67- Minho

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Come sempre Minho si sveglia prima di Jisung per colpa della sua sveglia straniera. Ad essere sincero inizia un po’ ad odiarla… la spegne sospirando e si gira verso il più piccolo che ancora dorme, ovviamente non si è accorto di niente. Si allunga verso di lui accarezzandogli i capelli tutti in disordine e inizia a chiamarlo, <<Jisung>> mormora, ci vuole un po’ prima che quello apra gli occhi. 
Lo osserva pigramente e poi si stira nascondendosi tra le braccia <<Buongiorno>> sbadiglia e Minho sorride non riuscendo a trattenersi. Quando Jisung si gira lo guarda con occhi meno svegli di prima <<Dobbiamo andare per forza?>> mugola. 
Minho annuisce <<Si>> fa per alzarsi a sedere ma Jisung piagnucola e gli abbraccia i fianchi <<No, aspetta, fa freddo….>> 
Il maggiore sospira rimettendosi giù per poco, infatti venti secondi dopo si rialza con un <<Forza>> che fa lamentare Jisung. Minho ricorda che debbano farsi la doccia e lo aiuta ad alzarsi, Jisung fa una smorfia portandosi le mani all'addome osservando il proprio riflesso allo specchio. 

Minho ha qualche segno su di sé, il suo collo ha una chiazza viola proprio al centro e sulla schiena qualche graffio, ma quello messo peggio è Jisung. Ci sono segni rossastri lungo il suo collo e il petto, intorno ad un capezzolo ce il segno di un morso e il suo sedere ha una tonalità fuxia. Un po' preoccupato gli si avvicina e posa le mani sulle sue da dietro, <<Ti fa male?>> chiede. 
Jisung scrolla il capo <<Non tanto...da fastidio credo>> 
Minho lo segue in doccia pensando di esserci andato troppo pesante o a fondo. Gli bacia una spalla e in poco tempo si ritrova circondato dall'odore di pesche e miele. Curioso prende il bagnoschiuma e legge che la fragranza è frutta dolce tipo miele e cannella, molto probabile che lo prenda sua madre. E quindi Jisung non sa di pesca….
<<Ci sei?>> lo riscuote Jisung che già si sta mettendo la divisa. 
Velocemente Minho si asciuga e si veste in camera, proprio mentre prende lo zaino nota la borsa di Celine schiacciata dietro e ricorda di dover ancora dare quella roba a Jisung. 
Lo raggiunge in cucina mentre il minore prepara colazione ad entrambi, <<Ho dimenticato di dartela questo weekend>> dice passandogliela e Jisung si ferma con le bacchette a mezz'aria fissando la marca. 

Restano a fissarsi per un po, poi Jisung mormora <<Cos'è…?>>, non volendo davvero prenderlo considerando il marchio. 
<<E’ dell’altro giorno quando siamo usciti per negozi, me lo sono scordato>> ribadisce Minho lasciandogliela sulle gambe e Jisung lo guarda colpito. 
E’ per lui? Perché?
Minho si sposta a prendersi la colazione dall’altra parte del tavolo e Jisung butta un occhio dentro trovandoci tutto ciò che vorrebbe da anni: okay, saranno cose scontate, ma non capita tutti i giorni di avere dei cappelli di Celine o delle fasce di Celine, il problema è che tutta quella roba costa qualcosa come 271.162₩ ¹* a pezzo. Guarda nel sacchetto a bocca aperta e occhi sgranati <<H-hyung, non posso nemmeno se mi preghi>> balbetta negando e richiudendo la borsa. 
Minho corruga la fronte deglutendo il boccone di riso <<Cosa non puoi?>> 
<<Accettare! Sei impazzito?!>>
Il maggiore guarda la sua aria scioccata e continua a mangiare <<Perché? Non gli ho neanche svaligiato il negozio o cosa…>>
Jisung lo fissa basito <<Minho ci saranno qualcosa come 949.068₩ ²* spesi qua dentro!>> ribadisce e Minho scrolla le spalle <<Okay, quindi? Ti mette a disagio che io abbia i soldi?>> domanda francamente perché non vuole che sia un problema, non quando potrebbe rifargli altri regali. 

<<Sì! Cioè no, non in quel senso ma…aish, Minho non posso accettare davvero>> lamenta e Minho sospira pensando a un modo per fargliela andare bene. 
Non ha staccato le etichette quindi potrebbe restituirli considerando che il tempo di restituzione non è ancora passato…lo scontrino ce l’ha nel portafogli…
<<Jisung>> lo richiama e nel momento in cui lo guarda Jisung sa già che sta per dirgli qualcosa d’intelligente che non gli lascerà scampo <<Io e te siamo uguali per me. Il fatto che io abbia più soldi mi agevola nel comprare le cose, che io ti prenda qualcosa di marca o che ti prenda un sapone al supermercato è pur sempre un regalo. Se ti piace te lo tieni, se non ti piace o non ti sta glielo riporto. Non glielo riporto se mi dici che per te ho speso troppo perché non avrebbe senso, se tu mi regalassi qualcosa che costerebbe come casa tua perché sai che mi piace o lo uso non ti chiederei di ripensarci>> dice convinto anche se non tutto fila e infatti Jisung inarca un sopracciglio aprendosi in un sorrisetto, lasciando andare la borsa per terra e arrendendosi. 
<<Quindi se io vendessi casa mia per comprarti qualcosa di milionario il prossimo natale tu diresti “bravo Jisung, ora sei un senza tetto ma il regalo mi piace”?>> gli fa notare e Minho sorride <<Yah, non stavo dicendo questo. Hai capito cosa intendevo>> 
<<Sì, come no. Sicuramente diresti qualcosa come “questo era il piano, farti venire ad abitare da me così che io possa fare di te il mio scoiattolo personale”>> scimmiotta Jisung. 

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