42장: agghindare

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«Hannah-ah!» Gridò Chan mentre usciva dalla sua cameretta con i capelli bagnati, «Hannah-ah, sei sorda?» Spalancò la porta della camera della sorella, che alzò un sopracciglio togliendosi le cuffie, «Ti sto chiamando da un'ora!»

«Che vuoi?» Posò il tablet studiando suo fratello, «Sembri un barbone.»

«Mi avevi promesso di aiutarmi con i capelli.» Indicò il groviglio di capelli ricci bagnati, la minore lo studiò e poi sorrise.

«Ho cambiato idea, non mi va.» Rimise le cuffiette e accese il cellulare. Chan era noto per la sua calma, ma in quel momento non ne aveva. Lasciò la porta della camera della sorella minore e si avvicinò al letto.

«Ya, se non mi aiuti dico a mamma e papà che non se-» Hannah bloccò il parlare di suo fratello con la mano sulla bocca, i cui occhi si illuminarono a quella reazione.

«Aish, ti aiuto. Ti aiuto. Ma vedi di parlare a voce bassa e non mettermi nei guai. Ti hanno mai detto che hai un vocione?» Lo trascinò nella sua cameretta chiudendo la porta, «Sei insopportabile.»

«Lo so, sono il fratello migliore di tutti.» Hannah lo spintonò leggermente ridendo, mentre Chan si sedette guardando sua sorella andare avanti ed indietro per prendere il materiale, «Lo sai che c'è il rischio che Han Jisung entrerà in camera mia e mi cercherà per casa, vero?»

«Come ogni volta che c'è una festa.» Sorrise la giovane prima di mettersi la spuma bianca sul palmo delle mani, «Stai un po' meglio rispetto a questa mattina.»

«Mi sono truccato per sembrare più presentabile.» Sospirò mentre lei gli toccava i capelli con delicatezza, «Non so neanche a che ora finisce.»

«Per me è un miracolo che mamma ti abbia fatto andare lo stesso.» Il fratello maggiore annuì, doveva ammettere che anche lui era stato sorpreso quando aveva sentito una risposta affermativa provenire dalla bocca di quella donna, «A proposto, come mai quel Jeongin non viene?»

«Ha sedici anni, ci vogliono altri due anni prima che faccia il test.» Hannah annuì mordendosi il labbro inferiore, Chan vedeva che gli voleva fare altre domande, «Che vuoi chiedermi?»

«Aigoo, niente. Stavo pensando a cose mie.» L'australiano non toglieva gli occhi da sua sorella, «Okay forse una cosa.»

«Lo sai che le cose le si leggono in faccia tua. Cioè ci avevi proprio scritto "voglio farti un'altra domanda."» Hannah rise spintonando il fratello, «Se è su Jeongin valuto se rispondere.»

«Ma sei proprio una guastafeste.» Chan rise mentre lei accendeva il phon, non era molto rumoroso dato che stava usando temperature basse, «Hai litigato con lui?»

«Non rispondo.» Rispose mentre iniziava a giocare con la spuma per i capelli ricci.

«Ya, tanto ti si legge in faccia che c'hai litigato.» Gli fece la smorfia con la lingua di fuori, Chan roteò gli occhi al cielo pensando al fatto che quella litigata era solo colpa sua, «Nulla che si possa sistemare?»

«Non so se mi vuole stare ad ascoltare.» Hannah si morse il labbro inferiore carnoso, poi guardò suo fratello che sembrava giù di morale, «Del tipo che secondo me non vuole stare neanche nella stessa stanza con me.»

«Non puoi fingere che non è successo niente, come fai con me? Ya! Chan oppa fastidio dove è andato?» Il più grande alzò le spalle, questo fece comprendere ad Hannah che c'era qualcosa che lei non sapeva, «Ho capito, ci deve andare Hannah Bang per sistemare la situazione.»

«Sì, così sicuro peggiori la situazione. Ricordiamoci che hai litigato con tutti i cugini da parte di papà.» Riuscì a ridere, incredulo che parlando di una cosa del genere lui sarebbe stato un grado di ridere.

A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora