74- Jisung

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Anche l’ultimo giorno a Busan passa veloce e ormai le valigie sono rifatte. Jisung non ha più sentito sua madre ma immagina fosse solo stressata per il lavoro… in ogni caso non ci pensa considerando che in quel momento è solo sulla spiaggia con Minho perché gli altri hanno deciso di andare a giocare a pallone più in là. Loro due non avevano voglia quindi adesso sono seduti sul telo, Jisung se ne sta comodo tra le gambe del maggiore appoggiato a lui mentre osservano le onde calme del mare allungarsi a riva. 
Giocherella con il bracciale che Minho tiene al polso e qualche volta lancia un’occhiata al proprio anello, di fantasia simile. 
<<A che ora avete il treno?>> gli domanda poi Minho all’orecchio stuzzicandolo con le labbra. Jisung sorride appoggiandosi alla sua spalla <<Alle cinque>> mormora voltandosi a guardare il suo profilo. 
L’altro annuisce girandosi a sua volta e quando si allunga per baciarlo Jisung si scansa di colpo, <<Y-yah>> sibila <<Ci sono gli altri..>>
Minho sbatte gli occhi come se non capisse, poi sorride <<Jisung gliel’hai detto ormai>>
Il minore si colora di rosa scuro <<Sì ma…cioè…come se niente fosse?>> balbetta è all’altro non importa particolarmente quando riposa una mano sulla sua guancia e poggia la bocca sulla sua. 

Jisung chiude gli occhi e ricambia in ritardo sentendo il contrasto di temperatura tra i loro volti, lui sembra bollente in confronto a Minho che si stacca dopo avergli mordicchiato il labbro. Jisung si sente un po’ rimbambito da quel bacio ma l’urlo di Hyunjin che sbotta <<Disgustosi!>> lo fa riprendere e voltandosi vede tutti quanti ridere o fingersi sensibili. 
Changbin cade sulla sabbia rotolandosi e urla <<Yaaah! La tua innocenza Han-ah!>>, per cui Minho scoppia a ridere non potendosi trattenere. 
<<L’ha già persa!->> esclama e Jisung gli tappa la bocca all’ultimo impedendo che le sue parole vengano sentite del tutto. 
<<Yah!>> lo spinge <<Sei pazzo?!>> 
E a niente servono i suoi colpi, Minho ride come mai troppo divertito dalla sua faccia. Jisung si alza seccato <<Ti vorrei ricordare che qua io sono ancora vergine>> gli rammenta con un colpo di bacino che fa ridere il triplo l’altro. 
Jisung gli butta contro la sabbia <<Ridi pure, uno di questi giorni soffrirai anche tu come ho fatto io la prima volta>> e con queste parole si allontana andando verso il mare dove tira più vento. 
Sente ancora le risate di Minho e aish, vaffanculo a quel sottone! 
E’ quello che Jisung pensa in quel momento, poi però quando si ritrovano in stazione dopo un passaggio un po’ stretto in macchina si avvinghia a Minho come se non si potessero più vedere. Il maggiore sorride abbracciandolo a sua volta <<Ci vediamo domani tanto>> dice e Jisung sospira appoggiando il mento sulla sua spalla. 

Il suo lato coccolone fa addolcire Minho che guarda gli altri salutare Hyunjin e quando sentono la fermata venire chiamata Jisung si stacca sbuffando <<Va bene. Ci vediamo domani>> lo saluta. 
Il maggiore gli tira giù la visiera del berretto e Jisung scaccia via le sue mani risistemandosi il cappuccio della fepa sopra il cappello, con una linguaccia sale sul treno e segue gli altri prendendo posto. 
Si siede vicino a Jeongin che sorride <<Carino questo weekend, dovremmo farlo più spesso>> mormora il minore mettendo poi le cuffie e Jisung annuisce distrattamente, salutando Minho con la mano.

I genitori di Seungmin accompagnano Jisung a casa e quando entra butta un urlo generale, <<Mamma? Sono a casa!>> informa lasciando il borsone a terra e togliendosi le scarpe. 
Il silenzio lo accoglie e confuso Jisung si sporge a vedere in cucina o in bagno non trovandoci nessuno. 
<<Ma->> la sua voce si ferma quando vede la madre seduta sul divano con il telefono tra le mani e un’aria spenta oltre che seria. Preoccupato Jisung le si avvicina <<Mamma, stai bene?>> mormora posandole la mano sul braccio. 
Lei corruga la fronte e abbassa lo sguardo su quel gesto, poi lo guarda e sembra riprendersi con un battito di ciglia. 
<<Com’è andata?>> gli chiede senza sorridere e questo porta confusione a Jisung che non capisce che succeda. 
<<Bene…ma è successo qualcosa a lavoro? Anche al telefono sembravi giù, parlami>> la prega poco interessato a raccontarle del mare. 
La donna sospira portandosi una mano alla testa, <<Jisung…>> sussurra chiudendo gli occhi. Passa così qualche secondo, poi lei riprende il cellulare sbloccandolo e porgendoglielo. 
Jisung corruga la fronte ma subito dopo vede un video che conosce sin troppo bene e prima ancora che sua madre faccia play sente già lo stomaco annodarsi e il cuore battergli nelle orecchie a un ritmo inspiegabile. Non c’è bisogno di dire che questa volta si vede e si sente tutto, il video non è muto o tagliato, la faccia di Jisung appare perfettamente in telecamera e si sente anche la voce di Minho. 

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