53- Minho

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Minho sta finendo di mettere l'impasto dei pancake nella padella quando sente i passi di Jisung scendere le scale e avvicinarsi sempre di più. Istintivamente un sorriso gli spunta sulle labbra e quando il minore va subito ad abbracciargli i fianchi mollerebbe volentieri mestolo e padella.
Sente Jisung strofinare il viso sulla sua schiena e si lecca le labbra divertito <<Non ricordavo che il mio peluche camminasse>> scherza.
Il minore gli pizzica i fianchi facendolo sobbalzare <<Yah, sto cucinando!>> lo rimprovera e Jisung si stacca alzando gli occhi al cielo <<Non sono uno scoiattolo>>
Minho lo guarda con la coda dell'occhio sedersi a tavola <<Ah davvero? Sembravi uguale al peluche....devo aver sbagliato persona a cui darlo allora>>
Jisung sorride facendogli il verso e quando il maggiore si volta osserva compiaciuto che abbia i suoi vestiti addosso. Il bello è che gli stanno un po' larghi, d'altronde Jisung non ha tutta quella massa muscolare e ci balla dentro, quando inizia a servirsi tira su le maniche della felpa ogni due secondi e Minho non può fare a meno di scuotere il capo.
<<Cosa?>> mugola Jisung con le guance piene.
Minho ride <<E poi non sei uno scoiattolo....>>

Jisung lo guarda esasperato <<Non lo sono>> farfuglia poco credibile.
<<Adesso sei tipo minuscolo>> gli fa notare indicando la felpa e Jisung si ferma guardandosi, poi le sue guance si colorano un pochino <<O questo o la camicia sudata di ieri e il resto>> mormora.
Minho riflette un po' troppo su quella camicia <<Non pensavo avessi certi abiti nell'armadio>> dice e Jisung corruga la fronte <<Certi abiti? E' una camicia un po' trasparente, non prevedevo di toglierla né che tu m'invitassi a dormire da te, sia chiaro>> mette le mani avanti ma il maggiore sogghigna.
<<Ah sì? Anche se t'invitavo non voleva dire che avremmo fatto qualcosa, ci siamo fermati da te perché prendessi il->>
Jisung si copre il viso con le mani mugolando <<Ti prego non dirlo>>, già rosso ovunque.
Minho ridacchia divertito <<Adesso è proprio impossibile per te non parlarne, non quando hai i miei vestiti addosso e almeno un paio di succhiotti che spuntano in giro>> gli fa notare e Jisung si sfrega i capelli puliti con una smorfia.
<<Te l'ho detto...pensavo di aver disdetto...>>
<<E l'hai provato su di te perché?>>
Jisung avvampa spostando gli occhi <<P-perché pensavo di rimandarlo indietro? Non lo so, non ero sicuro che avremmo davvero fatto pace, sapevo quello che pensavo io ma non tu>>

A quelle parole Minho diventa serio, sposta la sedia a capotavola verso Jisung e afferra una sua mano guardandolo negli occhi <<Non avere più dubbi su di me okay? Sarò sincero il più possibile>> dice.
Jisung, preso piacevolmente alla sprovvista, annuisce mordicchiandosi le labbra <<Sii sincero anche se riguarda me però, sopporterò l'ansia nel caso>> gli sorride e Minho scuote il capo iniziando a tirarlo verso di sé, <<Vieni qui>>
Il minore si alza per poi risedersi sulle sue gambe dove si lascia abbracciare e baciare la guancia. In compenso a Minho piace coccolarlo così, stringerlo e accarezzargli lo stomaco. Gli sembra davvero il suo peluche personale.
Jisung invece ricorda di cos'abbia deciso di fare <<Senti Minho...c'è un'altra cosa di cui dovremmo parlare a dire il vero...>> mormora e il maggiore si sporge per guardarlo.
<<Dimmi>> non vuole che niente rimanga in sospeso.
<<Uhm, tu...io ti piaccio?>> domanda dal nulla e Minho si ritrova un attimo confuso <<Sì?>> risponde.
<<No, lo so intendevo ti piaccio e basta?>> farfuglia imbarazzato voltandosi a guardarlo e Minho non pensa di star capendo tutto.
Una parte di lui gli dice che la conversazione sta finendo proprio dove diceva Hyunjin, un'altra che non è detto.
<<In che senso?>>

Jisung sospira abbassando gli occhi <<Nel senso...non so, provi altro? Ci piacciamo, okay, e poi non provi nient'altro?>>
A quelle parole Minho sibila interiormente. Lo sapeva che si andava lì...la cosa non gli dispiace ma lo agita, non capisce ancora cosa sia l'amore e non sa come fare a capirlo, non vuole deluderlo.
<<Non lo so>> ammette poi <<Credo di sì?>>
Jisung s'illumina di colpo e rialza la testa, sembra stupito nota Minho che quasi ha paura di aver detto una stupidaggine, <<Sì?>> ripete il minore.
<<Mhm. Perché?>>
<<Perché io ci ho pensato in queste vacanze. Ho parlato con Seungmin a lungo e...e mi ha fatto un quiz un po' scemo,>> rivela mordicchiandosi le labbra e giocherellando con l'anello al dito. Jisung sente la gola stretta e gli viene difficile deglutire mentre il suo stomaco si riempire di farfalle <<P-però, ecco...io pe->>
Le sue parole vengono interrotte dallo squillare del telefono di Minho.
Il maggiore sospira rilasciando il fiato e si scusa rispondendo al numero, <<Pronto?>>
<<Minho?>>
<<Sì>>
<<Sono Ahnjong, volevo chiamare prima tuo padre ma mi ha risposto la segreteria telefonica e non sono riuscita a contattarlo>>

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