58장: animosità

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Jeongin era corso da Felix e Hyunjin, afferrando le loro mani e trascinandoli verso un chiosco che vendeva cibo in sacchetti. Stava parlando allegramente con i due ragazzi, mentre l'australiano lo osservava con un nodo alla gola. Precedentemente sarebbe stato lui, il ragazzo con cui si sarebbe preso per mano per portarlo a comprare del cibo. Con cui scherzava così allegramente, a cui girava intorno senza preoccuparsi di infastidire. Doveva essere Chan quel ragazzo e non altre persone, all'inizio era stato Chan. Non gli piaceva quel cambiamento. Perché ora non lo era più, era semplicemente uno spettatore nella vita di Jeongin. Anche se dentro di sé, sarebbe voluto andare lì, prendere il minore e portarlo verso di sé. Baciarlo e sistemare la situazione. Da quando avevano cambiato la divisione delle camere, il minore lo evitava in ogni modo. Con lo sguardo, tra i corridoi, mentre erano in gita. Gli rivolgeva la parola solo quando era necessario, per il resto non voleva avere nulla a che vedere con lui.

«Chan hyung, tu non vuoi prenderti nulla?» Sentì Han Jisung urlare, non si era accorto che si era fermato e tutti si erano accerchiati in quel camioncino.

«Solo qualcosa da bere.» Esclamò, mentre si avvicinava con passo lento al gruppo. Jeongin era nascosto dagli altri ragazzi, quindi non si fece beccare nell'atto di guardarlo.

Tanti pensieri c'erano nella testa dell'australiano, tra i tanti quello che lo assillava maggiormente era se la scelta presa dai due fosse giusta. Era davvero quella la strada che dovevano percorrere, finire per essere amici ed allontanarsi pian piano l'un dall'altro perché non era possibile viverla come prima? Non c'era altra soluzione per due persone come loro?

«Jeongin ha pensato che ti sarebbe potuto piacere, quindi l'ho preso io e lo dividiamo.» Seungmin presentò, davanti al viso di Chan, un piatto con dentro un pezzo di torta, l'australiano guardò il minore che con le orecchie rosse si stava sedendo vicino ad Han e Leeknow.

«Non ho molta fame.» Seungmin si sedette al fianco del più grande.

«Per questo l'ho preso io, la dividiamo.» Il sorriso sul volto lungo del ragazzo gli riscaldò il cuore, Seungmin lo conosceva davvero bene, «Ti ho preso un bubble tea al tè verde.»

«Il mio preferito.» Per la prima volta l'australiano si illuminò, sotto lo sguardo fiero del suo amico.

«Ovviamente. A proposito, ti dovevo portare questo regalo.» Estrasse dallo zaino di Changbin un pacco chiuso, tutti i suoi quattro amici si voltarono per vedere la sua reazione.

«Che cos'è? Seungmin hai messo dentro qualcosa di esplosivo? Perché Han Jisung sta registrando il momento?» I ragazzi risero in coro, questo rendeva ancora più sospetto l'australiano, «Se finisco in ospedale, ho il video. Ed userò il video come prova per la mia denuncia.»

«Come sei drammatico! Apri quel cazzo di pacco.» Hyunjin toccò la carta incitando il più grande, il quale passava lo sguardo dalla carta a loro, «Se doveva scoppiare qualcosa, sarebbe già scoppiato.»

Così con mani tremanti, di chi non si fidava dei propri migliori amici, iniziò a spacchettare il pacco finché non lesse il nome "Maze runner: il labirinto." Si bloccò alzando la testa verso Seungmin.

«Mi hai comprato un altro libro, dopo avermi rovinato il precedente?» Domandò incredulo, il ragazzo scoppiò a ridere coprendosi il viso, «Kim Seungmin!»

«Non ti ho rovinato il libro. È ancora il tuo libro.» Chan lo guardava con la fronte corrucciata, mentre lui ritornava serio, «Fidati di me, ti piacerà.»

Dalle labbra di Chan uscì un verso di poca convinzione, ora anche Jeongin stava guardando quella scena. L'australiano sfogliò il libro, trovando la macchia di tè verde che aveva lasciato la prima volta che lo lesse. Poi arrivò alla prima pagina, c'era qualcosa di strano. Girò dei fogli, c'era una dedica ed una firma. La firma dello scrittore.

A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora