Sono minuti ormai che Jisung fissa il cellulare chiedendosi se sia il caso di scrivere a Minho o meno. Vuole farlo e sa che deve, però un messaggio non lo convince...pensa che forse sarebbe meglio telefonargli o parlarne di persona. Non vuole fargli pensare che non gliene frega niente, specie dopo il rapporto che hanno avuto venerdì.
Immagina che sia stato qualcosa di speciale anche per il maggiore quindi capisce che dev’essere rimasto male per le sue parole. In compenso lui è stato tutto il pomeriggio in auditorium con la testa tra le nuvole, a darsi dello stupido e rimproverarsi di quanto detto. Tanto che ora che è a casa non sente di star facendo la cosa giusta. Si è appena tolto le scarpe e ha gettato lo zaino a terra in camera, fissa le chiavi di casa che ha in mano e sente sua madre chiedergli cosa vuole per cena.
Sospira sfregandosi il ciuffo castano e chiude gli occhi chiedendosi perché gli vengano queste idee. Non può davvero uscire di casa a quell’ora e presentarsi in casa Lee così, è pur sempre orario di cena e in più non vuole sembrare scortese...Si siede sul letto scontento e cerca una soluzione che non implichi telefonargli. Una telefonata non conta niente, le cose importanti si dicono a voce e faccia a faccia, non vuole che passi troppo tempo, Minho deve sapere che gl’importa davvero. Solo che non ha capito qual’era il punto, l’ha visto scostante e quando non ha voluto dirgli cosa ci fosse sotto ha pensato fosse per via di BamBam?
Anche se andasse a trovarlo sicuramente non gli direbbe di esserci rimasto male per il suo messaggio su cute boy, nemmeno morto.
Un bussare alla porta lo distoglie dai propri pensieri e quando alza lo sguardo si trova quello di sua madre addosso <<Ti sto chiamando da un quarto d’ora Ji…>> gli dice andando a sederglisi vicino <<Cos’è quell’aria mesta?>>
Jisung scrolla le spalle <<Non lo so>>
<<Hai litigato con qualcuno?>>
<<Mh...qualcosa del genere>>
<<Chi è?>>
<<Non lo conosci>>
<<Allora perchè avete discusso>>
Già, perchè? <<Non ne sono sicuro...penso di aver detto qualcosa di sbagliato ma’>> scuote il capo non capendo nemmeno perché adesso si sente così meschino <<Vorrei fare qualcosa ma scrivergli o telefonargli mi sembra da stupidi ed è troppo tardi per andarlo a trovare>>Sua madre corruga la fronte, dentro di sé si sta chiedendo chi dei tanti amici di Jisung possa essere, ma cerca una soluzione.
<<Che ne dici di uscire stasera?>> gli chiede poi con un idea in mente.
Jisung risolleva gli occhi guardandola confuso <<E?>>
<<Sì, invita qualche amico se vuoi, andiamo fuori a cena ti va?>>
<<M-ma...cosa c’entra con->>
<<Non stiamo qua a deprimerci con solo del bollito in frigo, rivestiti, forza. E se qualche tuo amico vuole venire può farlo>> e marca particolarmente sulla parola amico.
Jisung inarca un sopracciglio <<Non ho nessuno a cui chiedere...staranno tutti cenando…>>
Lei alza gli occhi al cielo <<Chiedi al ragazzo con cui hai discusso no? Potreste fare pace faccia a faccia>>
Il minore diventa rosso quasi subito, causando confusione negli occhi della donna, <<Nemmeno morto mamma, ci sei tu>> brontola alzandosi e scuotendo il capo <<Usciamo noi e basta>>
Lei lo guarda storto <<Yah, mi pensi una vecchia? Guarda che posso anche farmi gli affari miei>>Jisung grugnisce una risata <<Come quando a dodici anni mi hai “aiutato” a fare pace con Seungmin?>> gli ricorda di quello spiacevole episodio successo anni prima, quando aveva litigato con l’amico e sua madre aveva deciso di portarli al parco, peggiorando solo le cose considerando che erano finiti ad azzuffarsi facendo poi pace di fronte ad un gelato.
Lei sorride <<Intanto avevate fatto pace!>>
<<Ma’ dai, è tardi nessuno verrebbe. Decidi cosa facciamo noi e basta>> le dice rassegnato all’idea che gli parlerà passato il weekend.
Sua madre scuote il capo in dissenso ma fa come richiesto e poco dopo i due escono.
Qualche ora più tardi sta passeggiando con sua madre per il centro, ormai a stomaco pieno. Lei lo tiene a braccetto e indica ogni bel festone di natale parlando di come faranno gli addobbi loro quell’anno ma Jisung non è del tutto attento. Ha la testa altrove e quando prova a non pensare alla situazione finisce che si distrae dal punto fisso e torna di nuovo lì: a Minho.
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The Most Beautiful |Minsung|
FanfictionSe c'è una persona con cui non vorresti mai avere a che fare quello dovrebbe essere Lee Minho. Silenzioso, freddo, un ragazzo che non sorride mai e parla solo ed esclusivamente con quel suo migliore amico, Hwang Hyunjin, totalmente il suo opposto. U...