Una mano fredda si chiuse su quella di Chan, prendendolo alla sprovvista. L'australiano stava leggendo la locandina del giorno seguente, incuriosito dagli altri artisti musicali che si sarebbero esibiti e di ciò che avrebbero fatto, quando percepì una mano stringere la propria e poi tirarlo verso l'esterno. Si voltò iniziando a camminare, meravigliandosi di trovare Jeongin che aveva preso l'iniziativa per qualcosa. Fino a qualche minuto prima, era stato costretto a trascinarlo da una parte all'altra vedendolo asciugarsi le lacrime; mentre ora lo osservava con gli occhi illuminati, come se avesse visto qualcosa di estremamente entusiasmante. Il suo braccio era teso in una direzione, ma Chan non riusciva a focalizzarsi sullo sfondo troppo perso a guardare il viso del minore. La felicità stava proprio bene su di lui.
«Dove mi stai portando?» Urlò per sovrastare la musica, avvicinandosi di più al minore e ridurre la distanza. Lui avrebbe potuto sciogliere le loro mani, ma finì per stringerle al petto mentre continuavano a camminare con passo veloce.
«Ci sono i mangiafuoco.» Esclamò entusiasta mentre si faceva largo tra la folla e stringendo il braccio di Chan, nel momento in cui si fermò l'australiano si ritrovò ad urtare contro il suo corpo con la mano stretta al petto, «Lì dipingono anche il viso.» Esclamò entusiasta mentre osservava i mangiafuoco, aveva la bocca socchiusa e gli occhi illuminati. Era quasi come se si fosse dimenticato di quello che era successo poco prima.
Chan avrebbe voluto concentrarsi su quei giochi di fuoco, ma non riusciva a causa della visione di Jeongin. Era così bello con quella felicità, in tutte quelle settimane non l'aveva mai visto come in quel momento e sembrava quasi che in quel momento stesse vedendo qualcun'altro. Gli piaceva il Jeongin che aveva davanti.
«Aish, hanno finito il loro spettacolo.» Esclamò il minore voltandosi verso Chan, il suo naso sfiorò le labbra dell'australiano che abbassò gli occhi prima sulla bocca e poi suoi suoi occhi. Nonostante la voce bassa e delusa, gli occhi erano ancora illuminati dalla gioia, «Ti sono piaciuti?»
«Bellissimo...» Sussurrò con voce roca, ma subito rinvenne in sé allontanandosi di qualche centimetro dal viso di Jeongin, «Sono stati bravissimi.»
«Sì! Che poi hai visto che brava quella ragazza? Non credo di aver mai visto nessuno ai loro livelli.» Esclamò guardandosi intorno, forse per trovare una via di uscita, «Chan hyung andiamo a farci dipingere qualcosa?» La domanda fu improvvisa, il movimento che fece spezzò anche quel poco di distanza che c'era stato poco prima.
«Cosa vuoi farti disegnare?» Gli chiese sorridendo, il suo cuore stava iniziando a battere forte. Non sapeva cosa significasse, ma non gli piaceva.
«Sul braccio un bracciale?» Lo stava portando via da quel posto affollato, mentre il più grande lo seguiva. Si sentiva confuso, stava provando sensazione contrastanti.
«Non ho capito cosa vuoi dire, ma mi fido di te.» Quella frase fece fermare il più piccolo che si voltò con gli occhi sgranati.
«Ti vuoi fidare davvero di me?» Chan annuì mordendosi il labbro, Jeongin sorrise ancora di più e iniziò a correre. Ora l'australiano fu costretto ad aumentare il passo pur di non finire con il viso per terra, «Buona sera.» Jeongin salutò il ragazzo seduto sulla sedia, il quale alzò il capo sorridendo, «Posso chiederti che tipo di disegni che sei solito fare?»
«Certo, ho un album a cui possiamo fare riferimento se volete. Possiamo fare dei disegni di coppia, se volete.» Chan guardò Jeongin, il quale si voltò e poi abbassò il capo guardando le loro mani.
«Non siamo assieme.» Rispose con il viso che stava diventando rosso, le loro mani si sciolsero. Chan non riuscì a controllare il suo cambio di emozioni sul viso, quando quella stretta era venuta meno. In quel momento lui l'aveva sentita tutta ed era come se avesse percepito un vuoto tra i due ragazzi.
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A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)
FanfictionMezzanotte. I segreti possono essere ben tenuti solo quando le lancette dell'orologio superano il numero dodici. Però per far sì che restino nascosti, le persone coinvolte devono esserne capace. Chan ne sa qualcosa, ma il destino vorrà che alcuni d...