50장: test d'ingresso

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Jeongin era appoggiato sul petto di Chan, mentre stavano guardando i video su Tiktok. Stavano aspettando che Hannah arrivasse e che l'ordine fosse pronto, quindi per perdere del tempo avevano deciso di guardare insieme dei video. L'australiano dopo aver pianto si sentiva molto stanco, gli faceva male la testa e quindi aveva bisogno di un po' di quiete. Quiete che con l'arrivo di sua sorella si sarebbe rotta come un bicchiere di vetro che cadeva sul pavimento. Jeongin era un'anima tranquilla, non richiedeva molta energia e si adattava bene alle situazioni. Mentre sua sorella più piccola era un uragano di energia, così giovane e così piena di vita.

«Scusate per il ritardo.» Urlò Hannah baciando la guancia di Chan e dando il cinque all'altro ragazzo, che si stava mettendo seduto sbadigliando. Si stava addormentando, «Quindi? Voi due avete fatto pace?» Jeongin guardò il più grande, che non ricambiò lo sguardo.

«Nemmeno un ciao come state! Direttamente al tuo interesse.» La giovane australiana sorrise guardando il più piccolo.

«Su, dimmi. Che cosa ha combinato questa volta il mio stupido fratellone?» Chan allungò la mano provando a coprire la bocca di lei, la quale lo schiaffeggiava, «Non ti ha voluto passare gli appunti? Ti ha prestato un libro e tu l'hai consegnato in cattiva condizioni...» Bloccò la mano del fratello maggiore, «È il tipo...» Chan gemette chiudendo gli occhi, «Ti ha difeso dai bulli? L'ha già fatto una volta con Hyunjin, non l'ha presa bene.»

«Non ancora, ci sto lavorando.» Si lamentò il ragazzo alzandosi, «Smettila con questo interrogatorio.» Provò a metterle la mano sulla bocca, quando sentì chiamare il numero 1008, «Vado a recuperare il nostro cibo. Vedi di lasciarlo in pace e non fargli altre domande.»

«Non seguirò il tuo consiglio.» Canzonò lei sorridendo.

«Sfortunatamente hai una testa che funziona.» Prese il pezzo di carta e corse verso il bancone.

«Allora, avete litigato?» Il minore non la guardò negli occhi, reazione che fece sorridere la ragazza, «Chan oppa non è il tipo di persona che litiga facilmente con le persone e se lo fa, ci deve essere una giusta motivazione. Ma non è neanche il tipo da star male dopo un litigio e che vuole sistemare. Con chi ha litigato, dopo non ci ha più parlato. Non so cosa sia successo, ma sei importante per lui.» Jeongin si voltò a guardare il più grande che parlava allegramente con gli altri, non sembrava quel tipo di persona, «Non so cosa sia successo, ma sono felice che alla fine avete chiarito. Stava proprio male.»

«Anch'io ci stavo male.» Sussurrò facendo sorridere Hannah, «Chan litiga spesso con le persone?»

«Io e Chan litighiamo spesso, ma l'ho visto litigare con qualcuno solo in due occasioni. Lui è molto razionale, qualsiasi azione che fa, la fa per un motivo. Qualsiasi cosa vi ha portato a litigare, soprattutto se è a causa di una sua azione. L'ha fatta pensando razionalmente, per il tuo bene.» Chan stava ridendo con la ragazza lì e Jeongin doveva ammettere che sentiva una strana morsa, «Solo con me si permette di essere meno razionale, litighiamo per le cose meno rilevanti. Però il nostro litigio dura mezz'ora.»

«Sono stato egoista e mi sono comportato in modo infantile.» Guardò Hannah mentre il ragazzo stava tornando da loro.

«Le azioni di Chan spesso fanno andare su tutte le furie, soprattutto quando non si capisce in che cavolo di direzione sta andando e perché l'ha prese.» Sorrise a suo fratello, «Sei proprio una testa calda, hai litigato con Jeongin e poi te ne sei pentito.»

«Ma ti sembra il caso di dire a mia sorella le cose nostre?» Jeongin rise nel sentire quella frase, Chan si sedette ammirandolo.

«Non ti darò la lettera che è arrivata questa mattina, sei davvero insopportabile. Se fossi stato in Jeongin-ssi, ti avrei insultato.» Chan alzò la testa incuriosito da quella frase.

A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora