The Most Beautiful |Minsung|

6- Jisung

<<Com'è il vostro professore di ginnastica?>> si sente chiedere Jisung da Hyunjin mentre escono fuori per andare sulla pista d'atletica, poco oltre il parcheggio esterno della scuola.
In risposta scrolla le spalle <<Easy penso, gli piace farci uscire ma facciamo solo qualche esercizio di atletica, roba normale tipo corsa calciata e cose simili. Poi magari una partita a baskett dentro e abbiamo finito, a malapena l'anno scorso ha fatto il test dei mille sei>> gli spiega scuotendo la mano e Hyunjin sorride ora meno agitato.
<<Sai che anche Minho ha ginnastica adesso?>> gli dice poi, così dal nulla, e Jisung lo guarda non sapendo che dire. Mugola solo e aspetta di sentire il professore dirgli cosa faranno quel giorno, tutto sembra andare bene, fanno mezz'oretta di riscaldamento e poi quando iniziano a cimentarsi nei primi esercizi d'atletica leggera le ragazze iniziano ad urlare e indicare l'uscita della palestra da dove Lee è appena comparso.
<<E' Minho, è Minho!>> urlano e il professore alza gli occhi al cielo <<Andrete a salutarlo dopo, state concentrati per favore>> le prega.
Jisung sorride per quanto possibile vista la crosta al labbro <<Assurdo che dopo tutti questi anni non si siano ancora stancate di andare dietro a qualcuno che non le fila nemmeno>> ansima mentre saltella nel classico skip alto.

Hyunjin al suo fianco, un po' sudaticcio e che stava unicamente pensando a come tornare fresco e impeccabile una volta finite le due ore, sposta gli occhi all'ultimo anno che adesso sta prendendo posto a qualche metro distante. Vede Minho molto, ma molto sudato, la sua maglietta azzurra è bagnata di sudore sia davanti che dietro ha le tempie umide così come il fondo dei capelli e della frangetta.
Mentre il loro insegnante parla lo guarda abbassarsi e posare le mani sulle ginocchia, forse in cerca di fiato.
<<Wow, sembrano messi male...>> mormora e Jisung annuisce guardando il loro professore <<Non l'ho mai visto prima, tu?>> gli chiede ma Hyunjin nega.
<<Sembra hard>>
<<Molto>>
Lo sguardo di Jisung si sofferma su Minho che si rialza un po' arrossato in volto e solleva la maglietta per asciugarsi il viso. La scoperta dei suoi addominali fa gridare tutte le ragazze e in qualche modo a sua volta non riesce a distogliere lo sguardo.
Lee ha... un bel fisico.
Hyunjin invece continua a fissare come Minho cerchi di tirare indietro i capelli e subito si volta a guardare la fascia che Jisung tiene in testa.
<<Yah>> si ferma richiamandolo e a sua volta Jisung smette di saltare. Tanto il loro professore è preso a cercare di far esercitare le ragazze... <<Se noi oggi non facciamo granché e tra poco rientriamo per la partita, puoi prestare la tua fascia a Minho?>> gli domanda e poco ci manca che Jisung urli <<Cosa?!>>

Hyunjin annuisce <<Sì, è fradicio e non ama molto fare sport>> gli spiega <<Noi abbiamo praticamente finito>>
Jisung si volta a guardare Minho notando solo allora che sembri parecchio arrabbiato. Il loro insegnante fischia e lo vede iniziare a correre sparendo oltre l'edificio scolastico, un moto di empatia lo fa mugolare <<Ugh, i giri intorno alla scuola, che schifo...>>
Hyunjin annuisce <<Appunto. Ne avrà ancora per molto lui, puoi prestargliela?>>
Lui sospira, poi si sfila la fascetta e la porge a Hyunjin <<Va bene, te la ridarà poi lui. Va' a dargliela>>
L'amico fa una smorfia crollando a terra, seduto, <<Sono esausto Jisungie>> mugola <<Fai una corsa, sembri più in forma di me>>
Jisung lo guarda basito <<No!>> sgrana gli occhi <<Sei pazzo?! Così tutte le ragazze mi chiederanno come ho fatto a convincere Lee a prendersi la mia fascia? Scordatelo!>> nega e Hyunjin sbuffa <<Ma che vuoi che sia! Non ti vedrà nessuno!>> mente ed entrambi lo sanno.
Jisung scuote il capo <<Aish, ti odio>> farfuglia prima di correre dall'altra parte zigzagando tra le macchine dei professori in cerca del ragazzo più bello della scuola. Ora, è incredibile ma anche bagnato di sudore, ansante e con le guance arrossate Minho è veramente bello. Lo è di meno quando Jisung lo ferma rischiando quasi di farlo cadere ma eh, o così o gli correva dietro.