che quello che ha tra le braccia è Jisung stringe maggiormente le dita sul suo fianco capendo che il minore sia mezzo seduto su un fianco.
Ha il gomito appoggiato dietro il suo capo sul cuscino e con la mano libera gli accarezza i capelli viola. Minho sa di avere i suoi occhi addosso, lo sente ma finge di non essersi ancora svegliato e va ad accarezzargli la schiena e il fianco stringendolo a sé per affondare il viso nel suo petto.
Jisung sorride e gli abbraccia il capo, coprendo la luce che spunta dalla vetrata dietro di loro, <<Buongiorno>> mormora. Minho sospira solo e ci mette qualche secondo di troppo a mugolare una parola simile, quando il minore ridacchia lui si stringe maggiormente alla sua vita.

<<Che ora è?>> farfuglia e Jisung lancia un'occhiata alla sveglia sul comodino opposto <<Allora sai parlare>> scherza <<Le nove meno venti>>
Minho corruga la fronte e senza mai rimuovere il capo dal nascondiglio caldo parla, <<Perchè sei sveglio prima di me allora?>>
<<Dovevo svegliarmi dopo?>>
<<Tu dormi di più>>
<<Mh, quando sono in casa altrui in realtà no. Prima che mi abitui al materasso o in questo caso alla luce dovrei starci tipo una settimana e passa>> rivela e Minho pensa che non lo sapeva.
<<Da quanto sei sveglio che mi fissi?>>
<<Da e un quarto>>
Minho si lecca le labbra <<Che stalker>> sussurra, Jisung lo ignora scendendo invece a lasciargli dei piccoli grattini sulla nuca e giù per il collo e la schiena. Minho si rilassa ancor di più e sente di starsi quasi per riaddormentare.
<<Tua madre a quest'ora è sveglia?>> si sente poi chiedere e scrolla le spalle <<Probabilmente dorme male con il gesso alla gamba, quindi forse sì>> mormora scendendo con la mano alla cieca lungo la sua coscia e solo quando passa dove dovrebbero stare le mutande si rende conto che non le abbia. Ricorda la notte prima e allora ne approfitta per passare la mano anche lì cogliendo di sorpresa Jisung stesso che sgrana gli occhi. Il minore aspetta le sue prossime mosse e Minho gli accarezza lentamente la gamba fino ad arrivare al retro del ginocchio che tira verso di sé appoggiandosi la coscia sul bacino.
Jisung resta immobile e Minho sorride divertito, <<Stai respirando scoiattolo?>>, lo prende in giro e il minore sente le guance scaldarsi.

<<Tinky-Winky antipatico>> brontola tornando però a giocherellare con i suoi capelli. Minho resta solo a sentire la pelle d'oca ricoprirgli la coscia, non fa nient'altro e per un po' stanno così, poi Jisung domanda <<E' Anhjong che assiste tua madre? Perchè se è così immagino che tra poco lei sarà qui... ora che ci penso non era molto stupita di noi>>
Minho scrolla le spalle <<E' furba, l'avrà notato da qualche nostro comportamento e non ho idea per mia madre, adesso mi alzo e vado a vedere se è sveglia>> si arrende al fatto di dover abbandonare il nido caldo.
Quando si stacca da Jisung sospira tirandosi seduto, si stira un attimo e poi toglie le coperte alzandosi in cerca di vestiti. Infila una maglietta qualsiasi insieme al primo paio di pantaloni della tuta e si sfrega un attimo i capelli che ricadono lo stesso sulla fronte scomposti, voltandosi è costretto a bloccarsi nel vedere Jisung steso tra le coperte.
Ha i capelli scompigliati girati da una parte, gli occhi svegli ma altrettanto lenti a chiudersi, la t-shirt bianca è più larga di lui e con lo sguardo Minho si sofferma sulle sue lunghe gambe che compaiono dalle lenzuola. Sono un po' accavallate l'una all'altra, la luce del sole batte dalla finestra dietro il letto e gioca brutti scherzi al povero Minho che pensa che se la Venere fosse un maschio quello sarebbe il suo aspetto.
L'altro lo guarda appoggiato ad un braccio e lui si morde le labbra con un sorrisetto, <<Cosa?>> domanda Jisung ma lui scuote il capo sfregandosi gli occhi.

The Most Beautiful |Minsung|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora